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OTTAVI DI FINALE - Ritorno
20 gennaio 1988, Ascoli vs Milan 0-1 (4-2 d.c.r.)




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Il tifo rossonero
(by Vincenzo De Santi)



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Il tifo dell'Ascoli
(by Stefano Taffy - facebook)



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VIDEO
(da "Forza Milan!" - facebook)



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(da "La Stampa" del 21 gennaio 1988)
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(da "L'Unità" del 21 gennaio 1988)




dal sito www.repubblica.it
21 gennaio 1988 - pagina 22 sezione: SPORT - di Licia Granello

E IL MILAN SE NE VA...

ASCOLI - E' finita con i giocatori dell'Ascoli a gridare a braccia alzate sotto la curva e quelli del Milan a spiegarsi mesti i reciproci errori. Rossoneri fuori della Coppa Italia per il terzo anno consecutivo agli ottavi. Dopo Empoli e Parma, questa volta è toccato all'Ascoli affondare i sogni di qualificazione. Il rigore decisivo, segnato da Destro (proprio come all'andata). Serata fredda, a tratti piovosa. Eppure sono quasi ventimila gli spettatori sulle gradinate del "Del Duca". La prospettiva di metter fuori della coppa il Milan dei miracoli è piuttosto allettante. Castagner si affida alla formazione migliore. Nel Milan, unico assente Colombo, in panchina. Con il numero 4 gioca Massaro. Fischi all'ingresso del Milan in campo, fischi soprattutto per Gullit. Le altre attenzioni della curva ascolana vanno all'allenatore del Milan. "Sacchi, tagliati i capelli" gridano gli ascolani. A metà della curva il solito striscione dagli accenti fascisti "gioventù bianconera" con tanto di simbolo del Fronte della gioventù. Il Milan è subito padrone del campo. Si ripetono le marcature della gara d'andata, con Destro (autore del gol della vittoria) ancora è sempre su Gullit. Ma rispetto a quindici giorni fa, l'olandese prende ad arretrare, risucchiando l'avversario sulla tre-quarti per poi piantarlo sulle gambe con i suoi affondi micidiali. Otto minuti sono sufficienti a scardinare la difesa ascolana. E Donadoni nella posizione di mezzapunta a sinistra a cercare Gullit con un lancio preciso. Miceli e Destro superati facilmente e traversone secco e basso su cui Virdis entra sotto misura, mettendo in rete nell'angolo opposto. Troppa superiorità apparente leva grinta e precisione a Baresi e compagni. Si continua a giocare su ritmi molto alti, ma è progressivamente l'Ascoli a prendere per mano la partita. Berlusconi sale i gradini della tribuna d'onore un momento prima che Carillo alzi alla sinistra di Galli la palla del pareggio. Due minuti dopo uno scambio volante tra Dell'Oglio e Carannante viene contrato nel cuore dell'area milanista. Sacchi è immobile in panchina, urla qualche grido strozzato di fronte alla squadra che si sfilaccia pericolosamente. Maldini soffre il confronto con Scarafoni, Tassotti spinge meno del solito, anche perchè orfano della sua staffetta ideale, Colombo, mentre Massaro continua ad avere nulla confidenza con la disciplina tattica predicata da Sacchi.
Al 35'Scarafoni cerca il tiro beffa angolato da fuori area, ma è alto. Il Milan, fantasma distratto di se stesso, si ritrova pimpante solo allo scadere del tempo, quando un passaggio di Massaro viene tirato benissimo da Virdis. La palla, calciata di sinistro ad effetto, finisce fuori di poco. A inizio ripresa, Sacchi chiama fuori Evani, meno ispirato del solito. Al suo posto entra Colombo, a cui l'allenatore voleva concedere un turno di riposo. Sostituzione anche per l'Ascoli, con Benetti al posto di Miceli. La partita è di nuovo accesa, tesa, anche divertente. Al 51' Galli è bravissimo a mettere in angolo un colpo di testa di Scarafoni. Corner e ancora respinta di pugni di Galli con tiro dal limite di Agostini che finisce sul fondo. Poi il Milan: prima un traversone di Virdis viene messo in angolo da Agabitini. Poi Colombo arriva in ritardo di un soffio su appoggio di Ancelotti. Ancora una fiammata rossonera al 59', allungo di Ancelotti per Gullit, controllo e tiro che Pazzagli respinge in angolo. Il campo si allenta sotto la pioggia ancora forte e continua. Due occasioni per Casagrande e in mezzo l'ammonizione di Ancelotti, entrato duro su Dell'Oglio. Prova ancora ad attaccare il Milan e Pazzagli chiude alla disperata su un'incursione di Colombo. Ma la parte finale della partita è tutta ascolana. Su angolo guadagnato per errore di Baresi, Giovannelli mette in mezzo e Benetti colpisce di testa a colpo sicuro, ma Galli alza splendidamente. I tempi supplementari si trascinano fra le pozzanghere e la stanchezza. Gullit prova la soluzione di forza su un bel passaggio di Ancelotti ma Pazzagli devia. Si ripete nel secondo tempo supplementare l'olandese, ma la sua punizione finisce di un soffio a lato. Bravissimo ancora Galli a respingere una doppia conclusione di Dell'Oglio. Si arriva ai rigori. Segna subito Giovannelli. Poi due errori consecutivi, di Virdis e Casagrande. Vanno dentro invece i tiri di Bortolazzi e Greco. L'errore di Donandoni è seguito alla realizzazione di Benetti e Baresi. Il gol che vale il passaggio ai quarti di finale è di Destro, tra l'altro uno dei migliori in campo. Negli spogliatoi un Berlusconi amaro: "Non siamo ancora una grande squadra".

ASCOLI - MILAN 0-1 (4-3)
ASCOLI: Pazzagli, Destro, Carannante, Carillo, Agabitini, Miceli (46' Benetti), Dall'Oglio, Giovannelli, Casagrande, Agostini, Scarafoni (89' Greco).
MILAN: Galli, Tassotti, Maldini, Massaro (75' Bortolazzi), F. Galli, Baresi, Donadoni, Ancelotti, Virdis, Gullit, Evani (46' Colombo).
Arbitro: D'Elia di Salerno.
Reti: 8' Virdis. Rigori segnati: Giovannelli, Bortolazzi, Greco, Benetti, Baresi e Destro.
Note: spettatori 18 mila. Ammoniti Ancelotti e Maldini.