COMMENTO ALLA PARTITA tratto da "Milan-Inter, storia e gloria del derby di Milano", 1998 - Enrico Tosi

03.07.1977 - MILAN vs INTERNAZIONALE 2-0, Coppa Italia (Finale)
Si gioca in notturna la finalissima di Coppa Italia. E' la partita degli addii: di Sandro Mazzola, che gioca l'ultimo incontro di una prestigiosa carriera e degli allenatori Chiappella e Rocco, cui subentrano Bersellini e Liedholm. E' una esaltante serata di calcio. Davanti a 75.000 spettatori, nell'afa estiva, la Coppa va al Milan. Dopo un primo tempo incerto, la squadra rossonera nella ripresa si getta all'attacco e va in vantaggio al 64' con una splendida combinazione Rivera-Maldera: punizione del capitano e tiro al volo del terzino. Nel finale Braglia, in un veloce contropiede, segna il 2-0 con un diagonale rasoterra. L'Inter si oppone ai rossoneri solo nella prima mezzora dell'incontro; in questo periodo, anzi, mostra un ritmo superiore a quello degli avversari. Dunque il Milan passa dal grave rischio di una retrocessione al trionfo della conquista della Coppa Italia. E' l'ex presidente del Milan, Franco Carraro, al momento Presidente della Federcalcio, a consegnare il trofeo nelle mani di Gianni Rivera.

dal sito storiedicalcio.altervista.org
"L’ultimo successo del Paron", di Sergio Taccone

3.7.1977 - Il commiato di Rocco
Quella sera d’inizio luglio, mentre Rivera alzava al cielo la Coppa Italia, l’allenatore rossonero sorrideva, lieto di aver portato a termine nel migliore dei modi la sua missione. «È il mio ultimo trionfo», affermò Nereo Rocco negli spogliatoi mentre i tifosi rossoneri inneggiavano a Rivera che aveva appena alzato al cielo la Coppa Italia soffiata ai nerazzurri. Dopo tanto penare, l’epilogo fu trionfale. Il Paron mostrò una gioia contenuta. «Questa è la mia quarta Coppa Italia. Ho perso la panchina ma ho trovato l'ultimo trionfo. Me ne vado del tutto soddisfatto. Abbiamo rischiato di retrocedere ed invece ci ritroviamo a dover ricominciare la prossima stagione in campo internazionale con la partecipazione alla seconda Coppa, dopo quella del Campioni. Non fatemi dire che faccio i complimenti ai ragazzi, non fatemi apprezzare la retorica. Ho detto a loro grazie e basta. Dobbiamo essere tutti contenti - concluse Nereo Rocco - perché Inter e Milan rimangono a galla in campo internazionale: l'Inter parteciperà alla Coppa Uefa, noi alla Coppa delle Coppe. Io ho perso la panchina, lascio il mio posto a Liedholm. Penso però di aver fatto il mio dovere: ho contribuito a salvare la squadra dalla Serie B, siamo riusciti a vincere una Coppa Italia. Mi pare, considerate le condizioni in cui era la squadra al mio arrivo da Trieste, che i miei piccoli soldi me li sia guadagnati».

DAL DIARIO DI UN TIFOSO...IO C'ERO (di Colombo Labate)                                                           

03.07.1977 - MILAN vs INTER 2-0, Coppa Italia (finale)

QUEL GOL "MAI VISTO" DI GIORGIO BRAGLIA CHE SUGGELLÒ UN TRIONFO
Soffrii molto, quella sera, davanti al televisore di casa mia; era, tra l'altro, il primo derby "vissuto" da me dove c'era in palio, in quella sfida senza appello, per la prima volta giocata tra le mura amiche e non all'Olimpico di Roma, qualcosa di importante, che avrebbe potuto riscattare alla grande una stagione molto tribolata, la quale vide il Vecchio Diavolo quasi sull'orlo del precipizio. Nella ripresa, dopo la rete in spaccata di Aldo Maldera -imbeccato neanche a dirlo dal Gianni- improvvisamente nel palazzo andò via la luce per un bel po' di tempo, e naturalmente la mia sofferenza si acuì oltremodo, facendomi rimanere sulle spine. Quando finalmente ritornò, scoprii che avevamo vinto 2-0; il secondo gol ad opera di Giorgio Braglia purtroppo non sono mai più riuscito a vederlo neanche nel corso degli anni perché in RAI persero -o andò deteriorato, non è dato sapere con certezza- il nastro; mi dovetti (e mi devo ancora) accontentare "solo" di qualche scatto fotografico d'epoca. Tutto ciò comunque ebbi modo di dirlo telefonicamente -qualche mese addietro- anche all'autore del gol "mai visto" (almeno da me) grazie soprattutto alla fattiva intercessione dell'amico fraterno Vanni Parmigiani, nel corso di un'amabile chiacchierata telefonica; quella sera urlai come un pazzo, scaricando tutta (ma proprio tutta) la tensione accumulata, tanto che mio fratello (4 anni e mezzo) si mise a piangere dallo spavento! Mi beccai i pesanti rimbrotti dei miei ma ero talmente felice che faticai a prendere sonno quella notte. Mio padre poi a distanza di qualche giorno si presentò al mio cospetto con il "Forza Milan!" speciale Coppa Italia ed il Guerin Sportivo; entrambi avevano in copertina Rivera che alzava al cielo la Coppa. Il Guerino poi aveva al centro un poster -raffigurante il capitano con il trofeo- che feci incorniciare, e che tuttora campeggia tra le mie reliquie rossonere.

Colombo LABATE, Maglia Rossonera ... Old Style Casciavìt !