(Archivio Magliarossonera.it)
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Gilberto NOLETTI |
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Nato il 09.05.1941 a Cusano Milanino (MI), † il 28.04.2024 a Forlì
Difensore (D), m 1.77, kg 72
Stagioni al Milan: 11, dal 1958-59 al 1960-61, dal 1962-63 (da giugno 1963) al 1968-69 (da novembre 1968 al Lecco) e 1969-70 (di cui 7 con partite ufficiali, dal 1959-60 al 1960-61 e dal 1962-63 al 1966-67)
Soprannome: “Jimmy”
Cresciuto nel Milan
Esordio nel Milan in gare ufficiali e in Campionato (Serie A) il 29.05.1960: Milan vs Spal 3-1
Ultima partita giocata con il Milan il 16.04.1967: Milan vs Spal 2-0 (Campionato)
Totale presenze in gare ufficiali: 84
Reti segnate: 2
Palmares rossonero: 2 Tornei Giovanili di Viareggio (1958-59, 1959-60), 1 Campionato "Cadetti" (1958-59), 1 Coppa Italia (1966-67), 1 Campionato "De Martino" (1966-67)
Palmares personale: 1 Coppa delle Alpi (1962-63, Juventus)
Esordio in Nazionale Giovanile il 12.10.1959: Libano vs Italia 0-2
Totale presenze in Nazionale Giovanile: 15
Reti segnate in Nazionale Giovanile: 0
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È stato proprietà del Milan per 14 anni, dal 1956 al 1970. Venne ceduto al Sorrento nel 1969-70 in via definitiva.
Ha giocato anche con la Lazio (B), la Juventus (A), la Sampdoria (A), il Lecco (B), il Sorrento (C, B), la Casertana (C), il Grosseto (C), il Castor Montreal (A).
"La coppia di terzini Pelagalli-Noletti rimane come una specie di tormentone nella memoria milanista, anche se non gioca molte partite. Compaesano di Trapattoni, questo difensore dal lungo collo e dallo sguardo saggio cresce in rossonero e vanta, a mò di apprendistato, un anno alla Lazio e uno alla Juventus. Torna al Diavolo nel '63 e se ne va (destinazione Sampdoria) nel '67: sfiora tutti i trionfi del Milan anni '60 senza aggiudicarsene neppure uno. Sfortunato." (Dal "Dizionario del Calcio Italiano", Baldini & Castoldi Editori, 2000)
"Nel Milan Noletti compromise la sua carriera, in quanto infortunatosi gravemente al tendine d'achille, senza contare menisco con interessamento ai legamenti, che all'epoca voleva dire essere spacciato. Era del resto dal '64 titolare e nel giro della Nazionale e nella stagione 1966-67 ebbe quel grave infortunio al tendine (mal curato). Stette fermo due anni e, innamorato del calcio, continuò zoppicando in serie B e C." (Informazioni ricevute dalla famiglia Noletti con mail del 25 febbraio 2010 a Magliarossonera.it)
Dal sito www.gazzetta.it
27 maggio 2001 - a cura di Marco Pastonesi
NOLETTI E QUEL GOL DI TESTA ALL' OLIMPICO «RIVERA INVENTÒ E IO SPIAZZAI CUDICINI»
Noletti e quel gol di testa all' Olimpico «Rivera inventò e io spiazzai Cudicini» Oratorio di Cusano Milanino: nato attaccante, giocavo con quelli più grandi di me, una medaglia per tutti i gol segnati. Dilettanti di Cusano Milanino: piansi quando mi spostarono a mediano e poi a terzino, anche se fluidificante. Pensavo che in difesa giocassero i brocchi. Volevo smettere. Fu la mia fortuna. Milan: era come un grande collegio, volevano dare non solo giocatori, ma uomini. Giovanni Trapattoni e io, comprati per 500 mila lire.
