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(Archivio Magliarossonera.it)
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Zvonimir BOBAN |
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Nato l'08.10.1968 ad Imotski (CRO)
Centrocampista (C) e Chief Football Officer, m 1.84, kg 74
DA GIOCATORE:
Stagioni al Milan: 9, dal 1992-93 al 2000-01
Soprannome: “Zorro”, "Milano Vende Moda"
Proveniente dal Bari
Esordio nel Milan in gare ufficiali e in Coppa Italia il 02.09.1992: Ternana vs Milan 2-6
Ultima partita giocata nel Milan il 29.04.2001: Milan vs Verona 1-0 (Campionato)
Ultima partita amichevole giocata con il Milan il 07.10.2002: Dinamo '90 vs Milan '90 1-3 (Addio al calcio di Zvonimir Boban)
Totale presenze in gare ufficiali: 251
Reti segnate: 30
Palmares rossonero: 4 Scudetti (1992-93, 1993-94, 1995-96, 1998-99), 1 Coppa dei Campioni (1994), 1 Supercoppa Europea (1995), 2 Supercoppe Italiane (1993, 1994)
Esordio assoluto in Serie A il 17.11.1991: Bari vs Lazio 1-2
Esordio in Nazionale Jugoslava: nel 1988
Totale presenze in Nazionale Jugoslava: 8
Reti segnate in Nazionale Jugoslava: 1
Esordio in Nazionale Croata il 22.12.1990: Croazia vs Romania 2-0
Totale presenze in Nazionale Croata: 51
Reti segnate in Nazionale Croata: 12
DA CHIEF FOOTBALL OFFICER:
Stagioni al Milan: 1, 2019-20 (fino al 7 marzo 2020)
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Ha giocato anche con la Dinamo Zagabria (A), il Bari (A), il Celta Vigo (A).
Attualmente (2009) fa l'opinionista per SKY Calcio.
"Nasce trequartista e mezzapunta, ma le ferree esigenze tattiche italiane lo pellegrinano in tutte le zone del centrocampo. Ha talento e senno, sapienza di tocco, ultimo passaggio, nonché un calcio preciso e d'effetto." (Da "La Grande Storia del Milan", Gazsport 2005)
Dal sito www.wikipedia.it
CLUB
Zvonimir Boban, detto Zvone, cresce calcisticamente nella Dinamo Zagabria, per la quale debutta a soli 16 anni, e che lo lancia in patria e in Europa. Dopo appena 3 anni ne diventa capitano e leader assoluto, arrivando a collezionare 109 partite e 45 gol in sei anni. È uno dei giovani più promettenti d'Europa.
Nel maggio del 1990 si verificano i disordini più gravi della storia del calcio jugoslavo. L'incontro Dinamo Zagabria-Stella Rossa non può neppure aver inizio, perché la baraonda scoppiata sugli spalti assume in pochi minuti dimensioni drammatiche. Quando i giocatori della Dinamo intervengono per cercare di calmare le acque, avviene il fatto più eclatante: Zvonimir Boban colpisce un agente con un calcio volante per proteggere un giovane tifoso croato dalle manganellate della Polizia Federale Jugoslava.
La rivolta si spegne solo a tarda notte, con un bilancio di 138 feriti, 147 arresti e danni ingentissimi sia dentro lo stadio che nelle strade adiacenti. Boban rischierà l'arresto e gli verrà negata la convocazione ai Mondiali 1990 in Italia. Questo drammatico evento non fa che inasprire il conflitto sociale fra le due principali repubbliche jugoslave.
Approda alla Serie A italiana grazie al Milan, che, nel 1991, lo ingaggia su precisa richiesta di Fabio Capello e lo manda in prestito al Bari per farlo ambientare nel campionato italiano.
Con il Bari esordisce in Serie A il 17 novembre 1991 nella partita Bari-Lazio 1-2.
Ritorna al Milan nella stagione 1992/1993. In rossonero vince la Champions League nel 1994 e 4 scudetti, l'ultimo dei quali nel 1999. È proprio in quest'ultimo scudetto che il suo contributo risulta più che mai determinante. È il trequartista che fa la differenza in mezzo al campo, con le sue finte in grado di ingannare qualunque avversario e la sua visione di gioco.
