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10 gennaio 1988 - pagina 34 sezione: SPORT - di Licia Granello
LE MANI SU MILANO
MILANO - Un progetto che abbracci l'intera Milano dello sport (con la sola esclusione dell'Inter...). Un' unica, grande, immensa polisportiva. Come il Barcellona. Anzi, meglio, come il Real Madrid. L'idea è vecchia quanto l'acquisizione del Milan da parte di Silvio Berlusconi, poco meno di due anni. Il Milan perchè il calcio è un fantastico veicolo pubblicitario, perchè è radicato come nessun altro sport nell'immaginario collettivo, perchè a volte rischia addirittura di diventare un affare. Ma perchè fermarsi solo al calcio? Perchè non coinvolgere nel grande investimento berlusconiano sullo sport anche il basket, la pallavolo, l'atletica, il rugby? Così, il presidente del Milan ha commissionato a Giancarlo Foscale, direttore generale Fininvest, uno studio ad ampio spettro per rendere operativo il progetto-polisportiva nel più breve tempo possibile. I risultati? Foscale dice e non dice: non è nella filosofia del Gruppo millantare crediti non ancora acquisiti... "L'intenzione di mettere in piedi una grande polisportiva, quella c' è, è inutile negarlo. Ma non è così facile come sembra. Intanto non si può parlare di acquisizioni vere e proprie. Certe associazioni mica si possono comprare. Parliamo piuttosto di un intervento di appoggio economico e di coordinamento. Quali associazioni? Beh, ce ne sono tante, mi viene in mente la Pro Patria, per esempio". La Pro Patria, che ha Foscale all'interno del consiglio direttivo, è presieduta da Giuseppe Mastropasqua, a sua volta già collaboratore di Berlusconi. Grazie all' intervento di Virginio Guzzetti, ex presidente della Regione Lombardia, democristiano, Mastropasqua ha avuto in concessione i terreni della Bicocca, una zona alla periferia nord-est di Milano. Su questi terreni, la Pro Patria sta costruendo un bellissimo impianto polivalente, a disposizione dei 4.000 ragazzi che seguono le diverse discipline sportive. L' intervento finanziario di Berlusconi sarebbe un piacevolissimo polmone per i costi gravosi della costruzione. Foscale dà una spiegazione anche sociale all'iniziativa: "Al di là del calcio, molti sport sono considerati come cenerentole a cui non dare spazio eccessivo. Conosco molte associazioni che si basano esclusivamente sul volontariato, e procedono fra mille difficoltà. Ognuno può pensarla come vuole, ma invece che su Palazzo Grassi e sui cavalli di piazza San Marco, noi preferiamo investire sui ragazzi del Gratosoglio (uno dei quartieri più poveri di Milano, ndr). Non pretendiamo certo di fare tutto da soli: per intervenire c'è bisogno di coinvolgere il Comune e la Provincia, visto che vorremmo estendere il progetto anche all'hinterland milanese". Intervento massiccio, quindi, ma di che tipo? Non certo di acquisizione, dato che le associazioni non sono un prodotto di mercato. Piuttosto interventi a sostegno, mediante una sponsorizzazione globale. "Non pensiamo certamente di strappare le diverse associazioni alle loro sedi, ai loro impianti, nè vogliamo esautorare i dirigenti. Pensiamo invece di appoggiarle, estendendo l'azione della Mediolanum, che è già lo sponsor del Milan, ai nuovi gruppi sportivi con cui ci accorderemo". Un rapido elenco degli sport praticati a Milano allarga a dismisura la dimensione del progetto "Polisportiva Milan": rugby, hockey, atletica, ginnastica artistica, nuoto, pallavolo, basket. Tutti con la maglia rossonera? "Non ci pensiamo minimamente, abbiamo troppo rispetto dell'identità interista di molti milanesi e lombardi. E in quanto al basket, la trattativa con la Tracer non è neanche mai cominciata". Eppure la Tracer è da sempre in cima ai pensieri dei dirigenti Fininvest. Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan e della Fininvest, ha un sorriso irreprensibile: "Sono un amico personale di Gianmario Gabetti e come gruppo siamo in ottimi rapporti con la Philips (accordi subentrati con l' acquisto di Gullit, ndr). Non ci hanno mai chiesto di avviare una trattativa e noi ci guardiamo bene dal provarci". In attesa di vincere, un giorno, una mezza dozzina di scudetti contemporaneamente, il progetto va avanti. Intanto è stata avviata una trattativa per l' acquisto dei terreni che circondano l' impianto di Milanello. L'Edilnord (l'impresa di costruzioni di Berlusconi) ha già fatto approfondite misurazioni. Sbrigate le ultime formalità (cioè l'acquisto dei terreni stessi dagli eredi di Isabella Rizzoli) comincerà la costruzione di una prestigiosa "Club House" con piscina e campo di golf. Ce n'est qu'un debout, insomma...
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