E' il padre di Ezio Santagostino.
Ha giocato anche con la Juventus Italia (A), la Catanzarese (C), l'Atalanta (B), il Nice (B), l'U.S. Tolentino (*).
Fu il giocatore che segnò il primo gol in assoluto nello Stadio di San Siro in occasione dell'incontro inaugurale contro l'Internazionale (19.9.1926, Milan-Inter 3-6), nonché vice di Lajos Czeiler in prima squadra (.) e vincitore del Torneo Giovanile di Viareggio come allenatore della rappresentativa rossonera.
"Nasce a Milano il 18 marzo del 1901 e di professione fa il goleador. Malgrado in 11 campionati di massima serie (dal 1921-22 al 1931-32) disputi 236 incontri e metta a segno la bellezza di 107 reti, Santagostino non ha mai, in carriera, la soddisfazione di vestire la maglia della nazionale azzurra. E' un cannoniere implacabile, capace di andare in gol da qualsiasi posizione, contro qualsiasi avversario, su qualsiasi campo ed in qualsiasi situazione. Veloce, scattante, in possesso di un dribbling ubriacante, va a bersaglio con una facilità talvolta disarmante...per i diretti avversari ovviamente." (Da "1899-1999. Un secolo rossonero" di Carlo Fontanelli, Geo Edizioni 2000)
"Un'istituzione del Milan. Già calciatore per oltre un decennio, a cavallo tra gli anni venti e trenta, ed allenatore della prima squadra durante il periodo bellico, è il vice di Czeizler con il compito di curare i rincalzi e le giovani leve. Nel 1949 ha vinto il primo torneo di Viareggio lanciando giovani di sicuro avvenire. Muore purtroppo prematuramente nel 1955 senza riuscire a cogliere quelle soddisfazioni che per la sua dedizione avrebbe sicuramente meritato." (Luigi La Rocca, Milano, 2001)
Foto Archivio Luigi La Rocca |
Foto Archivio Luigi La Rocca |
Figurina anni '30 Mera & Longhi Varese |
Milan vs Spal 3-1, stagione 1924-25
(da "Il Calcio", collezione di Tonino Sabaudo) |
Mini-scheda di Santagostino, 1925-26
(Archivio Magliarossonera.it) |
(dalla "Gazzetta dello Sport" del 7 dicembre 1929) |
Santagostino ha lasciato il Milan (dal "Corriere della Sera" del 24 dicembre 1931) |
Giuseppe Santagostino, allenatore-giocatore dell'U.S. Tolentino (2^ Divisione Marche), stagione 1934-35 (5 presenze, 2 gol)
In questa schierata, Santagostino è il quinto da sinistra
(by Emanuele Porfiri) |
In calciolandia. Pin Santagostino
(dalla "Gazzetta dello Sport" del 25 agosto 1946) |
dal sito www.milanhistory.blogspot.com
"PIN" SANTAGOSTINO, STELLA NEL DESERTO
BOMBER CONCRETO E GUIZZANTE, SANTAGOSTINO FU IL FUORICLASSE PIU' COMPLETO DEL MILAN ANNI VENTI. DEBUTTO' CON 5 GOL IN 10 GARE NEL 1922, POI SEGNO' 11 E 16 RETI NEI DUE ANNI SUCCESSIVI. SEGUI' UN PERIODO DI FLESSIONE, NEL QUALE SEGNO' COMUNQUE 27 RETI PESANTI, PRIMA DEL RITORNO A MEDIE ALTISSIME: 24 CENTRI NEL '29, 11 NELLE DUE STAGIONI SEGUENTI, PRIMA DELL'ADDIO AL MILAN E DELLE ESPERIENZE A CATANZARO, NIZZA E BERGAMO.
