dal sito www.repubblica.it
6 ottobre 1988 - pagina 49 - Sezione Coppe Europee
IL MILAN PRONTO ALLA PRIMA FESTA
MILANO - La prova più evidente della tranquillità con cui il Milan aspetta il Vitocha è l'abolizione del ritiro in vista della gara di stasera. Arrigo Sacchi dopo l'allenamento di ieri ha mandato tutti a casa dicendo Ci rivediamo domani allo stadio. Forse è plateale come atteggiamento, ma Sacchi annette moltissima importanza a questo aspetto. Mi interessa moltissimo vedere come la squadra affronta un impegno di questo tipo: il rischio è di sottovalutarlo, ma anche di sopravvalutarlo spendendo troppe energie psico-fisiche rispetto a quelle che servono. La gara resta difficile proprio per questo motivo, ma è più che altro una sorta di test sull'atteggiamento dei giocatori. Per quanto mi riguarda ho la massima fiducia in loro, non commetteranno errori di valutazione. L'unica, e grande, differenza che vedo rispetto alla gara di andata prosegue è che allora venivamo da un ciclo di lavoro svolto tutti insieme, con gli effettivi a disposizione. Ora invece sapete come è andata, a parte gli infortunati la squadra è insieme solo dall'altro ieri. Chi invece in ritiro ci va è, in un certo senso, proprio Sacchi. Ieri sera il Vitocha si è allenato a San Siro e lui, Sacchi, è andato a vedersi questo allenamento. Sui bulgari vale il giudizio pacato di cui sopra e la considerazione che neanche in campionato le cose vanno bene per la squadra. La formazione. Fuori Gullit e Maldini, giocheranno Mussi con il 3 e Rijkaard con il 10. Van Basten rientra al centro dell'attacco. Viste le assenze Sacchi è più che giustificato riguardo alla posizione in campo dell'olandese del Suriname. Dei quattro olimpici del Milan rientreranno in tre, Tassotti, Colombo e Virdis, fuori Evani.
Può essere l'abbozzo della vera formazione titolare. Dalla società fanno sapere che i biglietti venduti sono più di 50 mila per un incasso finora di 800 milioni, la mancata diretta Rai e le polemiche che ne sono seguite sono ormai liquidate con un richiamo al fatto che senza diretta gli spettatori saranno più numerosi, del resto è la prima uscita dei rossoneri in Coppa Campioni a San Siro da nove anni a questa parte. La distensione che ha caratterizzato la vigilia ha indotto Sacchi a dilungarsi su altri discorsi e ne è venuto fuori uno spunto interessante. In pratica l'allenatore rossonero si è fatto promotore di una crociata pro-Italia calcistica espressa i questi termini. Credo che le squadre impegnate in Coppa in questi giorni abbiano il dovere di passare il turno. E' ora di farsi strada in Europa perché, almeno nelle intenzioni, siamo il calcio di maggior livello qualitativo. Per fregiarci di questo titolo spendiamo fior di soldi all'estero per importare giocatori stranieri, molto forti e molto costosi. E'ora di dire che chi, partendo da queste base, fallisce sulla ribalta internazionale forse non sa sfruttare il materiale che ha a disposizione o ha sbagliato nel costruire la squadra. Non parto dalla sola considerazione che il Milan il suo dovere lo sta facendo fino in fondo. Il mio è un discorso molto semplice e piano, quasi naturale. Il fatto che invece sembri scandaloso la dice lunga sulla effettiva realtà del calcio italiano a livello europeo, soprattutto su come si ridisegnerà dopo questo primo turno di Coppe.
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