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FINALE
28 maggio 1969, Milan vs Ajax 4-1







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Il Milan in partenza per Madrid, 1969
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L'arrivo del Milan a Madrid



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Prima della partita
(da "Il Telegrafo")
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Da Bruxelles a Madrid, nella bandiera e nel cuore un grido,
due colori e una certezza. Stadio "Santiago Bernabeu", 28 maggio 1969
(by Lucia Ravenda)



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28 maggio 1969, Milan vs Ajax 4-1, il papà di Alberta Prandina, Presidente del Milan Club Femminile
Stella di Saronno per le vie di Madrid prima della partita
(grazie ad Alberta Prandina)
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I tifosi rossoneri al Bernabeu di Madrid



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Tifosi dell'Ajax prima della finale di Coppa dei Campioni con il Milan
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I tifosi dell'Ajax



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Il biglietto di Milan vs Ajax

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La locandina della finale di Coppa dei Campioni 1969



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Il biglietto della partita
(by Domenico Tricarico)



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Il programma ufficiale della finale
(per gentile concessione di Riccardo Gaggero)



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(by Piero Pibols)
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(per gentile concessione di Riccardo Gaggero)





(dal sito www.ajaxmuseum.nl)
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Il gagliardetto della partita



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È il 28 maggio 1969, manca una manciata di minuti all'inizio della sfida che assegnerà la quattordicesima Coppa dei Campioni.
Schierate a metà campo, le due contendenti salutano il pubblico del "Santiago Bernabeu". Tra i rossoneri si vedono Rivera,
Rosato, Schnellinger, Hamrin, Malatrasi e Prati, fuori quadro Anquilletti, Sormani, Trapattoni, Cudicini e Lodetti
(by Lucia Ravenda)



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La formazione rossonera che si aggiudica
la Coppa dei Campioni nel 1969 (è errata la didascalia)
(Archivio Magliarossonera.it)
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(per gentile concessione di Corrado Ori Tanzi)



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(dal calendario 1977 del Milan,
per gentile concessione di Sergio Giovanelli)
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(per gentile concessione di Gianni Righetto)





Il Milan finalista di Coppa dei Campioni al "Santiago Bernabeu" di Madrid



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(Archivio Magliarossonera.it)
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(da "France Football",
per gentile concessione di Filippo Fabio Solarino)



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(da "France Football", per gentile concessione di Renato Orsingher). A destra, l'immagine restaurata da Emanuele Pellegrini



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(by Karl Heinz Schnellinger - facebook)



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L'Ajax finalista di Coppa dei Campioni 1969. In basso a destra, semifinale Coppa dei Campioni 1968-69 Ajax vs Spartak Trnava
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La tribuna stampa: da sinistra, Alberto Ballarin, David Messina, Toni Bellocchio, Gino Sansoni, Gianni Brera
(per gentile concessione di Antonella Bellocchio)



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Milan e Ajax entrano in campo al Bernabeu
per la finalissima di Coppa dei Campioni
(by Luigi La Rocca)
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L'Ajax entra in campo



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Scambio dei gagliardetti prima della partita
(per gentile concessione di Gianni Righetto)
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Scambio dei gagliardetti prima della partita
(per gentile concessione del Milan Club Inossidabili)



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Scambio dei gagliardetti prima della partita
(per gentile concessione del Milan Club Inossidabili)
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Scambio dei gagliardetti prima della partita



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(da facebook)



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Stretta di mano tra capitàni prima della partita
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Prati, Malatrasi e Hamrin prima della partita




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Istantanee prima e durante l'incontro
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Altre istantanee della finale
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In due tempi, il vantaggio del Milan siglato da Pierino Prati





Il primo gol di Prati, disegnato da Carmelo Silva


Il gol del 3-1 di Angelo Benedicto Sormani



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Bals in uscita su Sormani
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Un difensore olandese libera la propria area



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Kurt Hamrin in azione



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I rossoneri festeggiano Angelo Sormani dopo il gol del 3-1
(per gentile concessione di Bruno Morelli)
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Un'altra immagine dell'esultanza di Sormani dopo il gol del 3-1
(da "La nostra Serie A negli Anni '70")



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Azione di Gianni Rivera che scarta il portiere



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Anquilletti anticipa Cruijff
(Da "La nostra Serie A negli Anni '70")



