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Dal sito www.pagine70.com

GLI ANNI SETTANTA: IL 1977
di Antonio Monteduro

Il 1977, assieme al successivo 1978, è per l’Italia uno dei due anni più ricchi di eventi, assai spesso tragici e luttuosi, dell’intero decennio, eventi per la maggior parte legati ad episodi terroristici o comunque di violenza, tanto che proprio per questo biennio appare quanto mai appropriato l’utilizzo della definizione, usuale per tutti gli anni ’70, di “anni di piombo”. Come ovvio, sia il 1977 che il 1978, come si vedrà, non sono pervasi di soli eventi nefasti, ma nel sentire comune, specie in epoche successive, proprio quei due anni sono stati identificati come quelli più caratteristici di tutta la decade e quelli nei quali maggiormente si è avvertito a livello collettivo il clima di tragicità che ristagnava sull’intero paese, rendendo ancora più precaria e difficile una situazione già di per sè non facile causa i numerosi problemi legati al mondo della politica, del lavoro, dell’economia.

IL 1977 IN GENERALE
Anno 1397-’98 del calendario islamico, 5736-’37 di quello ebraico, 4673-’74 di quello cinese, 2730 ab Urbe condita.
Segretario generale dell’ONU è (dal 22 dicembre 1971) l’austriaco Kurt Waldheim. Nato il 21 dicembre 1918 a St. Andrä-Wördern, Austria, Waldheim, diplomatico di carriera, è stato distaccato a Parigi, ad Ottawa, all’ONU, ed è stato inoltre ministro degli esteri durante il cancellierato di Josef Klaus (1968-1970); ambasciatore d’Austria alle Nazioni Unite dal 1970, rimarrà in carica come Segretario Generale per due mandati, fino al 1981, improntando così della propria azione tutto il decennio settantiano. Pontefice è sempre Paolo VI, eletto nel 1963.
Il presidente degli USA è dal 1976 il democratico Jimmy Carter. In Gran Bretagna regna sempre (dal 1952) la regina Elisabetta II, avendo come primo ministro dall’anno prima il laburista James Callaghan. Nella Germania Federale è cancelliere dal 1974 il socialdemocratico Helmuth Schmidt, mentre nella Repubblica Democratica Tedesca dal 1976 è presidente del consiglio Willy Stoph, ed il primo segretario della SED (Partito Socialista Unitario) è dal 1971 Erich Honecker. In Francia dal 1974 è presidente della repubblica Valéry Giscard d’Estaing. In Spagna, caduta infine nel 1975 la dittatura franchista, regna il re Juan Carlos I di Borbone; anche in Portogallo è crollato nel 1974 il regime assolutista degli eredi di Salazar, ed alla presidenza della repubblica è stato eletto Francisco Costa Gomez. In Cina, morto nel 1976 Mao Tze-tung, il potere è ora nelle mani del presidente del comitato centrale del partito, Hua Kuo-feng.
Nascono tra gli altri nel 1977: i calciatori Thierry Henry, Adailton, Robbie Keane, Cristiano Zanetti, Luca Toni, Christian Abbiati, Massimo Ambrosini; la show girl Michelle Hunziker; la conduttrice Ambra Angiolini.
Ci lasciano tra gli altri nel 1977 il re del rock Elvis Presley, la cantante lirica Maria Callas, l’attore e regista Charlie Chaplin, lo scrittore Achille Campanile, il calciatore Luciano Re Cecconi, il cantante Bing Crosby, il commediografo Sandro Giovannini, l’attrice Joan Crawford, l’arcivescovo di Cipro Makarios, il fumettista René Goscinny.
Il premio Nobel per la pace è assegnato all’organizzazione internazionale Amnesty International, ; quello per la letteratura allo scrittore spagnolo Vicente Aleixandre, quello per la medicina agli statunitensi Roger Guillemin, Andrew V. Schally, Rosalyn Yalow; quello per la chimica al sovietico Jilya Prigogine; quello per la fisica agli statunitensi Philip W. Anderson e John H. Van Vleck ed all’inglese Nevill F. Mott, quello per l’economia al britannico James E. Meade ed allo svedese Bertil Ohlin.

