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18 marzo 1973, Internazionale vs Milan 0-2






Il biglietto della partita
(per gentile concessione di Mario Casto)



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La Fossa dei Leoni tre ore prima della partita
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La Fossa dei Leoni



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La Fossa dei Leoni
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(by Vincenzo Romito)



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(per gentile concessione di Mario Casto di Casarano - LE)
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I Boys nerazzurri
(by Piero Papini)



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(by Mario Casto)
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L'ingresso della terna arbitrale e delle squadre
(per gentile concessione di Francesco Di Salvo)



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Gianni Rivera, Sandro Mazzola e Karl Heinz Schnellinger entrano in campo



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Mazzola e Rivera prima della partita
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Un'altra immagine di Mazzola e Rivera
a centrocampo prima della gara



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Stretta di mano tra i due capitani Mazzola e Rivera
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Rivera e Mazzola con l'arbitro Lattanzi



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Duello Dolci-Boninsegna
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Chiarugi, Rivera, Corso e Sogliano
intorno al pallone



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Schnellinger anticipa Bedin
(per gentile concessione di Daniele Bonesso)
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Istantanea della partita: 0-1
(per gentile concessione di Ivano Michetti)



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Bellissima istantanea del gol di Tato Sabadini nel derby del 18 marzo 1973. Si può apprezzare il grande stacco del giocatore rossonero, il quale sovrasta Burgnich ed insacca, favorito anche da un'uscita non irreprensibile di Vieri. Nel finale di gara Romeo Benetti siglerà il raddoppio

IL PALLONE RACCONTA... IL DERBY DI TATO
È il 18 marzo 1973 e Milano si accinge a vivere una giornata speciale.
Va infatti in scena il derby e si sa che quando c'è questa partita tutta la città si mobilita.
È un derby particolarmente sentito ed importante per il Milan, che sembra ormai aver imboccato l'autostrada che conduce all'agognata stella.
I pronostici sono tutti per i rossoneri che, pur privi di Prati, hanno un attacco temibile ed un gioco brillante, mentre sull'altra sponda del Naviglio i nerazzurri non stanno vivendo il loro momento migliore.
Tra i tifosi si scommette goliardicamente su chi segnerà.
Magari Rivera, il quale sta vivendo una stagione straordinaria dal punto di vista realizzativo?
O forse Chiarugi, vera e propria arma in più dell'artiglieria milanista?
Potrebbe essere Bigon, attaccante intelligente e bravo tatticamente, o ancora Benetti, che coi cugini sembra avere un fatto personale.
Nessuno immagina che il Dio del Pallone ha deciso che a vestire i panni del fromboliere quel pomeriggio debba essere un giovane terzino, uno che in teoria i gol dovrebbe impedirli più che farli.
Si chiama Sabadini, è al suo secondo anno in rossonero.
Viene da Gorizia, ha un fisico longilineo, una velocità impressionante ed è molto bravo di testa.
È già in odore di Nazionale, Valcareggi gli ha preannunciato che lo convocherà per la prossima gara contro il Lussemburgo.
Al minuto 39 del derby, Chiarugi si conquista un fallo vicino al vertice dell'area interista.
Rivera ha già visto il giovanotto friulano che sta arrivando e gli fa segno con la coda dell'occhio di andare sul palo lungo.
Parte la parabola del Capitano, la solita pennellata morbida con i giri contati.
Il portiere Vieri ci mette del suo, uscendo un po' a farfalla, ma alle sue spalle arriva proprio lui, Giuseppe Sabadini, per gli amici Tato.
L'elevazione è straordinaria, il giovanotto sembra arrampicarsi sulle vette alpine.
Burgnich, che tre anni prima aveva visto decollare Pelè nella finale di Città del Messico,
ora deve assistere impotente al poderoso stacco del numero 3 rossonero.
Il colpo di testa è potente e preciso, la rete si gonfia dinanzi ai due anelli completamente esauriti di San Siro.
È il primo gol in campionato per Tato con la maglia del Milan.
Ne seguiranno parecchi altri, ma questo è sicuramente il più importante.
Fare gol nel derby è un qualcosa che rimane per sempre.
I rossoneri vincono quella partita per 2-0 e allungano di un altro punto sulla Juventus.
Il futuro sembra davvero sorridere, nessuno può sapere che di lì a due mesi tutti i milanisti vivranno la giornata sportivamente più drammatica che mai si possa immaginare. Ma Fatal Verona a parte, lui, il giovanotto dal fisico longilineo, ha rotto il ghiaccio ed ha inaugurato quella grande tradizione di terzini offensivi che proseguirà poi col sublime Aldo Maldera, con Chicco Evani, con Paolo Maldini, fino ad arrivare ai giorni nostri con Ricardo Rodriguez. Ehm... l'ultimo forse no.
(by Corrado Izzo - facebook)




