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ALFREDO DI STEFANO

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Alfredo Di Stefano
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13 febbraio 1964, Milan vs Real Madrid 2-0: Alfredo Di Stefano e Dino Sani




dal sito www.wikipedia.it

Alfredo Stéfano Di Stéfano Laulhé (Buenos Aires, 4 luglio 1926 – Madrid, 7 luglio 2014) è stato un allenatore di calcio ed ex calciatore argentino naturalizzato spagnolo, di ruolo attaccante.
Soprannominato La Saeta Rubia, è considerato da molti come il miglior giocatore di tutti i tempi.[1][2] Pelé nel 2004 lo inserisce nella lista dei FIFA 100, lista di 125 professionisti considerati i migliori giocatori di calcio viventi fino a quel momento. L'AFS (Association of Football Statisticians'), classificando i 100 più grandi calciatori di sempre lo ha incluso al 22º posto, la rivista World Soccer lo ha inserito invece al sesto posto tra i calciatori più forti del XX secolo.
In carriera ha vestito la maglia di due Nazionali diverse, Argentina e Spagna. Ha recentemente perso il primato di miglior marcatore nella storia del Clàsico al cospetto di Lionel Messi, ma con 18 realizzazioni rimane il madridista ad aver segnato più gol ai cugini blaugrana. Dal 2008 il quotidiano spagnolo Marca assegna il Trofeo Alfredo Di Stéfano al miglior calciatore della massima divisione spagnola.
Scompare il 7 luglio 2014 nell'ospedale "Gregorio Marañón" della capitale spagnola, dopo essere stato colpito da un infarto due giorni prima, mentre passeggiava nei pressi dello stadio "Santiago Bernabeu", dove gli è stata effettuata la rianimazione cardiopolmonare per diciotto minuti prima del trasferimento all'ospedale in coma indotto. Di Stefano soffriva di problemi di cuore sin dal 2005 quando a Valencia aveva subito un primo infarto che lo aveva costretto a un'operazione per l'impianto di quattro by-pass.

CLUB
Inizi
Nato a Barracas, uno dei barrios di Buenos Aires, Di Stéfano era figlio di Alfredo Di Stéfano, italo-argentino di prima generazione (suo padre Michele era emigrato da Nicolosi) e Eulalia Laulhé Gilmont, donna argentina di origini francesi e portoghesi. A 15 anni entrò nella rosa della seconda squadra del River Plate, per approdare l'anno successivo in prima squadra dove si affiancò ad altri nomi straordinari che fecero il grande River degli anni quaranta. Nel 1948 partecipa alla Coppa dei Campioni del Sudamerica, torneo ufficiale dal quale nascerà la Copa Libertadores, giocando 6 partite e realizzando 4 gol.

Millonarios
Passato al Millonarios (Colombia) nel 1949, nel periodo El Dorado, contribuì con i suoi 157 gol in 182 partite a farne la più grande squadra nella storia della Colombia, vincendo tre campionati in quattro anni.

Real Madrid e i Palloni d'oro
Ma è al Real Madrid, cui si trasferisce a inizio 1953 dopo un'amichevole giocata sotto gli occhi di Santiago Bernabeu e un testa a testa coi rivali del Barcellona per il suo acquisto, che la stella di Alfredo Di Stéfano conobbe il suo maggior splendore: bastano i numeri a descriverlo, 8 campionati spagnoli, 5 Coppe dei Campioni (in cui andò sempre a segno nelle rispettive finali, unico nella storia a riuscirci), una Coppa Intercontinentale e tantissimi riconoscimenti a livello mondiale tra cui spiccano due Palloni d'Oro. L'esordio madridista risale al 23 settembre 1953 contro il Nancy, in una partita finita 4-2 per i francesi. Nonostante la sconfitta alla prima partita, la carriera di Alfredo nelle merengues, come già detto, sarà ricca di trofei. Nei suoi 11 anni con i blancos realizza 332 gol in 372 partite di campionato, con una media di quasi 0,9 gol a partita. Chiude l'esperienza a Madrid, il 27 maggio 1964 nella finale di Coppa Campioni contro l'Inter. Nel 1964 si trasferì all'Espanyol dove giocò fino al 1966 e chiuse la sua carriera all'età di 40 anni.

Carriera da allenatore
Dopo il ritiro come calciatore si è dedicato alla conduzione tecnica di svariate squadre dirigendo: Elche (dal 01/07/67 al 08/01/68), Boca Juniors (dal 01/07/68 al 30/06/70 e dal 01/01/85 al 31/12/85), Valencia (dal 01/07/70 al 30/06/74 dal 01/07/79 al 30/06/80 e dal 30/01/86 al 21/03/88), Sporting Lisbona, Rayo Vallecano, Castellón (dal 01/07/76 al 30/06/77), River Plate (dal 01/07/81 al 30/06/82), Real Madrid (dal 01/07/1982 al 01/07/1984 e dal 20/11/90 al 22/03/91). In 24 anni come allenatore riesce a vincere 5 titoli nazionali (2 Campionati argentini, 1 Campionato spagnolo, 1 Supercoppa di Spagna e un primo posto nella Segunda División) ed uno internazionale (1 Coppa delle Coppe, nel 1979-80 con il Valencia).

Riconoscimenti ed incarichi
Dal 5 novembre 2000 è presidente onorario del Real Madrid insieme a Perez.
Al leggendario ex-giocatore argentino è intitolato anche lo stadio del Real Madrid Castilla, la squadra riserve delle merengues. Situato nel centro sportivo di Valdebebas, fu inaugurato nel maggio 2006.

NAZIONALE
Di Stéfano durante la sua carriera ha giocato per due Nazionali: 6 partite con l'Argentina e 31 con la Spagna, senza riuscire però mai a disputare una partita della fase finale della Coppa del Mondo.
Nel 1947, a 21 anni debuttò con la maglia della Nazionale argentina, con la quale vinse la Coppa America segnando ben 6 gol. Nel 1950 l'Argentina si rifiutò di partecipare alla Coppa del Mondo, così Di Stéfano perse la sua prima chance di giocarla.
Nel 1956 diventò cittadino spagnolo, ma le Furie Rosse non superarono la fase eliminatoria per accedere ai Mondiali del 1958. Finalmente con la Spagna riuscì a qualificarsi per la fase finale dei Mondiali del 1962, ma un infortunio muscolare gli impedì di disputare anche una singola partita. Darà l'addio alle Nazionali dopo questa manifestazione.







Alfredo Di Stefano: statistiche e palmares
(dal sito www.wikipedia.it)




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Marco Van Basten e Alfredo Di Stefano, 1992



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