dal sito www.gazzetta.it
14 febbraio 2009
LA LAZIO PIANGE UGO LONGO
E' stato presidente, avvocato difensore durante Calciopoli e simbolo della lazialità. Si è spento a Roma a 68 anni dopo una lunga malattia. La squadra giocherà con il lutto al braccio contro il Chievo. Cragnotti: "Ho perso un fratello"
14 marzo 2009 - E' stato uno dei volti più noti della Lazio campione d'Italia e di quella che ha cercato di risollevarsi dopo il rischio di fallimento. L'avvocato Ugo Longo si è spento questa mattina, dopo una lunga malattia, a Roma. E' stato il trentesimo presidente nella storia del club, aveva 68 anni ed era originario di Caltanissetta.
DIFESE LA LAZIO - Longo era entrato nel mondo dello sport nel 1996, quando era stato nominato vicecapo della Procura anti-doping del Coni, di cui l'anno seguente diventò responsabile. Era stato anche avvocato di fiducia della famiglia Cragnotti ed aveva curato la cessione della Lazio. Dopo essere stato per quattro anni nel consiglio di amministrazione della società biancoceleste, nel gennaio del 2003 era stato nominato presidente dall'Assemblea degli azionisti. Il suo compito, a quel punto, era stato quello di coordinare l'attività di salvataggio della società dopo la crisi economica del gruppo Cirio dell'ex patron Sergio Cragnotti.
IL CORDOGLIO DEL CLUB - Dopo aver lasciato la presidenza della Lazio nelle mani di Claudio Lotito nel luglio del 2004, Longo era rimasto comunque legato ai colori biancocelesti al punto da difendere il club capitolino nel periodo di Calciopoli, lo scandalo del calcio italiano venuto fuori nel 2006. La Lazio ha già fatto richiesta alla Lega calcio di osservare un minuto di silenzio nella gara di domani pomeriggio allo stadio Olimpico contro il Chievo e di poter giocare con il lutto al braccio. Sul sito ufficiale della società è comparso un messaggio di cordoglio, lo scandalo del calcio italiano venuto fuori nel 2006. La Lazio ha già fatto richiesta alla Lega calcio di osservare un minuto di silenzio nella gara di domani pomeriggio allo stadio Olimpico contro il Chievo e di poter giocare con il lutto al braccio. Sul sito ufficiale della società è comparso un messaggio di cordoglio.
E QUELLO DI CRAGNOTTI - "Sento di aver perso un fratello, mi mancherà un grande amico", ha detto Sergio Cragnotti a Teleradiostereo. "Sono molto addolorato: non ci sono parole per commentare questo grande dolore. È morto un grande laziale. Mi è sempre stato vicino durante tutta la mia gestione - ha aggiunto Cragnotti - sia nei momenti positivi che in quelli negativi. Quando la situazione per la Lazio ha iniziato a complicarsi ho immediatamente pensato di affidargli la presidenza". L'ex patron della Lazio, con cui vinse lo scudetto nel 2000, ha descritto Longo come "un uomo pacato, che è sempre riuscito a mantenere grande equilibrio anche di fronte a situazioni difficili. Non drammatizzava mai ma, al contrario, cercava sempre di rassicurare. Per me è stato un continuo punto di riferimento, ha vissuto interamente la stagione della grande Lazio".
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