Il 3 agosto 2001 lascia il Milan e si trasferisce al Celta Vigo con la formula del prestito con diritto di riscatto, ma si ritira dopo soli due mesi e mezzo, il 15 ottobre. Il giorno del suo addio al popolo rossonero, riceve dai tifosi un'ovazione che fino ad allora era stata riservata solo a Marco Van Basten.
NAZIONALE
Ha giocato con la nazionale jugoslava e in seguito, dopo la dissoluzione della Jugoslavia, con quella croata, con la quale ha partecipato all'Europeo 1996 e al Mondiale 1998 classificandosi terzo, risultato strepitoso per una nazionale al suo debutto mondiale.
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Alla Dynamo Zagabria, 1988 (per gentile concessione di Sergio Taccone) |
Alla Dynamo Zagabria, 1990 (per gentile concessione di Sergio Taccone) |
(per gentile concessione di Sergio Taccone) |
I militari Darko Pancev, Dejan Savicevic, Zvonimr Boban
(da pagina facebook "Amarcord - Il calcio di una volta") |
Zvonimir Boban nella sala dei trofei in Via Turati |
Zvonimir Boban, stagione 1997-98 |
18 maggio 1994, Milan Campione d'Europa: Zvonimir Boban, Marco Van Basten e Demetrio Albertini con la Coppa dei Campioni |
Con George Weah, campionato 1998-99
Il suo autografo |
Boban e Weah, Milan Campione d'Italia 1999 |
Stagione 1999-2000 |
Boban in azione, 1999-2000 |
Boban esulta per un gol, 1999-2000 |
Stagione 1999-2000 |
Stagione 2000-01 |
(dal sito www.calciatori.com) |
18 agosto 2001, Trofeo "Luigi Berlusconi", Zvonimir Boban dà l'addio al pubblico di San Siro |
18 agosto 2001, Trofeo "Luigi Berlusconi", la Curva Sud ringrazia Boban per i suoi 9 anni in rossonero |
18 agosto 2001, Trofeo "Luigi Berlusconi", Zvonimir "Zorro" Boban saluta la Curva
(per gentile concessione del M.C. Inossidabili) |
7 ottobre 2002, il Milan 1990 a Zagabria per l'Addio al Calcio di Zvonimir Boban
(Archivio Magliarossonera.it) |
7 ottobre 2002, "Zorro" Boban al termine della partita di addio al calcio giocato
(per gentile concessione del M.C. Inossidabili) |
Dal sito www.ilveromilanista.it
NEL SEGNO DI ZORRO
Avevo diciassette anni e tanta voglia nel cuore, giravo per una Bari su cui spirava una fredda brezza novembrina che rinfrescava e rincuorava dopo un'estate passata a boccheggiare, ero in compagnia del mio amico Francesco, tifosissimo dei galletti, quando ad un certo punto lo sentii esclamare "ma quello è Boban, il giocatore del Bari", ed io quasi scocciato, ma davvero pensa tu, sapevo che Zvone era stato girato in prestito dal Milan, ma francamente non lo consideravo granché, come non consideravo granché il suo autografo. Eh, quanto mi sbagliavo sul suo conto, quante volte ho guardato con orgoglio quella firma, e quante volte lo mostrata agli altri riponendola subito dopo tra i ricordi più belli e gelosamente conservati, i tanti cimeli rossoneri che il tempo impreziosisce sempre più. Zvonimir Boban nacque in Croazia, quando era ancora Jugoslavia, nel 1968, nell'anno delle rivoluzioni studentesche, e sin da giovanissimo riuscì a calamitare su di se tutti gli sguardi degli innamorati del gioco del pallone, tra i tanti anche di Fabio Capello, che lo volle fortemente e altrettanto fortemente riuscirà a convincere lo staff milanista sulla bontà del talento croato. La Puglia fu allora per lui una camera di decompressione prima del salto nel vuoto, prima della scommessa che rappresentò per il Milan questo grande centrocampista, ma quell'anno non fu molto fortunato e tra epatite e difficoltà di inserimento scivolò via senza grossi clamori. Di clamori invece ce ne saranno dall'anno dopo in rossonero. Mi ricordo