Dal sito www.pagine70.it
Una cronaca semiseria di un pomeriggio di ordinaria follia Un racconto dello psicodramma vissuto dal popolo italiano l'11 febbraio 1979.
Tutti noi reduci degli anni '70 siamo indubbiamente cresciuti a pane e "tutto il calcio minuto per minuto" la mitica trasmissione radiofonica dei grandi Bortoluzzi, Ameri, Ciotti e compagnia bella. Molti però ignorano cosa avvenne, o meglio, non avvenne il pomeriggio dell'11 febbraio 1979. Presto detto.
Sono le 15,57 circa dell'11 febbraio 1979. Tutto il popolo calcistico italiano che non è andato allo stadio, si incolla, come sempre, con le orecchie a radio e transistor per ascoltare Bortoluzzi Ameri & Soci in attesa di conoscere i risultati dei primi tempi .
Per la cronaca si gioca la terza giornata di ritorno del campionato di serie A. Il Milan capolista è impegnato ad Ascoli. E' un giorno particolare. Il suo portierone, il mitico Ricky Alberatosi, festeggia 500 presenze nel massimo campionato.
Ma ci sono anche partite sentite come il derby del sud Roma-Napoli.
Siamo tutti pronti che partano le note della sigla di "tutto il calcio", quando all'improvviso rimaniamo esterrefatti nel sentire l'insolita voce di Massimo De Luca (conduttore di "Carta Bianca" e "Tutto basket") comunicare: "a causa di uno sciopero della nostra sede di Milano" oggi "tutto il calcio minuto per minuto" non può andare in onda.
Poche parole, qualche scusa di circostanza. Attimi di panico autentico pervadono lo stivale italico da Torino a Palermo. E adesso?? Che si fa?? Come controllo i risultati della schedina?? Istintivamente ognuno di noi avrà pensato: Com'era dolce e flautata la voce di Roberto Bortoluzzi ! E zio Enrico, zio Sandro, zio Alfredo, che fine avevano mai fatto?
Passavano i minuti, la sofferenza si faceva sempre più palpabile e, come in una sala di tortura, ogni tanto una goccia d'acqua (leggi: aggiornamento del risultato) cadeva sul capo del prigioniero-tifoso per rendere più vivo il dolore del suo distacco fisico dal mondo circostante.
Poi le partite avevano fine, l'orario di 90° minuto cominciava ad approssimarsi e, per il tifoso, ciò equivaleva ad una provvidenziale boccata d'ossigeno. Finalmente avrebbe visto !
Finalmente avrebbe potuto controllare la sua schedina, e sapere se doveva continuare a pagare l'affitto mensile dei suoi tre vani, oppure pensare di trasferirsi in un lussuoso attico a Montecarlo !!!
Finalmente avrebbe saputo dalla viva voce di Paolone Valenti, se poteva brindare con Stock '84 perché la sua squadra del cuore aveva vinto; oppure doveva rassegnarsi ai routinari sfottò d'ufficio o di scuola del lunedì mattina ad opera del collega o compagno tifoso dell'opposta fazione calcistica. L'importante era SAPERE !!! E poco gli importava di non ritrovare l'appuntamento con Bruno Pizzul per un tempo di una gara di serie B (solitamente trasmessa alle 18, 15 sul 2° canale) oppure la calda voce di Nando Martellini per un tempo di serie A (solitamente trasmessa alle 19,00 sul 1° canale).
Il peggio, si pensava e ra passato, e, presto sarebbe giunta anche l'ora della "Domenica sportiva" di Carlo Sassi con il fido Heron Vialetti per la moviola dei casi più "caldi" della giornata.
Tutto finalmente si sarebbe aggiustato! E invece NO!!!!
Francesco Ferrucci che guidò i Fiorentini contro Carlo VIII di Francia l'aveva detto a Maramaldo, rinnegato e traditore, "VILE, TU UCCIDI UN UOMO MORTO!!!!!"
I trepidanti telespettatori della domenica sera apprendono in coro la realtà inconfutabile ed incontrovertibile: la moviola (pure Lei") avrebbe fatto sciopero e la coppia Vitaletti & Sassi, sia pure a malincuore, gli italiani quella notte li avrebbe solamente sognati.
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