Il giovane Virgilio Fossati nel periodo in cui faceva parte delle Giovanili Rossonere (Archivio Magliarossonera.it) |
|
|
Virgilio FOSSATI (I) |
|
Nato il 03.01.1891 a Milano, † il 29.06.1916 a Monfalcone (GO)
Centrocampista (C), m ....., kg .....
Stagioni al Milan: ..., (Primo Decennio Novecento), solo Giovanili (e partite amichevoli ?)
Cresciuto nel Milan
Nessuna presenza in partite ufficiali delle Seconde Squadre
Esordio nel Milan in gare amichevoli: .....
Ultima partita amichevole giocata con il Milan: .....
Totale presenze in gare amichevoli: ...
Reti segnate: ...
Palmares personale: 1 Scudetto (1909-10, Internazionale)
|
Ha giocato anche con l'Inter (A).
dal sito www.wikipedia.it
Virgilio Fossati (Milano, 12 settembre 1889 - Monfalcone, dicembre 1916) è stato un calciatore italiano, di ruolo
centrocampista.
Fossati fu il primo capitano e allenatore dell'Inter. Anche suo fratello Giuseppe, nato a Milano nel 1894, giocò
nell'Inter, disputando 43 partite in tre anni.
CLUB
Con la società nerazzurra disputò 97 partite mettendo a segno 4 reti e vincendo il campionato del 1909-1910, due
anni dopo la fondazione della compagine interista. Ricoprì anche il ruolo di giocatore-allenatore, sempre nell'Inter.
NAZIONALE
Fossati fu anche il primo nerazzurro a vestire la maglia della Nazionale italiana, venendo schierato come titolare
nella partita che segna l'esordio assoluto degli azzurri, il 15 maggio 1910 contro la Francia. Con la casacca della
Nazionale disputò 12 incontri segnando la prima rete proprio nella gara d'esordio contro la Francia.
LA MORTE IN GUERRA
La carriera di Fossati venne interrotta dalla prima guerra mondiale. Capitano dell'esercito,[1] cadde al fronte nel
dicembre 1916 in combattimento a Monfalcone. Un fronte al quale giunse da sottotenente, prima di essere nominato
capitano alcuni mesi dopo, ma dal quale non tornò più. Vittima dell'esercito austriaco lungo il confine nord-orientale.
|
Virgilio Fossati con la maglia dell'Inter |
Virgilio Fossati con la maglia dell'Inter |
(dal sito www.inter.it) |
Articolo sull'Internazionale di Milano nella stagione 1908-09 (a cura di Lorenzo Mondelli) |
5 febbraio 1911, Internazionale vs Milan 0-2 (da "La Stampa Sportiva") |
La morte di Virgilio Fossati (dalla "Gazzetta dello Sport" del 7 luglio 1916) |
(estratto dal libro "Il Milan F.C. visto durante 25 anni di sua vita", di Ulisse Baruffini, 1924) |
dalla rivista "Sportfoglio"
VIRGILIO FOSSATI, DAL PALLONE ALLA BAIONETTA
Può capitare di passare, in così poco tempo, dal più bello dei sogni al peggiore degli incubi da non avere neanche l'occasione di chiedersi o spiegarsi il perché: tutto accade talmente tanto improvvisamente che trovare risposte lucide e plausibili diventa pressoché impossibile. Un attimo prima stai fieramente indossando la fascia di capitano della tua Nazionale ed un istante dopo ti ritrovi scaraventato nel bel mezzo dei bombardamenti, costretto a tentare d'uccidere un ipotetico amico allo scopo di salvarne migliaia d'altri. Noncurante del fatto che stai seriamente rischiando di perdere la cosa più preziosa, la vita.
Guerra e sport, in apparenza, nulla avrebbero da spartire. Smodatamente ingiustificabile, angosciante ed assurda la prima; salutare, entusiasmante e spesso motivo d'orgoglio e aggregazione il secondo. In questa vicenda, invece, il destino di una persona a cui l'universo calcistico era pronto a regalare soddisfazioni ed imprese è stato brutalmente interrotto da uno dei due strazianti conflitti mondiali riservatici dalla storia.
