31 gennaio 1965. Due fotogrammi della sfida disputata a San Siro, per la diciannovesima (seconda di ritorno) giornata della Serie A 1964-65, Milan-Mantova. È una giornata (apparentemente) trionfale per i colori rossoneri, e non tanto per la vittoria finale, un 2-0 confezionato da una rete di Ferrario in apertura di gara e dal raddoppio di Amarildo nel finale, quanto perché, a seguito della clamorosa sconfitta allo Zaccheria di Foggia dell'Inter campione d'Europa e mondiale, con un rocambolesco e storico 3-2, la squadra di Liedholm, dominatrice assoluta del torneo, porta a +7 il proprio vantaggio sui cugini nerazzurri (Milan 33 e Inter 26 recita la classifica). La sconfitta della corazzata euro mondiale di Herrera contro la matricola Foggia, propizia una vincita record al Totocalcio (mio padre fece 11...!) e leggenda vuole che il sabato precedente il match, la comitiva nerazzurra si fosse recata in pellegrinaggio al convento di San Giovanni Rotondo in visita al celebre Padre Pio, poi asceso agli onori degli altari, su espressa richiesta di Sandro Mazzola, notoriamente molto cattolico. E in occasione di tale visita i biografi del santo ricordano che Padre Pio abbia predetto (con poco tatto per gli ospiti...) la sconfitta interista il giorno successivo. Pare che HH, poco credente ma molto scaramantico, sia sbiancato dinanzi alla profezia, protestando che una sconfitta avrebbe messo fine ad ogni loro speranza, ma che il Santo lo abbia assicurato che il giorno dopo avrebbero certamente perso ma che poi avrebbero vinto tutto... Fatto sta che il lunedì tutti i quotidiani decretano l'apoteosi del Milan, proclamandolo virtualmente già campione d'Italia con cinque mesi di anticipo. Emblematico il titolo di "Stadio": Milan, solo tu puoi perderlo!". L'altra notizia è l'arrivo dal Brasile di Altafini, che ha deciso di mettere fine al proprio auto esilio e sarà nuovamente disponibile in campo per i rossoneri fin dalla domenica successiva, nel nuovo match casalingo contro il Lanerossi Vicenza. Sappiamo tutti come andò a finire e chissà se a fine stagione Herrera si ricordò di quelle parole del frate del Gargano (by Francesco Filograsso) |