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29 marzo 1981, Palermo vs Milan 3-1




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Il biglietto della partita
(by Michele Caci del Milan Club Mazara del Vallo - TP)



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Il tifo di casa
(by Caste Li - VR)



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Il fallo di De Cicco, che provoca il rigore
(per gentile concessione di Ciccio Di Salvo)
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Il raddoppio di Calloni su calcio di rigore



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Il rigore di Buriani
(per gentile concessione di Ciccio Di Salvo)
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Istantanea della partita: 2-1
(per gentile concessione di Ivano Michetti)



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Calloni si dispera per un'occasione fallita
(per gentile concessione di Ciccio Di Salvo)



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Il terzo gol di Egidio Calloni
(per gentile concessione di Ciccio Di Salvo)
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Il gol del 3-1 di Egidio Calloni






(da pagina facebook "Amarcord Rosanero")




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La tripletta dell'ex rossonero Egidio Calloni
(dal "Guerin Sportivo")
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(da "La Stampa" del 30 marzo 1981)




dal sito amarcordmilan.blog.lastampa.it

PARTITE DA INCUBO: MARZO 1981, LA VENDETTA DI EGIDIO
Calloni, la cui partenza dal Milan non lasciò rimpianti, stritolò i rossoneri con una tripletta nel marzo del 1981
Il presunto brocco divenne un cavallo di razza, capace di spazzare la squadra che alcuni anni prima lo aveva scaricato senza tanti complimenti. Fu questo il destino di Egidio Calloni, centravanti rossonero a metà degli anni '70, che nel 1981 si abbattè come una furia sulla difesa rossonera, infliggendo tre gol al diavolo capolista del campionato cadetto ed avviato verso il primo immediato ritorno in A. si trattò della classica vendetta dell'ex. Il Milan attraversava un periodo di appannamento, certificato dalla sconfitta casalinga contro la Sampdoria (gol di Chiorri). Privo di Franco Baresi, il diavolo si presentò allo stadio "Favorita" di Palermo al cospetto di una squadra che aveva ormai poco da chiedere alla sua stagione. Dopo appena cinque minuti, Calloni andò in gol su magistrale calcio di punizione, con palla sotto l'incrocio che Piotti, nonostante un prodigioso tuffo, non riuscì ad intercettare. Il pallone sembrò telecomandato. Buriani, in barriera con le spalle al tiratore, rimase come una statua di sale.
I tanti milanisti siciliani, accorsi allo stadio di Palermo per non perdere la rara occasione di vedere il Milan dal vivo, si illusero di poter recuperare, ignorando che quel giorno gli dei del calcio avevano deciso di stare tutti dalla parte del centravanti con la maglia rosanero numero 9. Il raddoppio giunse un quarto d'oro dopo e ancora su calcio da fermo, questa volta di rigore. Dagli undici metri Egidio scagliò un rasoterra alla sinistra del portiere rossonero. Il Milan, tramortito da due pugni sferrati a sorpresa, provò a risalire la china. Il sussulto d'orgoglio portò al gol su rigore di Buriani. La rimonta sembrava a portata di mano, avendo il secondo tempo a disposizione. Al 38', tuttavia, Calloni si ritrovò solo davanti a Piotti e in posizione regolare. Conclusione comoda e palla ancora in rete. Tripletta! Che domenica trionfale per i tifosi palermitani. Dopo il gol decisivo in una partita di Coppa Italia del settembre '80, Calloni aveva completato la sua personale rivincita contro il club che lo aveva defenestrato senza tentennamenti.
L'allenatore rossonero Massimo Giacomini provò ad inserire forze fresche nella ripresa (Monzani per Vincenzi) ma fu tutto inutile. I tentativi di Antonelli, Novellino e Buriani per riaprire il match furono proiettili a salve.
A pochi minuti dal termine, il tecnico rosanero regalò a Calloni la passerella finale, con un lungo applauso dei tifosi siciliani al momento della sua sostituzione. Nella stagione 80/81 i rossoneri ottennero solo un punto in tre partite contro il Palermo, nell'unico incontro che non vide in campo l'ex attaccante milanista. Per Egidio, che Gianni Brera soprannominò "lo sciagurato" per certi gol mangiati in modo clamoroso quando vestiva la maglia rossonera, fu la vendetta contro la squadra che lo aveva scaricato al termine della stagione 77/78. Nell'anno del decimo tricolore milanista (78/79), Calloni regalò ai casciavit un primo tempo da incubo, sbloccando il risultato, a San Siro, con la maglia del Verona ultimo in classifica. Roba da far impallidire persino il 3-5 del maggio '73.
In quella occasione, però, la sua fu un'inutile consolazione, vanificata nella ripresa dall'uno-due milanista firmato Rivera-Novellino, ultima improvvisa salita prima di avviarsi al traguardo scudetto del maggio '79. Per la vera vendetta, Egidio avrebbe dovuto attendere altre due stagioni ed un pomeriggio di fine marzo '81 quando Kallonisset si trasformò in Van Kallon.