Ha giocato nel ruolo di mediano destro con la Pro Vercelli dal 1908 al 1921, vincendo 6 Campionati Italiani (1908, 1909, 1911, 1912, 1913, 1921).
Ha vestito 13 volte la maglia della Nazionale, segnando 1 rete, debuttando il 06.01.1911 in Italia vs Ungheria 0-1.
La sua ultima partita in Azzurro è datata 13.05.1920: Italia vs Olanda 1-1.
Ha allenato anche la Fiorentina (*).
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"Mediano della celeberrima Pro Vercelli, con cui vince sei scudetti, il primo nel 1908 e l'ultimo 13 anni dopo, nel 1921. Alto e robusto, sbrigativo, veloce, resistente alla fatica, ma anche pieno di estro e inventiva, è forse il più grande mediano del calcio italiano prima della Grande Guerra. Gli è attribuita la lapidaria frase: "Il calcio non è sport da signorine". Prima del pallone si è dedicato alla ginnastica nel club capitanato dal virtuoso Frova. Agli inizi del secolo disputa la Coppa Bozino (ingaggiando battaglia con l'Audace di Torino, l'Unione Sportiva Milanese e l'Andrea Doria) al fianco di Bertinetti e Servetto. Secondo Emilio Colombo, cronista e calciatore egli stesso, "creò e diffuse il sistema italiano" di gioco, grazie alla sua qualità: entrare in azione prima dell'avversario. Freddo e taciturno, "attende l'uomo al varco e lo lavora di anche".
In Nazionale mette assieme 13 presenze e il gol che il 1° maggio 1913 decide Italia-Belgio. Lo realizza su punizione e, secondo le cronache, con astuzia: "Milano I si accinge a tirare mentre Ara sta a guardare stringendosi una spalla indolenzita. Ma è solo una finta: Milano I scavalca il pallone e Ara, prontissimo, lo colpisce al suo posto", spedendolo imprendibile in rete. E' stato anche allenatore della Fiorentina." (Dal "Dizionario del Calcio Italiano", Baldini & Castoldi Editori, 2000) |
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Caricatura di Guido Ara |
Caricatura di Guido Ara (dalla "Gazzetta dello Sport" del 15 febbraio 1920) |
Profilo di Guido Ara
(da "Lo Sport Illustrato" del 15 gennaio 1915) |
(da "La Domenica Sportiva") |
(Archivio Magliarossonera.it) |
(dalla "Gazzetta dello Sport" del 1° dicembre 1935) |
Guido Ara al Milano (dalla "Gazzetta dello Sport" del 19 luglio 1940) |
Il pensiero di Guido Ara su "Il Calcio Illustrato", 1957-58 |
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La tomba di Guido Ara, Firenze, Cimitero di Trespiano, a monte del quadrato III, fila 2, numero 520 (by Francesco Romiti, 27 luglio 2023) |
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