una volta a Lecce segnò una rete d'antologia, saltò un difensore con un pallonetto e fece partire un sinistro dal limite che si insaccò alla destra del portiere salentino, fu il gol partita. Ma di giocate ce ne sarebbero a bizzeffe e tutte da menzionare, ricordo un gol nel derby che rappresentò il pareggio, ricordò una rete contro l'Arsenal a San Siro che valse la Supercoppa Europea quando sfruttando un'azione di contropiede si trovò a tu per tu con il portiere britannico e lo bruciò in uscita e questo fu il prologo della vittoria arrivata con la maglia gialla, insolita veste per il Milan in quella occasione; ricordò il gol all'Udinese nella fantastica cavalcata tricolore del 1999, ricordo una fuga "mano nella mano" con George Weah dopo un gol al "Delle Alpi" all'occorrenza bollente come ai tropici, ricordi e ricordi ancora, di giocate di classe e di stile, ricordi dell'inusuale numero 9 nella finale di Atene, ricordi di un portamento regale che secondo me al Milan hanno avuto solo Van Basten , Kakà, ed a tratti Rui Costa e Baggio, ricordi ed ancora ricordi che il tempo non ingiallisce. I punti forti dell'artista sono il dribbling, non ubriacante ma all'occorrenza determinante, l'estro imprevedibile nella parte offensiva della trama, dalla tecnica sopraffina, ottimo nel passaggio smarcante, fantasioso nella conduzione delle azioni, talvolta geniale sui calci piazzati. Una volta trasferitosi al Celta Vigo non riesce più ad incidere nell'economia del gioco degli gli spagnoli, e decide, dopo solo due mesi di permanenza, di ritirarsi ponendo fine a quella che sarebbe stata una agonia sportiva, è il 2001 e per l'addio al calcio il popolo rossonero gli tributa il giusto plauso e davanti ad un San Siro traboccante d'entusiasmo va in scena l'ultimo atto, l'ultimo acuto dell'artista croato del pallone, davanti al suo palcoscenico preferito. Adesso, che ha terminato gli studi universitari all'Università di Zagabria con la laurea storia, si diverte a commentare le altrui giocate come opinionista per Sky e Gazzetta, talvolta elogiando talvolta ammonendo anche l'attuale dirigenza, dimostrando di essere, anche al di fuori delle consuete vesti, un fine giocatore di calcio.
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Dal sito www.calciatori.com
1° ottobre 2000
NEL MILAN ESPLODE IL CASO-BOBAN
Il Milan batte il Vicenza, ma deve fare i conti con il caso Boban. Al di la' delle posizioni ufficiali, l'assenza del croato sia dagli undici titolari che dalle riserve ha scatenato una serie di supposizioni e di ipotesi, tutte basate su un presunto rifiuto del centrocampista croato di mettersi a disposizione di Zaccheroni, a meno di non avere la garanzia del posto in campo.
Stando ai 'si dice' Boban, una volta capito di essere in panchina con il Vicenza, avrebbe lasciato ieri sera il ritiro di Milanello, vanamente trattenuto da qualche compagno. Fra questi compagni e Boban sarebbero volate anche parole grosse, ma la posizione di tutto il Milan e' stata quella di sminuire la questione. In attesa di una versione di Boban.
''Non esiste assolutamente un caso Boban - ha spiegato il vicepresidente Adriano Galliani -, si tratta solo di scelte tecniche dell'allenatore''. E proprio Alberto Zaccheroni ha opposto un muro di gomma a qualsiasi domanda sull'argomento: ''Per me in pubblico questi casi non esistono, preferisco parlarne all'interno dello spogliatoio''. Boban non era nemmeno in tribuna, ma Zaccheroni ha gettato acqua sul fuoco: ''E' stata una mia scelta tecnica, semplicemente non ho inserito Boban fra i 18 convocati''.
