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(dalla "Gazzetta dello Sport"
del 2 luglio 1998)
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(dalla "Gazzetta dello Sport"
del 4 luglio 1998)
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(dalla "Gazzetta dello Sport"
del 15 luglio 1998)


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(dalla "Gazzetta dello Sport"
del 16 luglio 1998)
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(dalla "Gazzetta dello Sport"
del 19 luglio 1998)
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(dalla "Gazzetta dello Sport"
del 22 luglio 1998)


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(dalla "Gazzetta dello Sport"
del 23 luglio 1998)
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(dalla "Gazzetta dello Sport"
del 27 luglio 1998)
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(dalla "Gazzetta dello Sport"
del 28 luglio 1998)


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(dalla "Gazzetta dello Sport"
del 5 agosto 1998)
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(dalla "Gazzetta dello Sport"
del 5 agosto 1998)
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(dalla "Gazzetta dello Sport"
del 15 agosto 1998)


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(dalla "Gazzetta dello Sport"
del 18 agosto 1998)
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(dalla "Gazzetta dello Sport"
del 19 agosto 1998)
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(dalla "Gazzetta dello Sport"
del 19 agosto 1998)


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(dalla "Gazzetta dello Sport"
del 22 agosto 1998)
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(dalla "Gazzetta dello Sport"
del 23 agosto 1998)
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(dalla "Gazzetta dello Sport"
del 27 agosto 1998)


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(dalla "Gazzetta dello Sport"
del 31 agosto 1998)
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(dalla "Gazzetta dello Sport"
del 5 settembre 1998)
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(dalla "Gazzetta dello Sport"
del 5 settembre 1998)


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(dalla "Gazzetta dello Sport"
del 10 settembre 1998)
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(dalla "Gazzetta dello Sport"
del 10 settembre 1998)
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(dalla "Gazzetta dello Sport"
del 12 settembre 1998)


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(dal "Corriere dello Sport"
del 12 settembre 1998)
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(dal "Corriere dello Sport"
del 12 settembre 1998)
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(dal "Corriere dello Sport"
del 12 settembre 1998)




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Estate 1998 - Dopo due anni di inferno si rifà tutto. Mentre Marco fa la monumentale doppietta Giro Tour e si prepara la caduta del governo dell'Ulivo, che capimmo soltanto dopo tanti anni quanto fosse stentoreo nelle scelte economiche ordoliberiste, ma allora l'Euro e l'Europa piacevano e non sapevamo che razza di pacco fossero. Arriva Zaccheroni, tecnico avanzatissimo per ideologia e conoscenza calcistica. E poi, dal mercato: Bierhoff Helveg Guglielminpietro Lehmann Abbiati Sala Morfeo Raz Degan Giunti N'Gotty Ayala Massimo Ambrosini rientra da Vicenza caricato a molla. Esploderà diventando uno degli idoli di sempre. Roberto Donadoni torna dall'America a garantire spezzoni di conoscenza calcistica assoluta in campo e tanta tanta cultura e professionalità in settimana a Milanello. Arriva il materiale della Adidas, con le sue campiture larghe di colore, tipiche di fine 90 inizio 2000, con una seconda maglia pazzesca, e la prima con i rigoni larghi, che ci accompagneranno fino al 2002. Era estate e non potevamo sapere che razza di capo avessero confezionato come Kway da allenamento, da prendersi paura per quanto era bello. E mentre Giorgia canta In Vacanza con me al Festivalbar, dove partecipano I Lighthouse Family e Natalie Imbruglia, e si preparano gli spot della Omnitel con Megan Gale nessuno ci dà una Lira. Non avevano capito un cazzo. Come spesso accade a chi parla di Milan senza amarlo. L'anno dopo il Mondiale è sempre particolare. Io e Muzzin avevamo già fiutato qualcosa ai primi di settembre, appena tornati dalle vacanze: 3-0 tambureggiante al Torino a Milano San Siro, attraversando in motore la pioggia di Milano a fine estate, che ribalta lo 0-2 dell'andata in Coppa Italia. Poi, uno come Demetrio Albertini torna prima dalle ferie per non vincere? Maldini e Costacurta possono sposare un progetto come quello di Zaccheroni se non è valido? Senza parlare di Weah, Leonardo e Boban che con Bierhoff, che si librerà in volo facendone 20 di cui 15 di testa, formano l'attacco più forte della Serie A..... Sala e Guglieminpietro preparano la stagione della vita, Abbiati irromperà in inverno, Raz Degan Giunti e Morfeo daranno qualità, a sprazzi, Ziege e N'Gotty faranno goal decisivi nonostante un anno di bassa e.....quando i ragazzi non sembreranno in grado di farcela, ci penserà la Dea Bendata, incarnatasi in Maurizio Ganz e nei suoi micidiali goal di straforo. Non immaginavamo nulla di tutto questo - che troverà la sua sublimazione nei successivi mesi di aprile e maggio, i due mesi più belli che un tifoso di calcio possa augurarsi di vivere, e noi li abbiamo vissuti fino all'ultimo respiro - in quella estate meravigliosa. E' così che ciò che è successo dopo è stato ancora più bello, e adesso che lo sappiamo anche quell'estate felice e inconsapevole, allo stesso modo, diventa ancora più felice perché inconsapevole. (Nino Cartosio - facebook)




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Ayala, Bierhoff, Maldini, Helveg e Lehmann a Milanello