NEL MONDO
Il problema del terrorismo assume nel 1977 proporzioni sempre più drammatiche e vistose, sia nel nostro paese che all’estero.
Nella Germania Federale, dopo che un commando terrorista ha assassinato il procuratore generale dello stato S. Buback, la Corte d’Appello di Stoccarda commina l’ergastolo ai tre membri superstiti della RAF, la Frazione Armata Rossa, Andreas Baader, Gudrun Ensslin e Jan Carl Raspe.
La reazione dei compagni di clandestinità dei tre non si fa però attendere a lungo, e si concretizza col rapimento del presidente dell’Associazione degli Industriali Hans Martin Schleier e col successivo dirottamento di un aereo della Lufthansa ad opera di collegati terroristi palestinesi; la richiesta dei rapitori è quella di uno scambio: le vite degli ostaggi in loro mano in Germania ed all’aeroporto di Mogadiscio, in Somalia, (dove l’aereo è stato condotto) contro la libertà dei tre terroristi detenuti al carcere di massima sicurezza di Stammheim. La reazione delle autorità tedesche è ferma e decisa: un commando speciale della polizia di frontiera tedesca dà l’assalto all’aereo sotto sequestro e, uccisi quattro terroristi, libera tutti gli ostaggi. Il giorno successivo Baader, Ensslin e Raspe vengono trovati morti nelle loro celle, e le autorità accreditano la tesi del suicidio collettivo. Purtroppo però, un paio di giorni dopo, viene ritrovato anche il corpo senza vita di Schleier, chiuso nel bagagliaio di un’auto a Mulhouse, in Francia, nei pressi della frontiera con la Germania Federale. Anche l’Olanda risente del clima generale di violenza: un commando di terroristi sudmolucchesi dà infatti l’assalto ad un convoglio ferroviario e ad una scuola, facendo centinaia di ostaggi (tra cui molti bambini).