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Il gol di "Tato" Sabadini, che apre le marcature
(per gentile concessione di Enrico Sabadini)
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Il gol di Sabadini



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L'esultanza di Sabadini dopo il suo gol
(per gentile concessione di Enrico Sabadini)
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Il gol di Sabadini in un disegno di Carmelo Silva



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Albertino Bigon e Sandro Mazzola al rientro in campo dopo l'intervallo
(per gentile concessione di Francesco Di Salvo)
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Albertino Bigon e Sandro Mazzola rientrano
in campo per disputare il secondo tempo



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Tato Sabadini affrontato da Burgnich
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Azione d'attacco dell'Inter in area rossonera



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Magistrelli e Mazzola in area rossonera
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Mazzola e Sabadini in azione



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Gianni Rivera in azione
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Il Dr. Monti medica al naso Rivera dopo uno scontro con Oriali



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Chiarugi, Rivera, Corso e Sogliano
prima di un calcio di punizione
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Boninsegna colpisce al volo



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Schnellinger e Dolci contrastano Boninsegna
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La spettacolare seconda rete di Romeo Benetti



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Il gol di Romeo Benetti



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Istantanea della partita: 0-2
(per gentile concessione di Ivano Michetti)
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Benetti esulta dopo il gol, complimentato da Anquilletti e Sabadini
(per gentile concessione di Alec Caprari)



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È il 18 marzo 1973; il derby n.166 si è appena concluso con una bella vittoria per 2-0, con gol di Tato Sabadini e di Benetti,
e cosa c'è di più bello che salutare e ricevere gli applausi dei propri tifosi? È una bella foto, con Rivera, Sogliano, Chiarugi,
Anquilletti e Belli (che copre Dolci) soddisfatti per la vittoria conseguita; e che belle le maglie rossonere! La classifica di quella
giornata recita: Milan 34, Juventus e Lazio 31, e i tre punti di vantaggio sembrano un buon margine di vantaggio per le restanti
8 giornate. La Stella sembra sempre più vicina, e la successiva "fatal Verona" qualcosa di inimmaginabile!
(by Giuseppe Pellicciari)



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VIDEO
(da "Forza Milan!" - facebook)



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Tifosi rossoneri festeggiano la vittoria del Milan in Galleria Vittorio Emanuele a Milano
(da "Il Giorno" del 19 marzo 1973)



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(da "La Stampa" del 19 marzo 1973)



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(da "Forza Milan!")
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(da "L'Unità" del 19 marzo 1973)




COMMENTO ALLA PARTITA tratto da "Milan-Inter, storia e gloria del derby di Milano", 1998 - Enrico Tosi

18.03.19732 - INTERNAZIONALE vs MILAN 0-2, Campionato di Serie A (22^ giornata)
Prima di affrontare l'Inter nel derby, il Milan è in testa alla classifica, dopo 21 giornate, con 32 punti. Seguono Juventus con 30, Lazio con 29 e Inter con 27. La vittoria del Milan viene considerata come decisiva per lo scudetto; invece il campionato riserverà per la squadra rossonera l'atroce beffa della "fatal" Verona all'ultima giornata. La conquista della Coppa delle Coppe e della Coppa Italia non serviranno a compensare il mancato arrivo della stella del 10° scudetto. Il derby va comunque bene per il Milan che dopo 25 anni bissa la vittoria in campionato (l'ultima volta era stato nel torneo 1947-48). Questa è la grande giornata dei Benetti, dei Saladini e dei Biasiolo, cioè degli umili gregari della squadra milanista. Rivera, colpito con un calcio da Oriali al 3' di gioco, riporta la frattura del setto nasale, ma ciò nonostante resta in campo anche se visibilmente menomato. I gol. Il primo è di Saladini, con un superbo stacco di testa su calcio di punizione battuto da Rivera. Il secondo, al 90', viene da una bomba di Romeo Benetti da 25 metri. Questo è l'ultimo derby milanese per un grande protagonista: il mancino della "foglia morta" Mariolino Corso.