GIUSEPPE SANTAGOSTINO, detto Pin, è la stella del Milan in questi difficili anni '20. Attaccante veloce e concreto, dal forte senso del gol, Santagostino è cannoniere che colpisce d'istinto più che di mirabilia, pur senza mancare di un buon piede. Veste la maglia rossonera per ben 11 stagioni, realizzando 105 reti in 235 partite: primi anni col botto, poi una lieve flessione anche a causa di alcuni infortuni e poi il gran ritorno a medie importanti. Nato a Milano nel 1901, Santagostino cresce nelle giovanili rossonere e diventa presto un tifosissimo della squadra.
Nel 1921/22, a vent'anni, esordisce con la prima squadra e subito stupisce l'ambiente per l'ottimo rendimento che lo porta a realizzare 5 gol in appena 10 partite. Numeri che lo portano a imporsi come titolare, e difatto Pin l'anno dopo va a bersaglio 11 volte in 21 apparizioni. Non è un Milan brillantissimo, però Santagostno con le sue prodezze sa scaldare i cuori dei tifosi. Soprattutto, si prende la squadra sulle spalle e accetta di lottare per tenere alto il gonfalone rossonero. Nel 1924 chiude la stagione con un bottino ricchissimo: 16 gol in 21 match. Tuttavia arriva un periodo di flessione, anche a causa di infortuni fastidiosi che ne limitano l'ascesa: solo 4 gol nel '25, 6 l'anno dopo; sono però reti pesanti, dilazionati nel tempo ma importanti nel finale conteggio punti. Non arivano le triplette e le doppiette degli anni migliori, ma Pin sa sempre dare un contributo importante al club. La vena realizzativa sembra pian piano riacutizzarsi: 9 gol nel '27 e 8 l'anno dopo sono il giusto viatico che riporta Santagostino nell'olimpo dei bomber. Con la maglia rossonera addosso, nel 1927/28 Santagostino realizza 24 gol in 32 partite, e il suo nome torna a far scalpore nel mondo calcistico: venerato dai tifosi, sicurezza per i compagni, Pin rifiuta di cambiare maglia e continua a cercare la gloria con il Milan. Così la società rossonera, pur in un alone di mediocrità, può coccolarsi un fiore all'occhiello di gran stile e valore.
L'anno dopo arrivano altre undici reti, infilate con crudo cinismo alle spalle dei portieri. Potente, scattante, sempre pronto a colpire con un guizzo dei suoi, Santagostino è il più completo giocatore che veste la maglia del diavolo negli anni '20. La sua ultima grande stagione è la 1930/31: ancora 11 gol sbattuti in porta. Trentenne (età avanzata per l'epoca) resta rossonero anche l'anno dopo, ma più che altro come senatore-chioccia. gioca infatti solo 3 partite, peraltro segnando il suo ultimo gol. Per non perdere il vizio insomma. Ormai logoro per palcoscenici così importanti, Santagostino sfida con coraggio la sua voglia di gol e di avventura: prima accetta il contratto del Catanzaro (!) in C1, poi nella stagione seguente si addentra addirittura nell'avventura estera: passa infatti al Nizza, nel campionato francese. Squadra che, forse non a caso, ha la maglia a strisce rossonere. Santagostino torna nuovamente in Italia nel 1934, per chiudere col calcio con la maglia dell'Atalanta. In seguito sarà allenatore e osservatore per il suo vecchio indimenticato Milan. (Pubblicato da RG METAL '88) |
San Siro, 30 settembre 1951, Campionato Riserve: Milan vs Como 5-1.
In piedi, da sinistra: Santagostino (allenatore in seconda), Frignani, un accompagnatore, Vicariotto, Secchi, Soldat, Scaccabarozzi, Bardelli, Pistorello. Accosciati, da sinistra: Verola (magazziniere), D. Magnani (massaggiatore), Radaelli, Scroccaro, Zagatti, Bordoni
(per gentile concessione di Livio Bordoni) |
Giuseppe Santagostino, allenatore 1950-51 |
(dalla "Gazzetta dello Sport" del 9 gennaio 1953) |
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(da "Il Calcio Illustrato", 1954-55) |
La morte di Santagostino (dalla "Gazzetta dello Sport" del 2 aprile 1955) |
E' morto Santagostino (dal "Corriere della Sera" del 2 aprile 1955) |
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