Dopo una ventina di giorni di assedio e di trattative sterili, le autorità attaccano i terroristi, riuscendo ad ucciderne sei ed a liberare tutti gli ostaggi, tranne purtroppo due deceduti nel corso dell’azione di polizia. Pure in Spagna si assiste ad una grave recrudescenza del fenomeno terrorista, che culmina con un attentato in cui a Madrid sono assassinate nove persone, e col rapimento del presidente del consiglio di sicurezza militare, generale Villaescusa Quillis, poi liberato dopo una ventina di giorni.
Nell’est Europa, in Cecoslovacchia, più di duecento personalità del mondo della cultura sottoscrivono la “Carta ‘77”, manifesto per la rivendicazione dei diritti dell’uomo nel paese; molti dei firmatari vengono però incarcerati e sottoposti a stringenti interrogatori e processi sommari.
In Unione Sovietica il capo di stato Nikolaj Podgornyj viene esautorato dall’ufficio politico del PCUS, e costretto alle dimissioni dalla propria carica, che su proposta del comitato centrale del partito viene assegnata a Leonid Breznev, che va così a cumulare nelle proprie mani le massime cariche di capo del partito e capo dello stato. Fallisce intanto la visita del segretario di stato americano Cyrus Vance, incaricato del rilancio delle trattative legate al trattato di limitazione degli armamenti strategici noto come SALT II, anche per le turbative innescate dalla polemica fra USA e URSS sul rispetto dei diritti civili in Unione Sovietica. Sempre in Unione Sovietica viene alla luce nell’ottobre del ’77 il dissidio che oppone la dirigenza sovietica al progetto di azione comune ed autonoma da Mosca impostato dai segretari dei partiti comunisti di Italia, Francia e Spagna, Berlinguer, Marchais e Carrillo; lo strappo con la linea del PCUS è definitivo, e sarà proprio il segretario italiano a rivendicare dinanzi al Soviet supremo l’autonomia propria e dei suoi colleghi occidentali.
Svariate tornate elettorali si vanno svolgendo nel ’77 in tutta Europa: in Francia le elezioni amministrative fanno registrare un’avanzata delle sinistre, che ha come effetto la formazione di un governo di coalizione, a guida del primo ministro Barre, che comprende gollisti, repubblicani indipendenti, centristi e radicali di centro; a Parigi, intanto, dove dopo un secolo viene reintrodotta la figura di sindaco, le elezioni per la carica di primo cittadino vedono la vittoria dell’ex primo ministro Chirac, leader dei gollisti. Elezioni anche in Spagna, le prime dalla caduta della dittatura, una volta sciolto il partito unico franchista e legalizzato quello comunista; le urne decretano la vittoria dell’Unione del Centro Democratico, il cui leader Adolfo Suárez diviene primo ministro. In Portogallo, successivamente alle dimissioni del primo ministro Soares, si apre un periodo di lunghissima crisi che verrà risolto appena l’anno successivo per il diretto intervento del presidente della repubblica Eanes tramite la formazione di un nuovo esecutivo guidato sempre da Soares. Nel Belgio, le elezioni anticipate fanno registrare un successo dei due maggiori partiti, quello cristiano sociale e quello socialista, che si uniscono in un governo presieduto dal cristiano sociale Leo Tindemans. In Olanda è invece il partito socialista di Joop Den Uyl a vincere le elezioni, il cui tentativo di formare un governo però fallisce dando l’avvio ad una crisi di sette mesi, alla fine della quale sarà il leader democristiano Van Agt a formare il nuovo governo. Nelle elezioni suppletive di Gran Bretagna si assiste alla perdita della maggioranza da parte dei laburisti, che peraltro rimangono al potere grazie ad un patto con i liberali che si impegnano a sostenere il governo Callaghan; nelle successive amministrative, però, la sconfitta dei laburisti sarà ancora più netta. In Svizzera battuta di arresto del movimento xenofobo: gli elettori respingono infatti tramite referendum un’ipotesi di allontanamento dal paese a carico di 250.000 lavoratori stranieri e la connessa proposta di limitazione delle naturalizzazioni. Nelle elezioni di Danimarca, così come in quelle in Norvegia, vittoria dei locali socialdemocratici. Si spegne a Cipro nell’agosto del ’77 l’arcivescovo Makarios, cui succede alla presidenza dell’Assemblea Nazionale il leader Kyprianou. In Turchia, dopo una campagna elettorale turbata da incidenti anche gravissimi (ad Istanbul terroristi neofascisti sparano sulla folla che assiste ad una manifestazione uccidendo 34 persone e ferendone più di 2000) il Partito Repubblicano Del Popolo di Bulent Ecevit conquista il 41% dei suffragi, ma il tentativo di dar vita ad un esecutivo di minoranza fallisce spianando la strada alla guida del governo del pur sconfitto ex premier Suleiman Demirel, che vara un governo di coalizione.
In Medio Oriente, l’anno si apre con dei gravi disordini che scoppiano in Egitto, dove al Cairo ed in altre città dimostranti protestano contro un indiscriminato aumento dei prezzi di svariati prodotti di prima necessità; la violenta repressione dei moti porta ad un bilancio finale di un’ottantina di morti ed oltre 3500 feriti. Successivamente, dopo alcuni mesi di polemiche feroci e tensione crescente alle frontiere, l’Egitto attacca militarmente la Libia bombardandone alcune basi militari; dopo tre giorni di combattimenti, l’esercito egiziano è costretto al ritiro. Nel novembre, a sorpresa, il presidente egiziano Sadat si reca in visita a Gerusalemme incontrandosi con il primo ministro israeliano Begin; nonostante però l’altissimo valore simbolico del gesto, la trattativa di pace fra i due paesi rimane sostanzialmente bloccata dalla questione dei territori occupati. In Libano viene assassinato il leader progressista Kamal Joumblatt.
In Asia, colpo di stato nel Pakistan, dove il generale Mohammad Zia-ul-Huq destituisce il primo ministro Bhutto e prende il potere sciogliendo il parlamento e decretando la legge marziale. In India, le elezioni segnano una sconfitta netta per il premier Indira Gandhi, che viene sostituita nella carica di primo ministro da Morarij Desai. In Cina, conclusosi il braccio di ferro fra la dirigenza del partito comunista e la cosiddetta “banda dei quattro” formata da Jiang Qing, vedova di Mao, Wang Hongwen, Zhang Chunqiao e Yao Wenyuan, l’XI congresso del Partito Comunista Cinese conferma nella carica di presidente del comitato centrale Hua Kuo-feng, riabilitando al tempo stesso Teng Hsiao-Ping.
In Africa, un nuovo paese si rende indipendente: è il piccolo ex possedimento francese del Territorio degli Afar e degli Issa, che diviene la Repubblica di Gibuti. Il presidente somalo Siad Barre ed il colonnello etiope Menghistu, capo del consiglio militare che detiene il potere, si recano entrambi a Mosca, alla ricerca di aiuti economici e militari. Lo Zaire annuncia l’invasione della regione dello Shaba (ex Katanga) da parte di truppe mercenarie provenienti dall’Angola, ed il presidente Mobutu rompe le relazioni diplomatiche con Cuba, accusandola di appoggiare con uomini e mezzi tale invasione. Continua in Rhodesia la guerriglia di movimenti indipendentisti, mentre nella Repubblica Sudafricana le elezioni cui partecipa la sola minoranza bianca fanno registrare la vittoria del premier nazionalista Vorster. Nel continente americano il presidente statunitense Jimmy Carter denuncia le violazioni dei diritti dell’uomo che avvengono In Unione Sovietica, mentre in Argentina, Brasile e Cile si fa sempre più ferreo il controllo antidemocratico delle istituzioni che controllano tali paesi.

