Ritorno ai tabellini delle partite
   

   


10 agosto 1980, Rimini vs Milan 1-0




Cliccare sull'immagine per ingrandire

I giocatori entrano in campo



Cliccare sull'immagine per ingrandire

(da "La Stampa")



Cliccare sull'immagine per ingrandire

(dal "Corriere dello Sport")




da "La Stampa" del 12 agosto 1981

GIACOMINI DIFENDE IL MILAN                                     
Dopo la sconfitta per 1 a 0 contro il Rimini «Troppi titolari assenti». Giacomini difende il Milan. Lo fa senza mezzi termini, con apparente convinzione. Sembra diventato improvvisamente il più accanito difensore di questa squadra, finita in serie B, non per demeriti dimostrati sul campo. Battuto dal Rimini alla prima uscita ufficiale della stagione, il Milan sembrerebbe nuovamente nella bufera. Ma è proprio Giacomini, il suo tecnico, ad allontanare minacce e processi. «Non è questo il momento — dice — di tirare le somme. Siamo ai primi giorni, all'esordio, non è possibile fare già una valutazione, o un bilancio del lavoro fin qui svolto. Teniamo anche conto delle quattro assenze che abbiamo dovuto sopportare proprio a Rimini, a cominciare dalla coppia centrale Baresi-Collovati, che è una delle più forti d'Europa, per finire a Romano e Vincenzi. Tutti insieme,, questi quattro, probabilmente non li avremo più fuori. Mi sembra, francamente, un evento irripetibile». Giacomini non condivide nemmeno le preoccupazioni per i gol che non arrivano. «E’ un problema di sempre, un problema generale, riservato anche a moltissime altre squadre. Sono pochi i privilegiati che possono considerarsi fortunati e che hanno a disposizione goleador di sicuro rendimento. D'altra parte dov'è la punta, che miracolosamente potrebbe risolvere tutti i nostri problemi? Ditemi dov'è e noi la prenderemo». Non lo preoccupano nemmeno le condizioni non certo entusiasmanti di Antonelli («E’ uscito da una settimana particolare, ha avuto un lutto in famiglia, bisogna comprenderlo, può dare di più»), nemmeno gli sbandamenti difensivi nemmeno la fragilità emotiva mostrati in alcune circostanze. Dice a questo proposito: «Chi ha sbagliato è stato Minoia, un ragazzo, non certo un veterano. Ha alle spalle soltanto poche partite in serie A. Per cui non bisogna generalizzare. Anche quelli del Rimini, hanno protestato e dato qualche calcetto.
Non bisogna preoccuparsi. Il fallo di Minoia, oltretutto, non era proprio da espulsione, anche se l'arbitro ha fatto benissimo, per motivi contingenti, a mandarlo via». Alla fine, però, Giacomini confida due speranze. La prima riguarda il possibile potenziamento di ottobre: «Vedremo che cosa ci offrirà il mercato, vedremo se sarà il caso di ritornarci su. Io però ho fiducia in questa squadra». La seconda è di natura psicologica: «Da troppo tempo ripeto che in serie B, soprattutto, nessuno regala niente, nessuna partita è facile. Spero, comunque, che questa di Rimini sia stata una lezione sufficiente». Ma già da Ascoli, nel Milan, qualcosa cambierà. Lo ha promesso proprio Giacomini, preannunciando alcune novità, come il ritorno di Baresi per esempio, l'adattamento di Carotti come punta e il test di Battistini.