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SEMIFINALE - Ritorno
15 maggio 1969, Manchester United vs Milan 1-0




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Intervista a Nereo Rocco prima della partita



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Prima di Manchester United vs Milan
(da "La Stampa")



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Il Programma Ufficiale dell'incontro
(by Piero Pibols)
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Il Programma Ufficiale dell'incontro
(per gentile concessione di Riccardo Gaggero)



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La partenza dei giocatori rossoneri
dall'aeroporto di Linate verso Manchester


Bobby Charton arriva allo stadio



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Alcuni biglietti della partita
(in alto a destra, per gentile concessione di Riccardo Gaggero. Sotto, dal sito www.1899.it)
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La formazione rossonera
(per gentile concessione di Antonio Botta di Varazze - SV)



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Il Milan sceso in campo all'Old Trafford di Manchester
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La formazione rossonera



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La formazione rossonera schierata a centrocampo per la foto
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(Getty Images)



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All'Old Trafford sta per iniziare il ritorno della semifinale, quasi una "finale anticipata", della Coppa dei Campioni 1968-69, una delle partite
più combattute ed incerte della storia del Milan. Come da rituale, prima di scambiarsi i gagliardetti, i due capitani si stringono la mano al
centro del campo. Da una parte Bobby Charlton, ex pallone d'oro e Capitano dei "Red Devils", campioni d'Europa in carica; dall'altra
Gianni Rivera, prossimo pallone d'oro e Capitano dei "Diavoli Rossoneri", destinati a diventare i nuovi campioni d'Europa
(by Lucia Ravenda)



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Scambio di gagliardetti tra i due capitani



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(per gentile concessione dell'amico Mirko di "Tremare il Mondo fa")
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(per gentile concessione di Renato Orsingher)



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I due capitani prima del fischio d'inizio



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Fabio Cudicini respinge di pugno un cross degli inglesi
(per gentile concessione di Bruno Morelli)
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Attacco in area rossonera
(per gentile concessione di Renato Orsingher)



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Nobby Stiles sulle orme di Gianni Rivera
(by Lucia Ravenda)
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Fabio Cudicini in una plastica presa aerea



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Un altro frammento di una delle partite più epiche del memorabile periodo milanista. Mantenendo la "calma dei forti", l'esperto Kurt Hamrin cerca di placare la sfuriata di Nobby Stiles, che lo sta accusando di un intervento troppo rude sul proprio compagno di squadra a terra.
Proprio lui, verrebbe da dire! All'Old Trafford, nella massima incertezza e nel clima più infuocato, come si conviene a veri diavoli, il Milan e i Campioni d'Europa in carica del Manchester United si stanno giocando senza esclusione di colpi la qualificazione alla finale di Madrid
(by Lucia Ravenda)



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Old Trafford Manchester, 15 maggio 1969. Nel primo tempo della semifinale di ritorno di Coppa dei Campioni, sfruttando un lancio di Rivera, con un guizzo dei suoi Kurt Hamrin infila la porta dei "Red Devils". Inspiegabilmente, riportano le cronache dell'epoca, l'arbitro annulla il potenziale vantaggio milanista. Il resto è noto, storia del calcio. (by Lucia Ravenda)
Era il 16' del primo tempo e quella validissima rete di Hamrin sarebbe valsa per il Milan il vantaggio di 1-0 in casa del Manchester UDT. Dopo il 2-0 ottenuto all'andata, la partita di ritorno fu un'autentica battaglia che però ci valse la conquista della finale. Certo che la giusta convalida di quella segnatura ci avrebbe risparmiato tanta fatica, perché la partita si sarebbe svolta su un piano di una certa agevolezza nella gestione di un vantaggio a quel punto pesantemente cospicuo. (by Attilio D'Atri)




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Un attacco dei Reds alla porta rossonera
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Il salvataggio di tacco sulla linea di Nello Santin
(by Stefano Rocchi - facebook)



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Gino Maldera in acrobazia su un attaccante inglese
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(dalla "Gazzetta dello Sport")



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Fabio Cudicini a terra colpito da una biglia di vetro
con Santin che accorre in suo soccorso
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Un momento della partita
(da "La nostra Serie A negli Anni '70")



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Una fase di gioco
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Bobby Charlton



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"Al 70' con un'imparabile saetta, Bobby Charlton anticipa la chiusura di Anquilletti e Malatrasi, batte Cudicini e apre una pericolosa breccia
nella "Linea Maginot" rossonera. Nell'epico ritorno della semifinale di Coppa Campioni, nonostante la forza dei "Diavoli Rossi" e il clima
intimidatorio dell'Old Trafford, il Milan si ricompatta, resiste con bravura e coraggio agli assalti degli inglesi e si qualifica per la finale di Madrid"
(by Lucia Ravenda)



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Il gol del Manchester
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Miracoloso salvataggio di Rosato sull'1-0





Il salvataggio sulla linea di Nello Santin a Cudicini superato
(da "Daily Mail")





Il "Ragno Nero" Fabio Cudicini con la palla tra le braccia e Nello Santin,
che ha appena salvato un gol sulla linea, a terra


Cudicini a terra colpito da una biglia lanciata dagli spalti





La scarsa chiarezza dell'immagine non impedisce di riconoscere Gianni Rivera, al tiro, con la fascia al braccio
e il suo inconfondibile stile. Da notare, la nutrita barriera del Manchester United, composta da ben sei uomini.
Old Trafford, 15 maggio 1969. Una delle giornate più memorabili per i tifosi rossoneri
(by Lucia Ravenda)



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Una fase immediatamente successiva a quando Fabio Cudicini viene colpito al capo da un oggetto lanciato dagli spalti
(per gentile concessione del M.C. Inossidabili)