IN ITALIA
In Italia, l’annus horribilis 1977 si apre a gennaio con il processo di Catanzaro a carico dei neofascisti Freda e Ventura, imputati per la strage della Banca dell’Agricoltura di Piazza Fontana, a Milano, dove una bomba posta all’interno dei locali nel pomeriggio del 12 dicembre 1969 aveva provocato con il proprio scoppio la morte di 16 persone ed il ferimento anche grave di altre 88, attentato che aveva dato la stura al periodo dei cosiddetti “anni di piombo”. Sempre a gennaio viene inoltre concesso il rinvio a giudizio, da parte della commissione parlamentare inquirente, degli ex ministri della difesa Luigi Gui e Mario Tanassi, con l’accusa di corruzione legata allo scandalo della scoperta delle tangenti pagate dall’industria aeronautica Lockheed a personalità di spicco della politica italiana; successivamente, a marzo, il parlamento concederà l’autorizzazione a procedere nei confronti dei due imputati. Nel mese di febbraio esplode rabbiosa la protesta delle frange più estremiste del Movimento Studentesco, a margine della protesta contro la riforma scolastica voluta dal ministro Malfatti: il 1 febbraio, all’Università di Roma, gli Autonomi “cacciano” dalla sede universitaria il segretario della CGIL Luciano Lama che stava per tenere un comizio e si abbandonano a scontri e violenze. Il mese seguente, durante un’altra manifestazione, viene ucciso a Bologna lo studente Francesco Lorusso, e nel corso degli scontri che si succedono in città le forze dell’ordine fanno irruzione nella radio locale “Radio Alice”, ponendo violentemente fine alle trasmissioni, primo ed unico caso nella storia della Repubblica di una testata d’informazione soppressa manu militari; a maggio, mentre si tiene un corteo radicale, avvengono degli scontri violenti nei quali perde la vita la giovane Giorgiana Masi. L’ultimo sussulto della violenza extraparlamentare accade ancora a Bologna, quando nel settembre si tiene un convegno sulla repressione cui partecipano 25.000 studenti di tutto il paese, convegno durante il quale l’ala autonomista del Movimento monopolizza di fatto il dibattito escludendone le altre componenti; sarà di fatto la fine del Movimento stesso, spaccato fra coloro che intendono proseguire la lotta con metodi anche violenti e coloro (la maggioranza) che invece tale logica rifiutano categoricamente. Intanto altre morti ed altri attentati insanguinano l’Italia: vengono ammazzati da commandos terroristici Fulvio Croce, presidente degli avvocati di Torino, e Carlo Casalegno, direttore del quotidiano “La Stampa”, e fra le vittime di ferimenti anche gravi alla gambe (“gambizzazioni”) compare anche uno dei decani dei giornalisti italiani, il direttore del “Giornale” Indro Montanelli, colpito il 2 giugno. Anche la cronaca nera registra fatti tragici ed inquietanti: fa la propria comparsa nel ’77 il gruppo xenofobo-razzista “Ludwig”, che poi si scoprirà composto da due ragazzi della Verona bene, Wolfang Abel e Marco Furlan; compie le proprie gesta il cosiddetto “rapinatore gentile”, Horst Fantazzini, famoso perchè colto amatore delle opere di Brecht e per rapinare le banche utilizzando sempre armi giocattolo; la banda di Renato Vallanzasca inizia l’anno uccidendo il 6 febbraio i componenti di un posto di blocco. Ma l’episodio sicuramente più inquietante della cronaca nera del ’77 è la fuga in circostanze mai del tutto chiarite nel dettaglio dell’ex gerarca nazista Herbert Kappler, uno dei responsabili dell’eccidio delle Fosse Ardeatine avvenuto a Roma durante l’occupazione tedesca successiva all’8 settembre ’43; Kappler, che sta scontando l’ergastolo all’Ospedale Militare del Celio a Roma, scompare dalla propria stanza il 15 agosto, aiutato dalla moglie e con la probabile connivenza di altri complici (si ipotizza l’aiuto dell’eversione neofascita italiana, se non addirittura della misteriosa “ODESSA”, organizzazione di aiuto agli ex gerarchi nazisti), e si rifugia nella casa della consorte in Bassa Sassonia, da cui non può essere estradato in Italia causa la vigente legislazione tedesca. L’anno si conclude con un’imponente manifestazione operaia che si tiene a Roma, dove 200.000 metalmeccanici sfilano per chiedere un radicale mutamento dello scenario politico-economico italiano, a seguito della quale, nei giorni successivi, il PCI precisa per bocca del proprio segretario Berlinguer la propria richiesta di entrare nella compagine governativa in un quadro politico basato su una “non sfiducia” all’esecutivo.

