dal sito www.ultrasmilan.it
TABELLINO DI EVA KANT
Spettatori: 41.450
Ammoniti: Helveg e Chamot per gioco falloso, Gattuso per comportamento non regolamentare
PARIGI - I minuti marciavano inesorabilmente e la Parigi rossonera era pronta alla più cupa disfatta. Erano ormai tutti rassegnati a vedere trasformato in realtà il più turpe degli incubi, quando un Santo spinge un pallone deviato, non si sa come, da Robesandratana in rete. Pareggio più che giusto, forse anche stretto. La diabolica punizione di Robert sarebbe stata un castigo troppo duro. Pareggio fondamentale, che permette ai rossoneri di sperare in una qualificazione. Le ultime due gare saranno una volata dove concorreranno Deportivo, Galatasaray e Milan, è quindi decisiva la partita in casa contro il Deportivo.
Il Milan però non è riuscito a vincere neppure stavolta. Un altro pari, l'ultimo di una serie. Ma questo è diverso, i rossoneri non si sono fatti raggiungere, ma hanno raggiunto in extremis una squadra, che pensava ormai di aver conquistato i suoi primi tre punti. È venuto fuori l'orgoglio, la voglia di non uscire da una competizione da sempre affine ai colori rossoneri. In verità, il Paris Saint Germain ha fatto ben poco nell'arco dei novanta minuti. c'è quindi rammarico a fine gara, soprattutto per tutte le occasioni sprecate in malo modo. Dopo una seconda parte del primo tempo passata a soffrire, i rossoneri sono usciti bene nel secondo tempo creando palle gol su palle gol senza mai trovare la deviazione vincente (clamoroso l'errore di Serginho). Con il PSG ormai domato, e i rossoneri rinati, tutti attendevano il gol. Ma in vantaggio la squadra non riesce ad andarci, e una punizione di Robert mal gestita da Abbiati, ha permesso ai parigini di trovarsi vicino alla vittoria immeritatamente.
Il Paris Saint Germain non è un gran che. È il Milan a renderlo grande. Le assenze hanno certamente giocato un ruolo fondamentale, una difesa sempre inedita ha creato certamente grossi problemi a Zaccheroni. Per stasera si ritorna alla difesa a quattro, magari sperando in una gara come con la Roma. Ma Robert e Leroy hanno dato filo da torcere a Helveg e Coco, costringendo Maldini ad un super lavoro. Per fortuna c'era lui che dall'alto delle sue 100 presenze, ha evitato il tracollo nel momento più favorevole agli avversari. In attacco Leonardo cercava di illuminare Shevchenko, ma l'ucraino era sempre ingabbiato dai difensori francesi, sicuramente avvantaggiati dal dover affrontare un solo attaccante. Questo pareggio quindi si può definire un successo.
Il Milan parte subito all'attacco, sorprendendo gli avversari che impiegano un quarto d'ora per organizzarsi. Nei primi minuti il Milan domina, ha più di una volta l'occasione di passare in vantaggio ma questo non avviene. Sembra un Milan rinato, capace di mettere alle corde l'avversario restando sempre coperto in difesa. Quattro difensori sempre all'erta a proteggere Abbiati, e il ritrovato Gattuso a centrocampo a fare da diga, mentre Alberini cerca di produrre gioco. In attacco le incursioni di Ba e Serginho mettono in movimento Leonardo e Sheva facilmente. I minuti passano, il gol non arriva e i francesi prendono coraggio. I rossoneri, come spesso accade, entrano nel panico. Passaggi sbagliati, difesa sotto pressione che non tracolla solo grazie all'esperienza del capitano. Il primo tempo si conclude col Milan in affanno ma ancora sullo 0-0. Nella ripresa cambia qualcosa. I parigini vengono ingabbiati e controllati senza grosse difficoltà, e Leonardo in attacco e Maldini in difesa danno una speranza a questa squadra. Il Milan domina ma non riesce a pungere, il PSG attende. Ma alla mezzora ecco arrivare quello che non ti aspetti, il classico episodio che dà forza ai luoghi comuni gol sbagliato gol subito oppure il pallone è rotondo. Punizione di Robert. Gattuso esce dalla barriera anzitempo e viene ammonito (salterà Istambul). L'arbitro fa ripetere e stavolta Robert non sbaglia approfittando di una clamorosa incertezza di Abbiati, che si fa pungere sul suo palo. Ultimo tango a Parigi per Zaccheroni. E invece no. Il mister corre ai ripari, e stavolta azzecca tutte le sostituzioni: Josè Mari e Boban per Serginho e Leonardo. Il PSG, come ovvio, si chiude nella sua metà campo, e al Milan non restano che lanci lunghi per Sheva. ma quando il guardalinee ferma per l'ennesima volta l'ucraino lanciato a rete per un fuorigioco inesistente, tutte le speranze sembrano ormai svanite. Ma il Diavolo ha mille risorse, ed è in debito con la fortuna in questa stagione. Ecco allora che gli sforzi vengono ripagati: tiro di Albertini che in seguito ad una deviazione finisce in rete. I rossoneri agguantano un più che meritato pareggio e conservano un speranza per la coppa. In fondo la finale è a Milano.