Io avevo 15 anni, magro come un chiodo, non morivo dalla voglia di allenarmi, mi piaceva la musica, m' incuriosiva il mondo e speravo di viaggiare. Intanto andavo avanti e indietro, sul tram che partiva da Carate Brianza, passava per Cusano Milanino, si scendeva a Milano in piazzale Maciachini, altro tram fino all' Arena. Con il borsone, le mamme ci lavavano la roba, la lavatrice era un lusso. Olimpiade ' 60, a Roma: Nereo Rocco ci aspettava a Grottaferrata, io arrivai con i bonghi e la chitarra in mano, Gerry Mulligan e Duke Ellington in testa, invece Bruno Mora si portò i dischi di rock. E Rocco: «Bruti musi de mona». Il calcio: meno corsa, più tecnica, meno gambe, più piedi buoni. Ci dicevano: si gioca con i piedi, ma bisogna usare il cervello. Il nostro cervello era Gianni Rivera e tutto era organizzato su di lui: allenamenti e partite. Lui doveva far muovere la squadra, la squadra doveva seguire il suo estro. Quel giorno, all' Olimpico: punizione inventata da Rivera, io di testa spiazzo Cudicini. Poi gol di Francesconi per la Roma e «Ciapina» Ferrario per noi. La squadra: Barluzzi, portiere, schizofrenico e perfezionista, doti non eccelse, grande reattività; Pelagalli, uomo di quantità e fatica; Benitez, completo, cattiveria e tecnica; Maldini, bellissimo da vedere, ma qualche volta si sopravvalutava; Trap, unico, ancora adesso, riesce a rendere ancora credibile tutto l' ambiente; Mora, immenso, mai più uno come lui; Ferrario, genio e sregolatezza; Amarildo, un fenomeno; e Lodetti, umiltà e valori. Eravamo la squadra più brasiliana d' Italia. Il lunedì: a cena, insieme, chi c' era c' era, come una famiglia. Assassino, Colline pistoiesi, Calafuria. Anche con quelli dell' Inter. Ostriche, ovoli e tartufi. Risotto di seppie, grigliata di pesce, i vini giusti. «Tu usi il calcio come hobby», mi diceva Niels Liedholm. Lo ripetè molti anni dopo quando vide giocare mio figlio. Aveva ragione Liedholm, maestro in tutto. Quello che la natura mi aveva regalato, io me lo tenevo allenandomi, ma poco. E mi spiace, oggi, non avergli dato retta. |
(per gentile concessione famiglia Noletti) |
I Ragazzi del Milan Campioni d'Italia 1957-58.
In piedi, da sinistra: Barazzetti, Noletti, Pelagalli, Salvadore, Ferrario, Landri, Testa. Accosciati: Balestra, Barzaghi, Trapattoni, Trebbi
(per gentile concessione di Roberto Noletti) |
Gilberto Noletti in una formazione della Juventus (per gentile concessione famiglia Noletti) |
Una formazione delle Giovanili rossonere 1959-60 (per gentile concessione di Renato Orsingher) |
Alcuni giocatori del Milan "De Martino" 1959-60: Ferrario, Noletti, Trebbi e Fogar (by Marzio Magnani) |
11 marzo 1960, Italia vs Svizzera 4-1 (Rappresentative Olimpiche): Noletti, Rivera e Bulgarelli escono dal campo a fine partita (per gentile concessione di Roberto Noletti, figlio di Gilberto) |
Con la Nazionale Olimpica, Roma 1960 (per gentile concessione famiglia Noletti) |
Con la Nazionale Olimpica, Roma 1960 (per gentile concessione famiglia Noletti) |
Stagione 1962-63, Gilberto Noletti e Gianni Rivera
(per gentile concessione di Roberto Noletti) |
(per gentile concessione famiglia Noletti) |
(per gentile concessione famiglia Noletti) |
(da "MilanInter" del 9 marzo 1964) |
19 agosto 1964, amichevole Lecco vs Milan 1-1 (per gentile concessione famiglia Noletti) |
27 agosto 1964, amichevole Milan vs Bologna 2-3 (Foto Celso Battaia) |
Giugno 1965, New York, prima dell'amichevole Santos vs Milan dell'11 giugno 1965:
Trapattoni, Amarildo, Noletti ed un dirigente del Milan, il commendator Bruno Dragoni
(per gentile concessione Fam. Noletti) |
Giugno 1965, Gilberto Noletti e Nils Liedholm al ritorno dalla tournée in Messico
(per gentile concessione di Roberto Noletti,
figlio di Gilberto) |
Stagione 1965-66, Nils Liedholm e Giovanni Cattozzo in panchina |
Gilberto Noletti, 1965-66 |
(da "MilanInter", by Luigi La Rocca) |
(da "MilanInter", by Luigi La Rocca) |
(da "Il Giorno", 1966-67) |
Gilberto Noletti, stagione 1966-67 (per gentile concessione di Riccardo Gaggero) |
Gilberto Noletti su "MilanInter" di marzo 1967 (by Luigi La Rocca) |
Stagione 1966-67. Da sinistra: Mantovani, Noletti, Amarildo, Anquilletti, Fortunato (per gentile concessione Fam. Anquilletti) |
(Archivio Magliarossonera.it) |
Il matrimonio di Gilberto Noletti
(per gentile concessione di Roberto Noletti, figlio di Gilberto) |
La nascita di Roberto Noletti su "Forza Milan!"
