Ritorno ai tabellini delle partite
< Partita precedente

   


9 febbraio 1964, Milan vs Lazio 0-1




Cliccare sull'immagine per ingrandire

La formazione rossonera
Cliccare sull'immagine per ingrandire

La formazione rossonera



Cliccare sull'immagine per ingrandire

Un'azione d'attacco di Amarildo in area laziale
(per gentile concessione di Ivano Piermarini)
Cliccare sull'immagine per ingrandire

(per gentile concessione di Ivano Piermarini)



Cliccare sull'immagine per ingrandire

Cei para un tiro dalla distanza



Cliccare sull'immagine per ingrandire

(dalla "Gazzetta dello Sport")



Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere
(dal "Corriere dello Sport")



Cliccare sull'immagine per ingrandire

(dal "Corriere della Sera")



Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere
(da "La Stampa" del 10 febbraio 1964)



Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere
(da "L'Unità" del 10 febbraio 1964)




Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere
(da "MilanInter" del 10 febbraio 1964)




dal sito www.laziowiki.org

La Lazio conferma di essere la squadra più imprevedibile del campionato italiano. Salita a Milano con un bagaglio di un punto in otto partite e con tutti gli osservatori che scommettevano sul numero di reti al passivo alla fine della gara, i biancocelesti conducono una gara perfetta e giocano con il Milan come se fosse una squadra qualsiasi e non la compagine Campione d'Europa. Pronostico sovvertito e vittoria più che meritata. Di Tonno nega un rigore evidentissimo ai Romani e Maraschi fallisce tre goal facilissimi.
Il tecnico Carniglia schiera, presuntuosamente, tre soli difensori, mentre la Lazio si dispone con il 5-3-2. Sani è controllato da Giacomini, Amarildo da Pagni, mentre Carosi si occupa di Altafini e Galli è splendido per intelligenza tattica. All'inizio la Lazio va all'attacco con disinvoltura ma la prima occasione è del Milan che impegna Cei con un bel tiro di Sani al 7'. Amarildo colpisce al 10' l'esterno della rete ma Morrone subito dopo, dopo aver scartato tre avversari viene abbattuto da Pelagalli al momento del tiro. Rigore eclatante che solo il casalingo Di Tonno fa finta di non vedere. Al 25' un forte tiro di Giacomini viene deviato nella propria porta da Noletti pressato da Morrone e la Lazio va meritatamente in vantaggio. Ancora la Lazio insiste in fase offensiva e Galli per poco non raddoppia al 28'. Blanda la reazione meneghina con due tiri di Lodetti e Amarildo parati agevolmente da Cei nel finale di tempo. La ripresa vede la superiorità territoriale del Milan e Amarildo al 50' ha una palla goal ma spedisce alto.
Reagisce la Lazio con Morrone che si presenta solo davanti a Balzarini ma viene atterrato dal portiere in uscita. Anche questa volta il rigore appare evidente ma di questo parere non è l'arbitro che fa proseguire tra le proteste dei biancocelesti. Ancora due tentativi di Altafini e Mora al 57' e al 59' non giustificano recriminazioni di sorta da parte milanista. Anzi sono i Capitolini che vanno vicini al raddoppio al 60' con uno splendido tiro di Giacomini che sfiora il palo. Al 68' Cei manca l'uscita ma Altafini spedisce alto. E' l'ultima occasione che ha il Milan per pareggiare perchè è la Lazio a legittimare la vittoria con pericolosi contropiede di Maraschi al 69' e al 70' e di Morrone, il migliore in campo e molto corteggiato dai dirigenti milanisti, all' 80' e all' 87'. Se la Lazio è veramente questa non ci sono dubbi che sia uscita dalla crisi ma la squadra di Lorenzo è volubile come il vento ed è necessario attendere le successive partite per dare un giudizio definitivo. Il pubblico milanista ha incitato la propria squadra con passione ma ha applaudito calorosamente e sportivamente la Lazio alla fine della gara.