DAL DIARIO DI UN TIFOSO...IO C'ERO (il mio esordio da tifoso allo stadio, Colombo Labate)
14.03.1976 - JUVENTUS vs MILAN 1-1, Campionato di Serie A (21^ giornata)
LA PRIMA PARTITA (DAL VIVO) NON SI SCORDA MAI
"Siamo nel 1976, avevo 12 anni, in quel periodo, abitavo con la mia famiglia a Torino. il mio Milan nel frattempo si è mantenuto, tra qualche vicissitudine societaria, nella medio-alta classifica; chiedo più volte a mio padre di portarmi allo stadio quando il Milan verrà a Torino a giocare (contro i granata o i bianconeri, non mi interessa) e lui, dopo tanto incessante martellamento, crolla dicendomi di si. Inutile dire che ero felicissimo e che lo dissi a tutti i miei compagni, ostentando orgoglio e gonfiando il petto.
Passavano i giorni, si avvicina l'evento, ed io incomincio a sentirlo emotivamente; arriva, indi, la domenica della partita, mio padre mi fa le solite raccomandazioni: stai vicino a me, comportati bene, non esultare in caso di gol del Milan, "va bene papà, non ti preoccupare".
Quel giorno c'è, a casa mia, un'amichetta di infanzia, Angela, simpatizzante per i colori rossoneri, la quale è stata "parcheggiata" a casa mia poiché febbricitante in quanto la sua famiglia era impegnata per il matrimonio di sua sorella. Vista la situazione contingente, mio padre, fino all'ultimo, mi chiede se intendo astenermi dal recarmi allo stadio; la risposta la lascio immaginare....
Bene, domenica 14 marzo 1976, io e papà (che Dio l'abbia in gloria ...) ci incamminiamo verso il Comunale di Torino per assistere all'incontro Juventus Vs Milan (io, ricordo, indosso un giacchetto verde) e durante il tragitto scorgiamo un fiume di auto con i vessilli delle due squadre e la tensione si alza sempre più.... Giunti allo stadio Comunale, intravedo dall'esterno la curva "Maratona", per l'occasione interamente rossonera, con qualche striscione appeso. Entriamo nei distinti, dalla parte di detta curva e mio padre incontra un suo amico con il quale si intrattiene ed io, pian piano, mi defilo di qualche gradone più in basso; è la prima volta che varco la soglia di uno stadio, per giunta che ospita le gesta dei miei idoli, sono emozionatissimo. Passa vicino a me un ragazzo bardato di rossonero dalla testa ai piedi con in mano un tamburello e quando la Maratona intona un assordante "Milan-Milan !!", lui ritma detto urlo con il tamburello, contorcendosi sui gradoni, finchè non arrivano dei carabinieri ad allontanarlo dal posto. Io seguo papà con lo sguardo, vorrei gridare anch'io il mio incitamento, essere da supporto a quella meravigliosa curva rossonera, ma mi manca il coraggio, un pò memore delle parole paterne, un pò per paura degli juventini a me vicini, anche se quella era zona "promisqua". Mi sembra di sognare, non mi pare vero, una cosa indimenticabile ! La Juventus di Carlo Parola lotta per lo scudetto, che poi perderà all'ultima giornata a vantaggio del Toro di Gigi Radice, ex rossonero, ma, inaspettatamente, è il Milan, privo del suo capitano Gianni Rivera, ad imporre il gioco ed a sfiorare più volte la marcatura. Ma andiamo per ordine. Visto che è la prima partita che vedo dal vivo è giusto che immortali, a futura memoria, quegli undici "eroi" rossoneri oltre che, naturalmente, i giocatori bianconeri. Juventus: Zoff, Gentile, Tardelli, Cuccureddu, Spinosi, Scirea, Damiani (Anastasi dal 70°), Causio, Gori, Capello, Bettega. Allenatore Carletto Parola. Milan: Albertosi, Sabadini, Anquilletti, Turone, Bet, A. Maldera, Gorin I, Benetti, Vincenzi (poi espulso), Bigon, Chiarugi. Allenatore Giovanni Trapattoni, arbitro il famoso Luigi Agnolin di Bassano del Grappa.
Il primo tempo, tutto di marca rossonera, vede il Milan farsi vivo più volte sotto la porta di Zoff, ricordo un bolide di Romeo Benetti sfiorare il palo alla sinistra di Zoff ed un tiro ad effetto di Luciano Chiarugi deviato a fatica in angolo dal portiere juventino. Sul susseguente corner, battuto dallo stesso Chiarugi all'altezza dei distinti ove mi trovo, la palla, con un effetto meraviglioso, sbatte sulla traversa, torna in campo e Tato Sabadini la incorna di testa in rete. Bellissimo! La curva milanista accompagna il gol con un boato assordante, io, incurante delle precedenti raccomandazioni, alzo le braccia al cielo, tenendole in aria per qualche, interminabile secondo con i pugni strettissimi, senza, però, farmi uscire un filo di voce, tra la baldanza dei milanisti e lo sconforto degli juventini a me vicini che mi guardavano in cagnesco.... Che soddisfazione! Finalmente, in qualche modo, mi sono palesato, sopratutto agli occhi dei tifosi bianconeri! Mi era subentrata una forza inaspettata. Il Milan sfiora la marcatura altre volte, ma nel secondo tempo la musica cambia ed è Ricky Albertosi (altro idolo di gioventù) ad ergersi a protagonista e salvare il risultato più volte (sopratutto con delle strabilianti parate su Tardelli e Causio), salvo poi capitolare su un colpo di testa ravvicinato di Fabio Capello (che poi vincerà lo scudetto della Stella da giocatore e quattro scudetti in cinque anni da allenatore con il Milan). Il risultato finale non cambierà più, ma alla fine dell'incontro, quasi in trans post agonistica, non volevo più lasciare lo stadio per vivere sempre più a lungo quel sogno indimenticabile (naturalmente poi, la sera stessa rividi la partita alla televisione - all'epoca veniva trasmesso un tempo alle 19.00 sul secondo canale - ed il solo fatto di pensare di essere tra quei settantamila mi faceva venire la pelle d'oca; ah, se ci fossero stati all'epoca i videoregistratori!). Sarebbe stata la prima di una lunghissma serie, in giro per l'Italico Stivale ed anche oltre, ma credo di poter affermare, senza ombra di dubbio, che questa sia la partita, tra le in numerevoli viste in ogni condizione, ed a prescindere dai risultati successivamente ottenuti, alla quale sono affettivamente più legato."
Colombo LABATE, Maglia Rossonera ... Old Style Casciavìt ! |