LE PAGELLE
Maldini tappa i buchi. Abbiati si fa bucare
PARIS SAINT GERMAIN
Letizi 6.5; A.Cissè 5, Ducrocq 5, Dheu 6.5, Distin 6.5; Leroy 7, Rabesandraiana s.v., E.Cissè 6, Arteta 6, Domi 6; Benarbia 5, Luccin s.v.; Anelka 5.5, Robert 7
MILAN
ABBIATI 5- Come da qualche gara a questa parte, appare indeciso. Grandissime responsabilità sul gol.
HELVEG 5- Ritorna in difesa sulla fascia. Doveva controllare Robert, ma il francese è nettamente più veloce, più di una volta lo supera e lo mette in difficoltà. Di conseguenza tutta la squadra patisce di questa situazione.
MALDINI 8- Nonostante l'infortunio di sabato riesce ad esserci, è alla sua centesima presenza ma ha la freschezza di un ragazzino. Se a questo si aggiunge la sua innata classe e la decennale esperienza, diventa un muro invalicabile. Dà sicurezza alla difesa e in alcuni momenti anche spettacolo.
SALA 6.5 - Gioca centrale accanto a Maldini e sembra essere ritornato ai tempi di Bari. Fronteggia abilmente Anelka rendendogli la vita difficile.
COCO 7- Gioca ancora in difesa dimostrando di essere migliorato dalle ultime gare. Non può galoppare sulla fascia come vorrebbe anche perché deve tenere a bada Leroy.
BA 6 - Parte alla grande creando il panico sulla destra, poi si spegne. Nel secondo tempo qualche raro affondo mai pericoloso.
CHAMOT s.v. - Sostituisce Ba negli ultimi minuti, in giudicabile.
GATTUSO 7 - Ci mette un gran cuore come sempre. Difficile superarlo a centrocampo. qualche incertezza negli appoggi, ma a lui si può perdonare tutto…
ALBERTINI 7 - Ha dato la palla gol in avvio a Serginho. Cerca di aiutare in tutti i modi centrocampo e difesa, specialmente nel primo tempo quando i parigini attaccavano in massa. Combatte con grande determinazione
SERGINHO 5 - Gode di molta libertà ma non è in grado di sfruttarla, inoltre con la sua velocità avrebbe potuto mettere in crisi la difesa dl PSG. Imperdonabile il suo errore a inizio gara.
JOSé MARI s.v. - Entra negli ultimi minuti trovandosi in mezzo all'azione che porta al gol. Ingiudicabile.
LEONARDO 7 - le azioni pericolose lo vedono in qualche modo sempre partecipe. Sfodera palloni d'oro a ripetizione ma nessuno ne approfitta.
BOBAN s.v. - Troppo poco per essere giudicato.
SHEVCHENKO 6- Corre tantissimo cercando di superare la difesa avversaria. Giocando come unica punta ha tutti i difensori addosso, difficile quindi per lui smarcarsi. Quando ci riesce viene fermato dal guardalinee ingiustamente.
ARBITRO
WEGGREEF 5 - Senza considerare gli errori dei suoi collaboratori, il suo arbitraggio è davvero scadente. Non ammonisce mai quando i giocatori colpiscono il pallone con la mano, a quanto pare non conosce il regolamento.
TIFO 5 - La presenza massiccia faceva ben sperare, invece il tifo ha lasciato molto a desiderare. Oltre alla coreografia (sono state portate le bandire usate per il derby) e al colore che da sempre contraddistingue la nostra curva, si è fatto poco. Anche se, bisogna ammetterlo, era difficile cantare con a fianco la tifoseria francese mai in silenzio.
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