dal sito www.repubblica.it
30 novembre 1988 - pagina 37 - Sezione Sport
STOP A DONADONI DAL NEUROCHIRURGO, NEL MILAN SI FERMA ANCHE VAN BASTEN
MILANO - Il primo colpo al Milan l'ha inferto la testa di Maradona, l'ultimo, ieri, la testa di Donadoni. Non per colpa del giocatore, che anzi è smanioso di ritornare in campo. Ma la visita cui è stato sottoposto in una clinica cittadina dal prof. Ducati, neurochirurgo, ha consigliato di non accorciare i tempi: niente Lecce per Donadoni, quindi, e appuntamento a martedì prossimo per un'altra visita specialistica. Per la partita di domenica è scontato il rientro di Ancelotti, gli farà posto Costacurta o, più probabilmente, Mussi, con Tassotti riportato a terzino e Costacurta difensore centrale. Bisognava riparlare di Napoli. E un Sacchi piuttosto tirato in viso l'ha fatto per circa mezz'ora negli spogliatoi. Nessun processo, ma una disamina severa in compagnia dei giocatori. Al termine, soliti buoni propositi: occorre più grinta, più concentrazione. Della fin troppo citata mentalità vincente stanno sparendo le tracce, bisogna ritrovare i vecchi ritmi, i meccanismi e l'ardore di una volta. Siamo ritornati sulla terra, e questo è un bene ha commentato Giovanni Galli. A Milanello s'è visto Fabio Capello e non s'è allenato Marco Van Basten: per lui, che lamenta una botta alla caviglia sinistra, solamente massaggi. E'presto per sapere se sarà disponibile domenica: al Milan, ormai, ogni infortunio anche lieve sembra un macigno. Ieri sera l'olandese è stato accompagnato all'ospedale per esami radiografici: insomma allarme anche per l'attaccante soprattutto perché la caviglia toccata è quella operata l'anno scorso. Poca allegria, intorno, ma nessun dramma. Arrigo Sacchi non ha voluto rispondere alle accuse di dissennatezza tattica che da più parti gli sono pervenute dopo l'1-4 del San Paolo. Scusate, ma mi pare di aver parlato molto lunedì, oggi non ho nulla da dire. Ha parlato Ancelotti: Il mal di scudetto esiste, inutile negarlo: solo la Juve, negli ultimi anni, sembrava vaccinata. Ha parlato Giovanni Galli: La partita di Napoli avrei voluto cancellarla dal calendario, ero sicuro che avremmo perso, una sensazione precisa. E adesso sento che da oggi in avanti il Milan non deve più aver paura di nessuno.
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