LETTERATURA, CINEMA, MUSICA
Fra i testi più importanti e di maggior impatto pubblicati nel 1977, il posto d’onore spetta ad “Avere o essere”, dello psicanalista Erich Fromm; rifacendosi non solo alle teorie freudiane ma anche alla visione marxista, Fromm affronta le problematiche inerenti il rapporto tra l’individuo e la società, intessendo un ragionamento sottile ed affascinante e contrapponendo la modalità esistenziale dell’avere, ovvero della spinta alla sopravvivenza ed all’autoaffermazione, dominante nella società consumistica contemporanea, a quella dell’essere, intesa come bisogno superiore di socialità ed interazione dell’individuo in ambito collettivo volta alla liberazione delle migliori qualità dell’uomo ed all’instaurarsi di un nuovo umanesimo.
In Francia il filosofo André Glucksmann, su altro versante rispetto a Fromm, continua nella propria opera di critica al marxismo nel nome del dissenso pubblicando “Les Maîtres Penseurs”, in cui accumuna le figure di Fichte, Hegel, Marx e Nietzsche in una comune appartenenza alla filosofia del dominio e dello stato autoritario.
Sempre in Francia, esce “La barbarie à visage humaine”, di Bernard-Henry Levy, dove sono riassunte le tesi dei cosiddetti “noveaux philosophes” contro socialismo e marxismo.
In Italia si pubblicano fra gli altri “Candido, ovvero un sogno fatto in Sicilia” di Leonardo Sciascia e “La miglior vita” di Fulvio Tomizza. Un best seller italiano dell’anno è “Così parlò Bellavista”, di Luciano De Crescenzo.
I film italiani più importanti dell’anno sono “Al di là del bene e del male” di Liliana Cavani, “Un borghese piccolo piccolo” di Mario Monicelli (con uno strepitoso Alberto Sordi), “Una giornata particolare” di Ettore Scola (con due struggenti interpretazioni di Sofia Loren e Marcello Mastroianni), “Padre padrone” dei fratelli Taviani. La cinematografia non italiana ci regala invece “Quell’oscuro oggetto del desiderio” di Luis Buñuel ed “Io e Annie” di Woody Allen. Il premio Oscar per il miglior film è vinto da “Rocky”, interpretato da Sylvester Stallone e diretto da John G. Avildsen, che vince anche la stuetta come miglior regista; l’Oscar come miglior attore è vinto da Peter Finch, quello per la migliore attrice da Faye Dunaway (ambedue interpreti di “Quinto Potere” di Sydney Lumet).
In ambito musicale il 1977 vede la scomparsa di un vero e proprio mito della musica rock: il 16 agosto 1977 muore infatti improvvisamente nella propria fastosa residenza chiamata “Graceland”, a Memphis, Elvis Presley, il leggendario re del rock, stroncato da anni di stravizi alimentari e coktail micidiali di medicinali. Dopo un periodo di appannamento durante gli anni sessanta, Elvis era ritornato prepotentemente alla ribalta nel ‘68 con uno strepitoso special televisivo, inanellando poi nei ’70 una serie di clamorosi successi quali lo show “Aloha From Hawaii” (seguito via satellite alla TV da un pubblico stimato in un miliardo di spettatori di quaranta diversi paesi), l’LP “Elvis Country”, i singoli “The Wonder of You”, “There Goes My Everything”, “Burning Love” e numerosi altri. La sua scomparsa getta nello sconforto i suoi numerosissimi fans, al punto che immediatamente dopo gli imponenti funerali e l’incessante pellegrinaggio alla sua dimora, comincia ben presto a spargersi la leggenda urbana che vuole che Elvis sia in verità ancora vivo, e si aggiri in incognito avendo definitivamente rinunciato alla propria vita da star del rock dalla quale si sentiva imprigionato. Un’altra morte eccellente in abito musicale turba purtroppo il 1977: un mese dopo Elvis Presley viene infatti a mancare all’affetto mai sopito dei propri ammiratori la grandissima soprano Maria Callas, altra sfavillante icona della musica mondiale. Questi due terribili decessi arrivano quasi ad oscurare altre due morti eccellenti nell’ambito dello spettacolo, quella del cantante americano Bing Crosby (voce indimenticabile del disco più venduto della storia, “White Christmas”) e quella del celeberrimo attore e regista Charlie Chaplin, che si spengono rispettivamente il 14 aprile ed il 25 dicembre. Per ciò che concerne l’Italia, nel 1977 il festival di Sanremo (presentato dalla coppia Mike Bongiorno e Maria Giovanna Elmi) è vinto dagli “Homo Sapiens” con la canzone “Bella da morire”; secondi i “Collage” con “Tu mi rubi l’anima” e terzi i “Santo California” con “Monica”. I dieci dischi più venduti in Italia sono: “Amarsi un po'” (Lucio Battisti), “Ti amo” (Umberto Tozzi), “Solo tu” (Matia Bazar), “Honky Tonk Train Blues” (Keith Emerson), “I feel love” (Donna Summer), “Rockollection” (Laurent Voulzy), “Solo” (Claudio Baglioni), “Don't let me be misunderstood” (Santa Esmeralda & Leory Gomez), “L'Angelo azzurro” (Umberto Balsamo), “Gonna Fly Now” (Maynard Ferguson).

