È il 25 gennaio 1948. A San Siro, accanto all’arbitro, posano i Capitani di Milan e Torino, Andrea Bonomi e Valentino Mazzola, accomunati da origini cassanesi e una storia speciale. Si tratta di un salvataggio vero e proprio, avvenuto nell’estate del 1929, quando un ragazzo di 10 anni, già forte con i suoi riccioli biondi, si gettò nel fiume Adda per salvare la vita di un moretto di quattro anni più giovane, che stava per annegare. Il biondino era soprannominato Tulèn, perché calciava tutto quello che incontrava per strada, barattoli compresi, il moretto Ciapìn, ferro di cavallo, portafortuna. Per la cronaca, quella volta il Milan batté il Torino con il punteggio di 3 a 2 e si portò in testa alla classifica. Fu una breve illusione. Il Grande Torino di Valentino Mazzola riprese presto il suo naturale primato, che conservò anche nel torneo successivo fino al compimento del proprio tragico destino, nel maggio del 1949. Circa due anni dopo la tragedia, nel giugno del 1951, Andrea Bonomi era ancora il Capitano del fortissimo Milan del trio svedese, che conquistò finalmente il titolo italiano dopo 44 anni di attesa. Anche in quell’occasione, Ciapìn avrà certamente ringraziato il suo angelo salvatore con i riccioli biondi, che tutti chiamavano Tulèn (by Lucia Ravenda) |