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18 maggio 2012 - by Sertac
CONTRO IL BAYERN MONACO PER FESTEGGIARE LA STELLA
Dopo aver conquistato il decimo scudetto, il 15 maggio ’79 la squadra rossonera affrontò a San Siro i bavaresi in amichevole. Per Liedholm fu il congedo dalla panchina del Milan
Poco più di una settimana dopo aver festeggiato la conquista della Stella, il Milan affrontò a San Siro il Bayern Monaco per celebrare al meglio il decimo scudetto davanti ai tifosi di casa. Per Nils Liedholm si trattò del congedo dal club rossonero. Il Barone si era accordato con la Roma dopo aver cercato un accordo, non raggiunto, con il presidente Colombo.
Il Milan virava su Massimo Giacomini, allenatore del “Miracolo Udinese” di fine anni 70. Tante le “voci” di mercato che si rincorrevano in quei giorni. Alcune davano la società di via Turati 3 a caccia di almeno uno tra Beppe Savoldi, Paolo Rossi e Ciccio Graziani per affrontare con buone chances la stagione 79/80 che avrebbe sancito il ritorno rossonero in Coppa dei Campioni.
Dopo quindici minuti noiosi, non senza qualche fischio proveniente dagli spalti, il Milan ebbe un’opportunità su punizione di Maldera deviata involontariamente da Bigon. Subito dopo, il diciannovenne Franco Baresi, titolare fisso nell’undici della Stella, provò un’incursione in area ma venne chiuso da quattro tedeschi. Alla mezzora, Rivera sfiorò di testa la traversa. Dopo un’occasione capitata ai bavaresi (tiro a lato di Janzon), il portiere rossonero Rigamonti, ottimo sostituto di Albertosi nella seconda frazione di gara, respinse una staffilata di Niedermayer.
Non altrettanto bravo fu il suo dirimpettaio bavarese, Junghans, battuto al 23’ da un missile, su calcio piazzato da circa 25 metri, di Aldo Maldera. Kalle Rummenigge si vide poco. Ad un minuto dalla fine, Rivera, approfittando di un errore del terzino Gruber, raddoppiò di testa.
Un gol storico, l’ultimo nella carriera del campione rossonero che poche settimane dopo avrebbe ufficializzato il ritiro dall’attività calcistica. L’ultima presenza in campo, l’ex Golden Boy l’avrebbe collezionata in Argentina, contro l’Andes Talleres, il 7 giugno ’79.
Il 15 maggio ’79, la festa del Milan fu rovinata - in parte - da circa duecento tifosi rossoneri che a fine gara cercarono di sfondare le porte degli spogliatoi. Momenti di tensione che videro le forze dell’ordine, schierate in assetto di guerra, effettuare alcune cariche per disperdere il gruppo di ultras.
Tutto era nato da un malinteso, riguardante la promessa di un giro di campo della squadra insieme agli stessi ultras. Un episodio stonato nel contesto di una bella serata che fece registrare, oltretutto, un incasso non trascurabile di 800 milioni di lire. |