SPETTACOLO, TELEVISIONE
Il 20 gennaio 1977 Paolo Grassi subentra a Beniamino Finocchiaro alla presidenza della RAI; la direzione generale viene affidata alcuni giorni dopo a Giuseppe Glisenti (che succede a Michele Principe), il quale in luglio verrà sostituito nell’incarico da Pierantonino Bertè. La data clou dell’anno è indubbiamente quel martedì 1° febbraio nel quale l’ente televisivo di stato inizia ufficialmente, dopo un periodo di sperimentazioni, le proprie trasmissioni a colori. I programmi più importanti dell’annata televisiva sono la messa in onda su RaiDue di una serie di spettacoli di e con Dario Fo (che celebra così dopo anni di esilio il proprio rientro in RAI), della serie di telefilm americani “Happy Days” (dallo strepitoso successo), del programma “Non Stop” (in cui fanno il loro esordio i gruppi La Smorfia e I Giancattivi, Enrico Beruschi, il duo Zuzzurro e Gaspare, Carlo Verdone), la trasmissione di Enzo Tortora “Portobello” (famosa per il detto poi entrato nel parlare comune “Big Ben ha detto stop!”, e composta di una sorta di mercatino televisivo che a propria volta, con le sue varie rubriche, figlierà nel corso degli anni a venire ulteriori trasmissioni come “Chi l’ha visto?” o “Stranamore”), il “Viaggio in seconda classe” di e con Nanny Loy, i telefilm della serie “Furia. Vanno in onda tra gli altri gli sceneggiati “Le uova fatali”, “Sacco e Vanzetti”, “Un anno di scuola”, “Il fauno di marmo”, ma tra tutti la palma del migliore e del più spettacolare spetta indubbiamente al capolavoro di Franco Zeffirelli “Gesù di Nazareth”, sceneggiato dallo stesso Zeffirelli assieme allo scrittore inglese Anthony Burgess (”Arancia Meccanica”) ed alla scrittrice Suso Cecchi D’Amico, comprendente un cast eccezionale di attori tra i quali il protagonista Robert Powell e, in ruoli svariati, Olivia Hussey, Valentina Cortese, Michael York, Anne Bancroft, James Mason, Claudia Cardinale, Laurence Olivier. La Lotteria di Capodanno viene quest’anno abbinata al quiz “Secondo voi”, condotto da Pippo Baudo. Da segnalare anche il fatto che nel 1977 la televisione italiana comincia ad avvalersi anch’essa del sistema di comunicazione via satellite che fa capo al nuovissimo satellite geostazionario Sirio, lanciato dalla base americana di Cape Canaveral ma interamente costruito nel nostro paese.