(per gentile concessione di Roberto Noletti, figlio di Gilberto) |
Gilberto Noletti premiato ad una manifestazione. Alle sue spalle Gianni Rivera
(per gentile concessione Famiglia Noletti) |
"Un anno in bianconero per diventare rossonero! ...Gilberto Noletti" Tanti Auguri a Gilberto Noletti, nato a Cusano Milanino (MI) il 9 maggio 1941 e che, pertanto, festeggia quest'oggi 79 anni... Prodotto del vivaio rossonero, con cui si aggiudica due Tornei di Viareggio consecutivi nel 1959 e '60 (assieme a Trebbi, Pelagalli, Salvadore e Trapattoni ...), Noletti debutta in prima squadra a fine maggio '60 nel successo interno per 3-1 sulla Spal per poi essere ceduto per un biennio in prestito, dapprima alla Lazio tra i Cadetti e quindi alla Juventus (fatto abbastanza insolito...), proprio nelle stagioni in cui il Milan vince lo Scudetto e si laurea Campione d'Europa. Rientrato a far parte della rosa rossonera a far tempo dall'estate '63, Noletti ne indossa la maglia per quattro Campionati consecutivi, prima che un grave infortunio al tendine d'Achille subito nel gennaio '67 ne pregiudichi il resto della carriera ad alti livelli ... Difatti, dopo un anno di sosta forzata, Noletti si trasferisce al Lecco in B e quindi contribuisce al "miracolo" Sorrento che porta la formazione partenopea del "Comandante Lauro" alla conquista nel '71 di una impensabile Promozione in Serie B, per poi accasarsi alla Casertana e quindi concludere, nel 1976 a 35 anni, una Carriera da 271 presenze e 9 reti in sole gare di Campionato, con due ultime stagioni al Grosseto in Serie C.
(by Giovanni Manenti) |
Una formazione del Sorrento 1969-70 (Serie C, allenatore Paolo Todeschini) con Gilberto Noletti |
La scheda di Gilberto Noletti
(a cura di Fabrizio Schmid) |
Gilberto Noletti con il figlio Roberto nel giorno del suo compleanno, 9 maggio 2020 (by Roberto Noletti) |
26 settembre 2021, Roberto Noletti con suo padre Gilberto (da profilo facebook di Roberto Noletti) |
Dal sito www.lanazione.it
29 aprile 2024
E’ MORTO A 83 ANNI L’EX CALCIATORE NOLETTI. FU DIFENSORE DEL GROSSETO NEGLI ANNI SETTANTA
Nella sua casa di Forlì dove abitava è morto, ieri mattina, Gilberto Noletti, ex difensore del Grosseto degli anni Settanta: il prossimo 9 maggio avrebbe compiuto 83 anni. Noletti con un curriculum di primo piano alle spalle, giunse in Maremma nel campionato 1973-74 e vi rimase per tre stagioni, sempre in serie C, con 60 presenze. Appese le scarpette al chiodo diventò direttore sportivo del Grosseto con il presidente Mario Ferri. E nella stagione 73-74, come ricorda Guido Borsetti, presidente del Club Anno Zero, realizzò anche quatto gol tutti su rigore. Era il Grosseto di Brezzi, Marini, Ferioli, Marchetti, Ciacci, Carpenetti, Di Prete, Piccoli, Cappanera. Un po’ di storia. Noletti era creciuto calcisticamente nelle giovanili del Milan dove esordì nella stagione 59-60. Poi va alla Lazio in serie B, quindi alla Juventus per ritornare al Milan con cui, tra l’altro, partecipa, nel 1963 alla Coppa Intercontinentale persa dai rossoneri contro il Santos di Pelè. Poi iI grave infortunio con la rottura del tendine di Achille nel 1967. Viene ceduto alla Sampdoria, ma non scende mai in campo per problemi dovuti all’infortunio. Passa, poi, in serie B al Lecco, per poi approdare al Sorrento dove ottiene la promozione in serie B. Noletti, quindi, chiude la sua carriera prima nella Casertana e, poi, nel Grosseto. |