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Gianni Rivera in azione



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Schnellinger interviene in scivolata su Cruijff


Keizer salta più alto di Schnellinger
(per gentile concessione di Ciccio Di Salvo)



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Parata a terra di Fabio Cudicini



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Una fase della partita



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In azione, tre protagonisti della finale di Madrid del 28 maggio 1969: Angelo Anquilletti, Johan Cruijff e l'arbitro spagnolo, Ortiz de Mendibil
(by Lucia Ravenda)



Due immagini del quarto gol di Pierino Prati, per il definitivo 4-1



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Il gol di testa di Pierino Prati su passaggio di Rivera



In quattro tempi, la rete del definitivo 4-1 messa a segno da Prati di testa su cross di Gianni Rivera



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Un'altra splendida immagine del gol del 4-1 di Pierino Prati
(per gentile concessione di Bruno Morelli)
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Pierino Prati esulta dopo il quarto gol, suo terzo personale,
che suggella la conquista della Coppa dei Campioni



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Una fase dell'incontro





Giovanni Trapattoni e Johann Cruijff


Duello Malatrasi-Cruijff



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Ecco due momenti di gioco, più o meno noti, nell'ultima parte della finale di Coppa dei Campioni di Madrid, sul punteggio di 3 a 1 per i rossoneri. Nel primo, servito alla perfezione da Sormani, Angelo Anquilletti si trova a tu per tu con portiere olandese, che però riesce a fermarlo. Sarebbe stata una rete storica per il grande terzino rossonero, come la doppietta che, nel giro di pochi minuti, aveva steso il Levski Sofia in Coppa delle Coppe, la stagione precedente. Il Milan ha in pugno la partita e pochi minuti dopo l'occasione di "Anguilla", Gianni Rivera si presenta nella stessa posizione, "gioca" portiere e difesa dei lancieri con la sua consueta calma ed eleganza, quindi calibra un delizioso pallonetto sulla testa di Pierino Prati, che realizza la sua personale tripletta, la rete più impressa, probabilmente, nella memoria dei tifosi del secondo Milan di Rocco
(by Lucia Ravenda)



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La finale di Coppa dei Campioni tra Milan ed Ajax è finita, alcuni tifosi rossoneri (con tanto di bandiere)
corrono incontro ai neo campioni per festeggiarli, mentre Schnellinger saluta Keizer (di spalle con il nr. 11)
(dal sito forum.tifonet.it - Amarcord Rossonero)





Milan vs Ajax 4-1, i giocatori dopo il fischio finale


Anquilletti, Sormani e Malatrasi con la Coppa dei Campioni
(da "L'Unità")



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Dopo la partita i Commandos Clan entrano in campo festanti con lo striscione per poi stenderlo al centro del campo.
Si riconosce a sinistra con gli occhiali "Bubo" Borrani, tra i fondatori dei Commandos Clan
(by Antonio Mirabella)



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Anquilletti e Santin con la Coppa dei Campioni



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La pazza gioia.
Quella del tifoso che esulta, come se avesse segnato la rete decisiva, e salta con le braccia al cielo,
stringendo una maglia rossonera (probabilmente la numero cinque), cimelio di una memorabile serata.
Quella di Saul Malatrasi, appena spogliato del prezioso capo d'abbigliamento, che riassapora il gusto
della festa per la vittoria in Coppa dei Campioni, ogni volta unico e speciale.
Quella del tifoso, felice e sorridente come un bambino, che cerca di stringere in vigoroso abbraccio uno dei propri idoli.
Quella del tifoso con una bandiera indossata a mo' di mantello, che come tanti altri
corre nel prato del Bernabeu inseguendo le proprie emozioni
(by Lucia Ravenda)





Invasione di campo festosa al termine della partita
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Rivera portato in trionfo dai tifosi



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Rivera alza al cielo di Madrid la Coppa dei Campioni appena ricevuta



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Gianni Rivera portato in trionfo dai tifosi
(per gentile concessione di Renato Orsingher)




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Sormani alza la Coppa dei Campioni,
accanto a lui Nello Santin
(da "La nostra Serie A negli Anni '70")
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Gianni Rivera innalzato dai tifosi a fine partita

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I calciatori rossoneri si abbracciano e un tifoso rossonero entra in campo



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Gino Maldera, Sormani e Santin
festanti con la Coppa dei Campioni
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Anquilletti con la Coppa



