dal sito www.repubblica.it
29 ottobre 1988 - pagina 37 - Sezione Sport
ECCO IL MILAN DAI MILLE VOLTI
MILANO - Il Milan cambia tutto, presentandosi in edizione riveduta e corretta all'appuntamento con la Juventus. Tornano Gullit ed Evani, che escono così dal tunnel degli infortuni. Pietro Paolo Virdis imbocca la via della panchina. Novità anche in difesa: domani Frank Rijkaard sarà lo stopper. In prossimità dei momenti che contano, Sacchi recupera il Milan a pieno organico. Manca solo Filippo Galli (con Rijkaard restituito al centrocampo ed esclusione di Colombo) per la formazione titolare che il tecnico ha in mente: poco male, considerati il superlavoro in infermeria. Sacchi non si sbilancia, evitando di annunciare la formazione con ventiquattr'ore d'anticipo. E'una mossa dettata anche dalla scaramanzia: Aspettiamo l'ultimo allenamento. Finora, tutti i giorni c'è stata una sorpresa... Ma intanto, Virdis pensa già alle giustificazioni di rito: Sono stanco, la fatica olimpica ha lasciato il segno. E Rijkaard fa il generico: Stopper? Non ci sono problemi. Potrei giocare anche in porta, se Sacchi me lo chiedesse.
Senza dubbi, invece, è Gullit. Recuperando la felicità dimenticata, Ruud non nasconde il suo particolare stato d'animo: Sto bene, finalmente. La caviglia è a posto. Contro la Juventus giocherò. Non sono ancora al massimo, ma è solo questione di poco tempo. L'olandese manifesta euforia: parla, sorride, scherza. Mi sento positivo. Anche una battuta: Altri malanni? Nessun problema, andremo al Lourdes. L'atmosfera è di ritrovata serenità. Nella squadra, ho notato la grinta dell'anno scorso. Mi sembra di rivivere il periodo successivo alla sconfitta con l'Espanol, racconta Gullit. Nessuno ha paura dei processi, anche se i fucili sono puntati e la Juve si delinea pericolosamente al varco del campionato. Ma Van Basten condensa in poche parole la fiduciosa attesa del clan milanista: Andremo a Torino a caccia del successo, perchè siamo in grado di vincere ovunque. Nell'attesa permeata d'ottimismo, anche quel diavoletto rosso di Zavarov viene esorcizzato: Un grande giocatore dicono in coro i tre olandesi , ma la forza della Juventus si basa sul collettivo. Proprio in tema bianconero, Gullit si congratula: Quest'anno, la Juve gioca un ottimo calcio. Abbiamo fatto scuola: tanto spettacolo, niente barricate in difesa. La Juventus sta seguendo il nostro esempio, grazie a Zoff. E'un allenatore preparato e moderno. Ma anche altre squadre italiane ci stanno seguendo. Sacchi ascolta, ma non annuisce: Calcio italiano offensivo? Non credo. Faremo i conti alla fine del campionato.
|