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Dal sito www.calciatori.com
19 ottobre 2000
BERLUSCONI: BOBAN CHIUDERA' LA CARRIERA NEL MILAN
Parole pesanti, quelle dette nella notte dal presidente del Milan Silvio Berlusconi a proposito di Zvonimir Boban, il centrocampista croato ansioso di accettare il triennale da 6 miliardi netti a stagione propostogli dal Middlsebrough: "Boban ci aveva detto che avrebbe chiuso la sua carriera nel Milan, e penso che sara' cosi". Anche se Zaccheroni esulterebbe alla sua partenza. Ma forse e' proprio per questo che Berlusconi, che peraltro segue la vicenda molto alla lontana, vuole che Boban rimanga. |
Dal sito www.calciatori.com
18 agosto 2001
CALCIO: BOBAN DA' L'ADDIO AL MILAN. Giro di campo con le lacrime prima del Trofeo Berlusconi
MILANO - "Nove anni non si dimenticano, grazie Zorro'', con questo striscione la curva dei tifosi rossoneri, ha salutato Zvonimir Boban, che ha dato stasera l'addio al Milan. Mentre sul maxi schermo di San Siro comparivano le immagini delle sue partite, il giocatore croato ha fatto un giro di campo prima del fischio d' inizio del Trofeo Berlusconi. Sciarpa rossonera al collo, Boban si e' fermato sotto la curva sud con le lacrime agli occhi, mentre tutto lo stadio si e' alzato in piedi per salutarlo. (ANSA) |
Dal sito www.calciatori.com
13 ottobre 2001
CALCIO: BOBAN SI RITIRA. Non accetta la panchina al Celta
ZAGABRIA - Zvonimir Boban dice addio al calcio. La situazione nel Celta Vigo, dove e' arrivato in prestito dal Milan ma dove l'allenatore Victor Fernandez non gli da' garanzie di giocare, lo ha convinto a smettere. "Dopo 16 anni di carriera - ha confermato il croato - non voglio piu' fare panchina". La molla e' scattata quando Fernandez non l'aveva incluso nella rosa per la partita del 7 ottobre a Malaga. "Lui ha le sue idee e io le rispetto - ha spiegato - ma e' finita". |
Zvonimir Boban con il Milan Glorie |
Zvonimir Boban e Demetrio Albertini: com'erano ieri e come sono oggi (2015) |
Statuina di Zvonimir Boban
(di Giovanni Santacolomba) |
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Intervista a Zvonimir Boban
(dalla "Gazzetta dello Sport" del 4 gennaio 2019) |
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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 6 giugno 2019) |
Dal sito www.acmilan.com
14 giugno 2019
ZVONIMIR BOBAN È IL NUOVO CHIEF FOOTBALL OFFICER DEL MILAN
Un magnifico ritorno per consolidare l'Area Sportiva rossonera
AC Milan comunica la nomina di Zvonimir Boban come Chief Football Officer del Club. Boban sarà responsabile del coordinamento e della supervisione delle attività sportive, lavorando a stretto contatto con l'Amministratore Delegato Ivan Gazidis e il Direttore Tecnico Paolo Maldini.
Con 9 trofei vinti (fra cui la Champions League del 1994, la Supercoppa Europea 1994 e 4 Scudetti), 251 partite in rossonero e 30 gol, Zvonimir Boban appartiene all'Olimpo delle Glorie rossonere. Un vero leader in campo e fuori, è stato Capitano della Dinamo Zagabria (a soli 19 anni) e della Nazionale croata. Si è sempre distinto, non solo per le doti tecniche di raffinato trequartista, ma anche per la sua intelligenza tattica e personalità; tratti che ha saputo trasferire anche nella carriera manageriale culminata con la nomina, nel maggio 2016, di Vice Segretario Generale della FIFA, istituzione nella quale si è occupato di svariati progetti per lo sviluppo del calcio e delle competizioni, tra cui l'introduzione del VAR. Zvonimir Boban torna a Milano e a Milanello, al centro del progetto di crescita avviato da Elliott la scorsa estate, con un solo obiettivo: riportare il Milan nell'élite del calcio mondiale.