I giocatori inglesi stringono la mano ai rossoneri al termine del match
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Uscita dei calciatori al termine dell'incontro



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"Al fischio finale della partita, combattuta come leoni fino in fondo dagli inglesi, perciò rendendo ancora più epica la resistenza dei nostri, i giocatori del Milan si attardarono festosi a centrocampo per pochi secondi, mentre quelli del Manchester si diressero senza indugi verso li spogliatoi. Giunto quasi fuori dal campo, il Capitano Bobby Charlton fermò Foulkes, che camminava davanti a lui, quindi uno alla volta i "Red Devils" si fermarono e si disposero su due file ai lati dell'uscita dal terreno di gioco, in attesa del passaggio dei giocatori rossoneri, che giunsero quasi subito dietro al "Paron". Gli applausi e le strette di mano a caldo di Bobby Charlton e compagni ai milanisti furono il riconoscimento più grande di quella serata, forse del torneo. I campioni uscenti del Manchester avevano eletto i propri, degni successori"
(by Lucia Ravenda)




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Intervista a Busby, l'allenatore del Manchester


George Best



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Intervista a Rosato e Cudicini dopo il match





Discesa dall'aereo dei giocatori rossoneri di ritorno da Manchester



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Gagliardetto della semifinale di Coppa dei Campioni 1968-69 Manchester United vs Milan
(by Tradizione Rossonera - facebook, by Denis)



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(dal "Corriere dello Sport")





La "Gazzetta dello Sport" del 16 maggio 1969
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Manchester vs Milan in coprtina di "World Soccer"
(dal sito www.1899.it)





"Tuttosport" del 16 maggio 1969



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(dal "Corriere della Sera")



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(da "La Stampa" del 16 maggio 1969)




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"Semifinale, A. C. Milan contro Manchester United, 23 aprile 1969. Circa 22,500 fans hanno seguito la partita di andata all'Old Trafford in televisione a circuito chiuso, nonostante il fatto che lo stadio di San Siro a Milano distasse 700 miglia! Sebbene la partita fosse trasmessa in sei schermi di 40 metri quadrati, i tifosi applaudivano e fischiavano come se il match si stesse svolgendo sul terreno di fronte a loro. I goals di Sormani e Hamrin hanno dato alla squadra di casa il vantaggio di 2-0, ma stasera gli applausi dei fans saranno sentiti dai nostri giocatori affinché essi compiano lo sforzo necessario per raggiungere la finale contro l'Ajax Amsterdam a Madrid." Tutto condivisibile, quanto pubblicato nel programma ufficiale della partita di ritorno in Inghilterra, salvo il fatto che l'auspicio finale, in realtà, si infranse sulla rocciosa resistenza e la classe europea del Milan di Rocco. (by Lucia Ravenda)

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Tratto da "Pierino Prati - Ero Pierino la Peste"

«Tutto quello che non ti aspetti in quella sera accade. Accade che il Milan resista con il cuore, l'orgoglio e un sangue freddo ammirevole agli assalti di grandi giocatori come Bobby Charlton e George Best ... e di provocatori come Nobby Stiles e soprattutto Denis Law, per tutta la partita tanto aggressivo e violento quanto inutile calcisticamente, annullato da Roberto Rosato. Accade che il Milan "catenacciaro" dei suoi detrattori scaldi le mani del giovane e bravo Rimmer per ben tre volte, due con Prati e una con Rivera che gli spara addosso un tiro di sola forza e poca precisione. Accade che venga annullato un gol sullo zero a zero a Kurt Hamrin sembrato a quasi tutti (terna arbitrale esclusa) regolarissimo. Che lo "sportivissimo" pubblico inglese sia in realtà composto in buona parte da maleducati, soprattutto quelli della curva più popolare, lo Stretford End che nel secondo tempo "bombardano" di biglie di vetro, pezzi di stagno e monetine il povero Cudicini che viene colpito, rimanendo a terra diversi minuti per poi riprendersi e parare praticamente tutto quello che gli arriva ... esattamente come aveva fatto fino a quel momento. Accade anche che dopo il gol di Charlton a venti minuti dalla fine la partita diventi una specie di "Fort Alamo" dove il gol che porterebbe ad uno spareggio sembra sempre sul punto di arrivare ... fino al momento dei tre fischi del Signor Machin che sancisce il passaggio dei rossoneri ad un'altra finale di Coppa dei Campioni. E a fine partita accade la cosa più bella, quella che per fortuna le telecamere hanno colto dando quella immagine del calcio che chiunque ami visceralmente questo sport vorrebbe sempre vedere: il Manchester United che all'uscita dal campo si dispone su due file formando un corridoio nel quale passano tutti i giocatori rossoneri ... salutati da Best e compagni con applausi, strette di mano e pacche sulle spalle.» PIERINO Sapevamo che ci attendeva una battaglia. Ma non di questa portata. Quanto accaduto a Cudicini non te lo aspetti da quelle parti. Soprattutto dopo essere stati in Scozia e aver giocato davanti ad un pubblico sportivissimo. Denis Law fu una vergogna, per sé stesso e per i compagni. All'andata fu lui a mettere fuori causa Rivera con una dura entrata e praticamente ogni volta che l'azione era lontana ne approfittava per colpire Rosato che uscì dal campo con due denti traballanti! Nel primo tempo mi capitarono due buoni palloni ma Rimmer fu bravissimo, soprattutto sul secondo che andò a prendere all'angolino alla sua sinistra. Peccato, perché un nostro gol avrebbe tolto gran parte della spinta a Charlton e compagni. Ma eravamo in finale. E questo era quello che contava.