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Alessandria, Stadio "Moccagatta", domenica 20 settembre 1959, prima giornata della massima serie. Per l'occasione, ovvero l'esordio ufficiale nel campionato del proprio sessantesimo compleanno, dopo tanti anni il Milan sfoggia di nuovo una casacca simile a quella dei pionieri, a righe rossonere fini, abbellita dallo scudetto tricolore appena conquistato. L'occasione č davvero storica, ma non soltanto per il motivo citato. Ecco lo stralcio di un articolo dell'epoca. "Sugli spalti del" Moccagatta" si sono stretti in ventimila. Fa caldo. Si respira male. Forse l'aria č rovente per via del "Diavolo" che alle 15,55 fa la sua comparsa. Sul fondo verde del campo le sue casacche a strisce rosse e nere (fiamme e tenebre) sembrano significare l'inferno prossimo per i tifosi della vecchia modesta Alessandria. A meno di un miracolo!... Ma chi crede ai miracoli, di fronte ai campioni d'Italia? Tutti nominati, tutta gente celebre. E l'Alessandria invece presenta dei giovincelli mai visti né conosciuti: un certo Arbizzani Luciano, anni 21, portiere, da Tripoli, pensate un po' (in un'epoca in cui gli "oriundi" arrivano dal favoloso Sud America) e un certo Raimondo Leopoldo, anni 21, terzino, da Parma. A non tener conto di un certo Rivera Giovanni, che proprio esordiente non lo č (ha giocato una partita la scorsa stagione) ma ha sedici anni. Sedici anni! Potrebbe essere il figlio di Liedholm!" Per la cronaca, quel pomeriggio l'Alessandria del sedicenne Rivera, in foto semicoperto nella fila in piedi dei grigi, batterą con il punteggio di 3 a 1 il blasonato avversario (by Lucia Ravenda) |