COMMENTO ALLA PARTITA tratto da "Milan-Inter, storia e gloria del derby di Milano", 1998 - Enrico Tosi
28.03.1965 - INTERNAZIONALE vs MILAN 5-2, Campionato di Serie A (26^ giornata)
Il Milan nel corso del campionato ha avuto fino a 7 punti di vantaggio sull'Inter. Altafini, in disaccordo con la società, era stato sostituito da "Ciapina" Ferrario, autore di importanti gol "di rapina". Josè rientra dal Brasile e il vantaggio dei rossoneri si assottiglia. Si arriva al derby con questa situazione di classifica: Milan 41 punti, Inter 38, ovviamente primo e seconda in graduatoria. Il derby lo vince l'Inter che corona il suo lungo inseguimento ai rivali. A fine stagione arriverà a quello che forse è il più entusiasmante scudetto della sua storia. Gualtiero Zanetti sulla "Gazzetta" butta però un'ombra sul risultato nettamente a favore dell'Inter: senza l'espulsione di Benitez al 36' del primo tempo, sull'1-1, il risultato sarebbe stato lo stesso? L'espulsione di Benitez è il momento decisivo della partita. Il peruviano che già si era segnalato per altri falli aggiusta un calcetto a Suarez a gioco fermo, nulla di vistoso, ma il guardalinee lo segnala a Sbardella che manda il rossonero anzitempo negli spogliatoi. L'impressione è che Benitez paghi un po' per tutti, visto che le due squadre si stavano picchiando di santa ragione, anche se nei limiti del regolamento. Per i gol: sciabolata al volo di Jair, di destro, su calcio di punizione di Corso. Pareggio di Amarildo, che riprende una respinta di Sarti su suo precedente colpo di testa. Sull'1-1 in inferiorità numerica, il Milan riesce ad essere anche pericoloso. Solo a metà ripresa un tagliatissimo tiro di Domenghini dà all'Inter il definitivo vantaggio. Il 3-1 è opera di Corso, su tocco dell'esordiente Bedin. Ancora il Milan con Amarildo su passaggio di Mora, per il 2-3. Nel finale due strepitosi gol di Mazzola, uno su azione personale, l'altro con gran girata al volo, danno al risultato una dimensione estrema. Rivera esce per stiramento sul 4-2. Il Milan conclude con 9 uomini, sottoposto all'umiliazione di una storica "melina". Picchi, negli spogliatoi, per nulla sportivo nei confronti di un avversario per la verità sfortunato, commenta: "La melina finale? L'aspettavamo da tre anni".
A cura di Bruno Mincarini (coautori Umberto Zamberletti e Francesco Filograsso)
Così cominciò la persecuzione arbitrale a danno del Milan: è il 28 Marzo del 1965 e si gioca il derby di ritorno, il Milan, sia pure in fase calante, mantiene la testa della classifica con 3 punti di distacco dall'Inter in rimonta. L'arbitro Sbardella fischia l'inizio e dopo pochi minuti,su azione di calcio d'angolo segna Jair per l'Inter, ma Amarildo al 17esimo pareggia con un bel colpo di testa. Siamo sull’1-1, il gioco è corretto ma duro e i nervi sono a fior di pelle. Si arriva così al 36esimo quando Domenghini commette fallo su Benitez che cade, l’arbitro fischia la punizione a favore del Milan, ma poi espelle Benitez, a gioco fermo, dopo che Suarez gli era salito sulla schiena, con il peruviano ancora per terra; Benitez reagì senza però colpire a sua volta lo spagnolo, il quale cadde a terra come se fosse stato colpito da un fulmine. Incredibile! E’ l’episodio chiave della partita; l'uomo in meno spezza gli equilibri tattici in favore dei neroazzurri e manda in tilt Gipo Viani che, per parare il colpo, mette il centravanti Altafini a marcare Corso! Cose da pazzi! Nel secondo tempo, pur penalizzato dall'uomo in meno, il Milan potrebbe passare in vantaggio se Sbardella non annullasse una rete ad Amarildo per un fuorigioco visto solo da lui. L'equilibrio viene spezzato invece dall'Inter che al 68esimo segna con un tiro tagliato di Domenghini defliatosi sulla destra dell'area di rigore milanista. Peccato che fosse "solo soletto" in evidente fuorigioco, ma Sbardella convalida! Nel dopo partita, a domanda di Viani sul perchè avesse annulato la rete di Amarildo, Sbardella risponde "che era in fuorigioco " e quando Viani replica che anche Domenghini lo era l'arbitro gli risponde "si ma i rossoneri non hanno protestato". Assurdo! Il resto, la rete di Corso, la doppietta di Mazzola nel finale intervallata dalla inutile rete del "garoto" e l'infortunio di Rivera che lascia il Milan in 9 sono solo ... squallide rimembranze! La partita di fatto era finita con la rete irregolare di Domenghini. Sarà l'ultimo derby per il presidente Felice Riva e il Milan, per vincere un derby in campionato, dovrà aspettare quasi 4 anni (1-0 nel 1969 con rete di Fogli su punizione), ma il peggio doveva ancora arrivare e nessuno lo poteva mai immaginare. Nel dopo partita chiesero a Viani se come arbitro, anziché Sbardella, avesse preferito Lo Bello. Rispose: “Caspita, Lo Bello è un arbitro!”. Non immaginava quello che poi successe negli anni a venire ... |