Si parla di Virgilio Fossati, milanese di Porta Ticinese, classe 1889 ed eroico capitano dell'Inter che nel 1910 vinse il primo campionato della sua oramai centenaria saga: un titolo conquistato a soli due anni di distanza dalla fondazione della Beneamata, avvenuta il 9 marzo 1908 presso un ristorante a quattro passi dal Duomo. L'uomo-simbolo della neonata squadra nerazzurra era appunto questo baffuto giovanotto, passato dal calciare per ore un mucchio di stracci annodati, durante le torride estati padane, all'essere scelto nel 1909 dall'allora presidente Giovanni Paramithiotti ed affiliato alla compagine meneghina.
Un diciannovenne che s'affacciava alla realtà del calcio nonostante l'arte pedatoria apparisse ancora come poco più che una novità per l'intero Paese, attratto da quella curiosa moda britannica chiamata "football": era l'inizio del Ventesimo secolo, un'epoca dove le Alpi si passavano a cavallo, i panni si lavavano al fiume e dove da li a breve si sarebbero scatenati impetuosi venti di ostilità. Folate che, nel 1915, portarono il valoroso mediano Fossati ad abbandonare gli obblighi agonistici per correre al fronte: un fronte al quale giunse da sottotenente, prima di essere nominato capitano alcuni mesi dopo, ma dal quale non tornò più. Vittima dell'esercito austriaco lungo il confine nord-orientale.
Genera rabbia pensare che, solo poche settimane prima del coinvolgimento italiano nella Grande Guerra, Virgilio era impegnato ad affrontare - e battere 3-1 - la selezione svizzera. I cinquemila spettatori, abbandonando quel giorno lo stadio di Torino, avevano gli occhi pieni della vittoria italiana e la testa un po' meno appesantita dalla preoccupante situazione che li stava circondando: una di quelle sconvolgenti gioie occasionali che soltanto "il gioco più bello del mondo" sa regalare. E di codesto gioco Fossati si mise in evidenza come uno dei primi talentuosi protagonisti: novantasette presenze e quattro gol con l'Inter (società che nel 1928, a dieci anni dalla prematura scomparsa, gli intitolò il campo di Via Goldoni) da sommare ai dodici gettoni - ed una rete - con la Nazionale, di cui divenne il primo atleta nerazzurro ad approdarvi. Fu infatti lui, in una domenica del maggio 1910, l'unico giocatore interista a scendere in campo contro la Francia, all'Arena Civica di Milano, per la prima gara assoluta degli Azzurri (allora in tenuta bianca): proprio una segnatura del centrocampista lombardo contribuì all'ingente successo finale per 6-2 e a "dare il la" ad una storia infinita che, in svariati casi, avrebbe assunto gli affascinanti contorni della leggenda.
|
1909, la squadra dell'Inter all'Arena:
Virgilio Fossati è il secondo da sinistra |
1909, Virgilio Fossati tra i nerazzurri dell'Inter.
Fossati indossa la maglia con lo stemma di Milano
con la croce di San Giorgio, che all'epoca - non
essendo ancora istituita la fascia bianca sul braccio -
stava ad indicare il Capitano della squadra |
7 novembre 1909, l'Inter che esordisce in campionato
contro l'Ausonia con il risultato di 2-2 |
Stagione 1909-10, l'Inter vincitrice del primo scudetto |
Virgilio Fossati, stagione 1909-10 (dal sito www.atletiederoi.it) |
Cartolina Nazionale 1910 (Archivio Luigi La Rocca) |
Virginio Fossati e Renzo De Vecchi |
5 febbraio 1911, Internazionale vs Milan 0-2, Max Tobias e Virgilio Fossati |
Virgilio Fossati in Nazionale, 1911-12
(dal sito www.atletiederoi.it) |
Fossati in una formazione dell'Internazionale nel 1913-14
All'atto della fondazione dell'Internazionale di Milano, avvenuta a seguito di una scissione interna del Milan, diversi atleti e dirigenti rossoneri attraversarono il Naviglio sistemandosi sull'altra sponda |
F.C. Internazionale 1914-15. Si riconoscono, da sinistra, gli ex milanisti Aebi, Fossati, Cevenini III, Cevenini I, Rizzi, J. Bavastro
(dal sito www.atletiederoi.it) |
4 aprile 1915, amichevole Inter vs Milan 5-2 |
Virgilio Fossati caduto durante la Grande Guerra (per gentile concessione di Luigi La Rocca) |
|