Al termine della partita, all’insaputa della autorità della R.S.I., i nazifascisti operarono uno dei maggiori rastrellamenti avvenuti a Milano: trecento persone vennero trattenute e portate alla Bicocca, dove si trovava la sede della Todt, l’organizzazione tedesca preposta a reperire manodopera da utilizzare nel Terzo Reich. Al momento, non si sa quante furono poi trasferite in Germania.
La ricostruzione del fatto e il documento dell’Archivio di Stato di Milano che attesta l’avvenimento – di cui, in città, si era parlato ma che, negli anni, si stava trasformando in una sorta di leggenda metropolitana – è stato pubblicato dallo storico milanese (e milanista) Mauro Raimondi nel terzo capitolo del libro "Un calcio alla guerra, Milan-Juve del ‘44 e altre storie" (Le Milieu, 2021), scritto insieme al giornalista Davide Grassi. Nell'immagine qui sopra, il fonogramma della Prefettura di Milano del 2 luglio 1944.
(testo e immagine per gentile concessione di Mauro Raimondi) |