14 settembre 1980. Per la prima volta nella sua gloriosa storia, il Milan debutta nel campionato di Serie B, in seguito alla retrocessione comminata a tavolino dalla FIGC per i noti fatti legati alle scommesse. La prima giornata del teroneo di B della stagione 1980-81, prevede dunque, a San Siro, Milan-Bari, match peraltro disputatosi già in numerose occasioni anche in A, e dinanzi a circa 33.000 spettatori accorsi sugli spalti, il tecnico Giacomini, confermato dopo il terzo posto ottenuto sul campo l'anno prima, schiera Piotti, Tassotti, Minoia, De Vecchi, Collovati, Baresi, Novellino, Buriani, Galluzzo, Romano, Vincenzi (nella ripresa subentreranno poi Battistini e Carotti). Diciamo subito che è un debutto alquanto malinconico quello rossonero nel campionato cadetto, all'amarezza non ancora digerita della retrocessione si somma la prestazione decisamente sotto tono della squadra, che si catapulta immediatamente nella metà campo pugliese, con assalti frenetici quanto caotici, ma senza uno straccio di gioco, ed è addirittura Piotti, in pieno recupero, a dover rabbrividire, insieme al pubblico milanista, per ben due volte nel giro di poco più di sessanta secondi. Nella ripresa il copione della partita non cambia, con il Milan a mulinare palloni su palloni a ridosso dell'area di rigore dei galletti baresi, ma senza creare limpide occasioni da reti e senza evidenziare schemi di gioco degni di questo nome, e del tutto estemporanea, quanto provvidenziale, giunge al 66° la rete di Walter De Vecchi, che vediamo nella foto. Al fischio finale, il pubblico milanista lascia lo stadio tutt'altro che rassicurato dalla vittoria, e consapevole che, a dispetto del blasone, il torneo cadetto non si rivelerà affatto una passeggiata trionfale. In questo match inaugurale sono stati proprio i "grandi nomi" a deludere maggiormente e Giacomini comprende subito che ci sarà parecchio da lavorare, prima di vedere la sua squadra recitare il ruolo di protagonista che tutti gli addetti ai lavori le accreditano (by Francesco Filograsso) |