1° novembre 1978. Tripletta non vista. Quando a Milano calava ancora la nebbia, erano ca… , ehm volevo dire era problematico fare un po’ tutto, anche giocare una partita di calcio. A volte capitava che fosse direttamente rinviata, a volte che l’arbitro la sospendesse, altre volte si protraeva fino all’ultimo, ma spesso in condizioni proibitive per chi la giocava e per chi la guardava. È quanto successo il pomeriggio di Ognissanti del 1978, quando una impenetrabile foschia invase il catino di San Siro, dove si doveva disputare Milan-Levski Sofia, ritorno del secondo turno di Coppa Uefa. Se all’epoca ci fossero già stati Gerry Cardinale ed i suoi compagni di merende, avrebbero concluso che, siccome si festeggiava Halloween, la nebbia capitava a pennello ed avrebbero subito provveduto ad organizzare un horror party con tanto di streghe e creature dell’inferno. Invece era una partita di calcio che, nonostante la visibilità praticamente nulla in particolare nella ripresa, l’arbitro Gordon portò a termine. Lui era scozzese, cosa volete che fosse un po’ di nebbia per uno abituato alle Highlands, a Loch Ness e ai fantasmi. Per la cronaca il Milan vinse 3-0 e la gara fu data anche in diretta tv. Il primo gol lo segnò Maldera e lo videro più o meno tutti. Il secondo gol di Bigon fu visto da meno persone perché nel frattempo era venuta giù. Il terzo di Chiodi, nella ripresa, lo vide solo Chiodi. Sempre per la cronaca, in quella edizione di Uefa il Milan si sarebbe ancora trovato a gestire il problema nebbia, esattamente al turno successivo contro gli inglesi del Manchester City. Difatti la gara fu rinviata al giorno dopo. Bellissima invece la divisa da gioco esibita dal Milan contro i bulgari, un ritorno all’usanza di cortesia di indossare in casa la maglia da trasferta. Vediamo Rivera e mezzo Albertosi nelle vesti di modelli d’eccezione. (by Corrado Izzo)
“Partita vista in televisione. Maglia stupenda e gagliardetto (particolare ed introvabile) super, vero Marco Cianfanelli? Indica addirittura la data dell’incontro. Trattandosi di un recupero (il giorno prima non si era appunto giocato causa nebbia) é altamente improbabile che fosse riportata sul gagliardetto stesso la data del recupero, vista anche l’esigua tempistica” (Colombo Labate)
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