(da "Il Tirreno" del 29 aprile 2004, grazie a Luigi La Rocca) |
Nella giornata del 28 aprile 2024, è venuto a mancare a Forlì all'età di quasi 83 anni -essendo nato a Cusano Milanino (MI) il 9 maggio 1941- Gilberto “Jimmy” Noletti, terzino cresciuto nella Società rossonera che per 8 stagioni (dal 1958-59 al 1960-61 e dal 1962-63 al 1966-67) vestì la Maglia del Milan a fronte di 84 presenze e 2 reti nelle gare ufficiali, conquistando in Maglia Rossonera 2 Tornei giovanili di Viareggio (1958-59 e 1959-60), 1 Campionato “Cadetti” (1958-59), 1 Coppa Italia (1966-67), 1 Campionato “De Martino” (1966-67).
Giocò anche con la Lazio (B), la Juventus (A), la Sampdoria (A), il Lecco (B), il Sorrento -C e B-, la Casertana (C), il Grosseto (C) con cui chiuse la carriera agonistica nella stagione 1975-76.
Il Gruppo “Maglia Rossonera, Old Style Casciavìt” porge le più sentite condoglianze alla Sua Famiglia, in particolare al figlio Roberto. |
Da Luigi La Rocca
29 aprile 2024
QUANDO NOLETTI PERSE LA TESTA PER SCALA
Ieri 28 aprile ci ha lasciato GILBERTO "JIMMY" NOLETTI, un bravissimo giocatore che ha avuto nella Sfortuna (con la Esse maiuscola) il fattore determinante nella sua carriera. Già il fatto di chiamarsi quasi come Lodetti (suo compagno di squadra, n.d.r.) non lo agevolò. Sembrava "quasi" un refuso di stampa del buon "Gioanin Basleta"... Difensore, cresciuto nel Milan, venne ceduto, dopo una stagione in prestito alla Lazio, assieme al compagno di reparto Sandro Salvadore nello scambio che portò in Rossonero Bruno Mora e Giorgio Rossano. Questo viavai gli precluse, di fatto, di fregiarsi degli allori conquistati dal Milan nel 1962 (scudetto) e nel 1963 (Coppa Campioni)... La sfiga cominciava ad aleggiare sul suo percorso calcistico. Come per Bruno Mora, Jimmy fu vittima di un gravissimo infortunio (rottura del tendine) che ne pregiudicò la carriera ad alti livelli, in una partita, guarda a caso, con il Bologna.... Destino incrociato a quello di Mora, con drammi quasi identici.
Non si riprese più ad alti livelli. La sua sfortuna spalancò la porta a Mario Angelo Anquilletti "L'anguilla", un con cui faceva rima (Lodetti, Noletti ed Anquilletti restano sempre tra i miei prediletti).
Voglio ricordarlo, in questo triste momento, con una simpatica curiosità, per come si usavano le fotografie negli anni '60.
L'editore Cremonese Persicostampa, privo di uno scatto di Agricola Nevio Scala con la maglia del Milan, "mozzò" la testa del buon Nevio da una cartolina che lo ritraeva in maglia della Roma e la incollò sul corpo di Gilberto Noletti... Viva la fantasia.
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