"Sono molto emozionato nel dare il bentornato a Zvone nella sua Casa, nel nostro Milan - ha dichiarato l'Amministratore Delegato di AC Milan Ivan Gazidis - Per le sue caratteristiche, la sua esperienza e le sue capacità, sono certo che contribuirà in modo determinante alla crescita della nostra Area Sportiva e garantirà un valore aggiunto determinante nelle relazioni del nostro Club con le maggiori istituzioni calcistiche. Insieme a Paolo Maldini ho al mio fianco due manager di indiscussa qualità e competenza, in grado di trasferire la nostra visione e fare le scelte più adeguate per costruire un Milan sempre più competitivo e di successo".
Zvonimir Boban ha voluto raccontare le sue emozioni e spiegare i motivi della sua scelta: "Sono molto felice di tornare nel mio amato Milan cercando di dare il mio contributo per riportarlo lì dove deve essere. Deve essere un club protagonista e vincente, perché questa è l'unica natura della sua storia. Ed è la natura del tifo dei nostri tifosi. Darò tutto me stesso per questa causa e per i nostri colori rossoneri. Quando Paolo mi ha chiamato per avere la mia disponibilità, sono salito in macchina e sono andato a Milano a casa sua, in piena notte, per capire lo stato delle cose. Dopo aver parlato con Ivan e la proprietà, tutto era chiaro ed eccomi qua, nella città, nel mio Club che amo e nella terra che mi ha dato tanto. Spero di poter ripagare tanta fiducia. Devo anche ringraziare il Presidente della FIFA Gianni Infantino che, seppur interista, è stato un vero amico e ha capito che questa era una chiamata simile a quella sua di tre anni fa. Impossibile dire di no. Forza Milan!". |
(dal sito www.acmilan.com) |
(dal sito www.acmilan.com) |
(dal sito www.acmilan.com) |
(dal sito www.acmilan.com) |
Dal sito www.acmilan.com
14 giugno 2019
"Sono molto felice di tornare nel mio amato #Milan cercando di dare il mio contributo per riportarlo lì dove deve essere. Deve essere un club protagonista e vincente, perché questa è l'unica natura della sua storia. Ed è la natura del tifo dei nostri tifosi. Darò tutto me stesso per questa causa e per i nostri colori rossoneri. Quando Paolo mi ha chiamato per avere la mia disponibilità, sono salito in macchina e sono andato a #Milano a casa sua, in piena notte, per capire lo stato delle cose. Dopo aver parlato con #IvanGazidis e la proprietà, tutto era chiaro ed eccomi qua, nella città, nel mio Club che amo e nella terra che mi ha dato tanto. Spero di poter ripagare tanta fiducia. Devo anche ringraziare il Presidente della #FIFA #GianniInfantino che, seppur interista, è stato un vero amico e ha capito che questa era una chiamata simile a quella sua di tre anni fa. Impossibile dire di no." (Zvonimir Boban) |
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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 15 giugno 2019) |
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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 12 ottobre 2019) |
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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 29 febbraio 2020) |
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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 1° marzo 2020) |
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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 2 marzo 2020) |
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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 3 marzo 2020) |
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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 4 marzo 2020) |
Dal sito www.acmilan.com
7 marzo 2020
COMUNICATO UFFICIALE: ZVONIMIR BOBAN
AC Milan conferma di aver comunicato al Signor Zvonimir Boban la risoluzione del contratto con effetto immediato per il ruolo di Chief Football Officer del Club. Il Club ringrazia Zvonimir per il suo operato in questi 9 mesi e gli augura il meglio per il futuro professionale.
Il Club conferma piena fiducia in Stefano Pioli e il suo staff tecnico, e guarda con ottimismo alla seconda parte della stagione, con la determinazione di continuare il percorso di crescita per tornare ai vertici del calcio mondiale con un progetto coerente con i parametri del fair play finanziario.
Ivan Gazidis, AD del Milan, ha detto: "Ringraziamo Zvone per il suo operato in questi 9 mesi e gli auguriamo il meglio per le sue prossime sfide professionali. Ora, dobbiamo concentrarci sulle prossime sfide. Stefano Pioli e il suo staff stanno facendo un ottimo lavoro, migliorando costantemente il rendimento della squadra, e godranno del nostro massimo sostegno, in un contesto così difficile per l'intero paese". |
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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 7 agosto 2020) |
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