SPORT
Il campionato di calcio 1976-’77 è vinto dalla Juventus allenata da Giovanni Trapattoni, che strappa lo scudetto dalle maglie dell’altra squadra torinese, il Torino, superato di un solo punto dopo una serie emozionante di altalenanti sorpassi; la Juventus si aggiudica inoltre anche la Coppa Uefa, superando nella doppia finale gli spagnoli dell’Athletic di Bilbao. La Coppa Italia è vinta invece dal Milan, che batte 2-0 l’Inter in finale. La Coppa dei Campioni (la cui finale si disputa allo Stadio Olimpico di Roma) è vinta dagli inglesi del Liverpool, che superano per 3-1 i tedeschi del Borussia; la Coppa delle Coppe vede la vittoria per 2-0 dei tedeschi dell’Amburgo sui belgi dell’Anderlecht. La Coppa Intercontinentale si gioca fra il club argentino del Boca Juniors e la squadra tedesca del Borussia, subentrato al Liverpool che aveva rinunciato alla trasferta in Argentina; gli incontri si disputano a cinque mesi di distanza l’uno dall’altro causa gli impegni delle due formazioni, e vedono la vittoria del Boca Juniors (2-2 a Buenos Aires e 3-0 a Karlsruhe), che entra così per la prima volta nell’albo d’oro della competizione. Da segnalare purtroppo, per il mondo del calcio, anche l’assurda, tragica vicenda del calciatore della Lazio Luciano Re Cecconi, che la sera del 18 gennaio entra assieme a due amici nella gioielleria dell’amico di uno di questi, e per fare uno scherzo esclama “Questa è una rapina!”; purtroppo, però, il gioielliere, in passato già vittima di furti, non riconosce di primo acchito i tre, ed estratta una pistola apre il fuoco colpendo al petto Re Cecconi che stramazza al suolo, morto sul colpo.
Il titolo italiano di pallacanestro è vinto dalla Mobilgirgi di Varese, quello di pallavolo dalla Federlazio Roma, quello di pallanuoto dalla Canottieri Napoli, quello di pallamano dalla Duina di Trieste, quello di rugby dal Petrarca Padova.
Nel ciclismo, il Giro d’Italia è vinto dal belga Michel Pollentier, mentre il Tour de France vede l’affermazione del francese Bernard Thévenet; il Campionato del Mondo è vinto dall’italiano Francesco Moser, la Milano-Sanremo dall’olandese Jan Raas.
La Coppa Davis di tennis è vinta dall’Australia, che batte i campioni uscenti dell’Italia col punteggio finale di 3-1; a Wimbledon si impone per il secondo anno consecutivo lo svedese Bjorn Borg.
Il mondiale di Formula 1 vede la seconda vittoria di Niki Lauda su Ferrari; il titolo mondiale di motociclismo nella classe 500 è preda dell’inglese Bary Sheene, su Suzuki.

MODA E DESIGN
La moda estiva 1977 registra anche in Italia l’affermarsi, a seguito del clima generale di libertarismo, del monokini, che si impone a partire dalle spiagge della Versilia e della Riviera Ligure fra proteste e denunce per oltraggio al pudore. La moda è improntata al casual, ed è influenzata sia dal clima politico che dall’impegno ideologico dei giovani, che adottano un abbigliamento differenziato a seconda del proprio orientamennto: i capi più gettonati sono parka, eskimo, kefja, scarpe Clarks, giacche in velluto a coste. Va per la maggiore il borsello da uomo, o in alternativa la tracolla di maglia. La donna veste gonnellone a fiori, jeans, sciarpe, sandali o stivali, maglioni all’andina, poco o niente trucco.
Tra gli oggetti di arredamento tipici del ’77, da ricordare la libreria pieghevole “Nuvola Rossa” e la lampada da tavolo “Atollo”, ambedue realizzate da Vico Magistretti.
Si diffonde inoltre fra gli artisti italiani quel modo di riproporre le estetiche del passato per mezzo di un linguaggio neo-espressionista che qualche tempo dopo il critico Achille Bonito Oliva etichetterà coe “Transavanguardia”, i cui esponenti più importanti sono Mimmo Paladino, Francesco Clemente, Sandro Chia, Nicola De Maria.

VARIE
L’inflazione annua in Italia raggiunge uno dei suoi massimi storici, attestandosi attorno al 18%. Il valore di un grammo d’oro è di circa 6.000 lire, uno stipendio medio si aggira attorno alle 170.000 lire mensili ed 1 euro di oggi corrisponde a circa 360 lire del 1977. Il pane e la pasta costano sulle 500 lire al chilo, il latte 300, il riso 450, la carne 5.000. Un biglietto del tram costa circa 100 lire, la benzina circa 350 lire al litro.
La popolazione italiana conta circa 55.800.000 di anime.




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E' morto Giorgio Ferrini del Torino
(da "La Stampa" del 9 novembre 1976)
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I funerali di Giorgio Ferrini
(da "La Stampa" del 10 novembre 1976)
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I funerali di Giorgio Ferrini
(da "La Stampa" dell'11 novembre 1976)



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Tommaso Maestrelli morto ieri a Roma
(da "La Stampa" del 3 dicembre 1976)
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L'Italia vince la Coppa Davis di tennis
(da "La Stampa" del 20 dicembre 1976)
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(da "La Stampa" del 29 dicembre 1976)



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Re Cecconi ucciso a Roma da un gioielliere
(da "La Stampa" del 19 gennaio 1977)
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Profilo di Luciano Re Cecconi
(da "La Stampa" del 19 gennaio 1977)
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L'uccisione di Luciano Re Cecconi
(da "La Stampa" del 20 gennaio 1977)



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L'uccisione di Luciano Re Cecconi
(da "La Stampa" del 20 gennaio 1977)
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I funerali di Re Cecconi
(da "La Stampa" del 21 gennaio 1977)
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Sequestrato Carlo Colombo,
fratello del vicepresidente del Milan
(da "La Stampa" del 15 febbraio 1977)



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Rapito il fratello di Felice Colombo
(da "La Stampa" del 16 febbraio 1977)
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(da "La Stampa" del 21 febbraio 1977)



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Roma, 15 febbraio 1977: l'arresto di Renato Vallanzasca



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Liberato Carlo Colombo dietro un riscatto
(da "La Stampa" del 21 marzo 1977)
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Una bomba allo stadio Bentegodi
per Verona vs Juventus
(da "La Stampa" del 21 marzo 1977)
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(da "La Stampa" del 22 marzo 1977)