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Sormani, Anquilletti e Gino Maldera con la Coppa appena conquistata



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Festa negli spogliatoi
(per gentile concessione
Fam. Anquilletti)
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Sormani, Rivera, Gino Maldera e Prati con la Coppa
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Angelo Anquilletti
con la Coppa dei Campioni



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Malatrasi e Santin prendono per le "orecchie" e portano in trionfo la Coppa appena vinta. Il loro prezioso contributo ai successi della squadra
nel corso del torneo sarà per sempre ricordato"
(by Lucia Ravenda)
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Federico Sordillo e Nereo Rocco
mostrano la Coppa dei Campioni




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José Maria Ortiz de Mendibil Monasterio è un nome strettamente legato ai due trionfi europei del secondo Milan di Rocco, alla fine
degli anni '60. Non si tratta di un "dimenticabile" giocatore ispanico, come i tanti, troppi, transitati da Milanello negli ultimi anni.
Ortiz de Mendibil è stato uno dei più affidabili e rispettati arbitri spagnoli e internazionali degli anni '60, che il destino (e il designatore)
ha voluto dare al "Diavolo" sia a Rotterdam che a Madrid. In ordine cronologico, nella prima immagine l'entrata in campo della terna arbitrale e delle squadre nella finale di Coppa delle Coppe del 1968, dietro le giacchette nere si riconoscono Rivera e Schnellinger.
Nella seconda immagine, può sembrare strano ma è proprio così, al termine della finale del 1969, Ortiz de Mendibil è sollevato
come un trofeo dai propri connazionali, mentre il Milan si sta godendo la sua seconda Coppa "dalle grandi orecchie"
(by Lucia Ravenda)



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Post partita di Milan vs Ajax 4-1, finale di Coppa Campioni 1969, quando i Commandos Clan entrarono in campo con lo striscione
a strisce verticali. Nella foto a destra, quello con occhiali e pantaloni chiari è “Bubo” Borrani, tra i fondatori del gruppo
(grazie ad Antonio Mirabella per le notizie)




Immagini dal sito www.gahetna.nl
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Clicca per vedere il video!

VIDEO
(da "Forza Milan!" - facebook)










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La squadra che batte l'Ajax nella Finale di Madrid del 1969



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(dal "Corriere della Sera", by Mariano Managò)



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(da "Il Giorno", per gentile concessione
di Antonio Botta di Varazze - SV)






Così "La Gazzetta dello Sport" diede la notizia del Milan
Campione d'Europa 1968-69. Altri tempi...
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La prima pagina del "Corriere Sportivo" del 29 maggio 1969
(per gentile concessione di Raffaello Losa)




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Il "Corriere dello Sport" del 29 maggio 1969
(sotto, per gentile concessione di Giorgio Brambilla)


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(dal "Corriere dello Sport")



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(dal "Corriere dello Sport", per gentile concessione di Raffaello Losa)
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(dal "Corriere Sportivo", by Roberto Rolfo - facebook)



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(dal "Corriere della Sera")



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(da "La Stampa" del 29 maggio 1969)



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(da "Il Telegrafo" del 29 e 30 maggio 1969)



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Il Milan ha conquistato la Coppa dei Campioni. 4-1 "a valanga". La sua tecnica è stata infinitamente superiore a quella dell'Ajax.
In contropiede, la squadra campione ha giocato con incontrastata autorità e brillantezza. Sopra, la prima pagina di "Marca",
il principale quotidiano sportivo spagnolo, all'indomani della finale di Madrid (by Lucia Ravenda)



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Gagliardetto di Milan vs Ajax presso la Mostra su Roberto Rosato, Museo Grande Torino e della Leggenda Granata, maggio 2012
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Cappellino dei tifosi dell'Ajax




dal sito amarcordmilan.blog.lastampa.it

PARTITE DA SOGNO: Poker agli olandesi per il bis in Coppa Campioni
Nel maggio del 1969, il Milan conquistò il titolo europeo battendo l'Ajax. Nella finale di Madrid andò in scena il "Rivera-Prati Show"
Sei anni dopo il trionfo di Wembley contro il Benfica, il Milan centrò il secondo successo in Coppa Campioni battendo l'Ajax nella finale disputata allo stadio "Chamartin" di Madrid. Fu un'edizione molto combattuta quella di 40 anni addietro. La squadra rossonera, allenata da Nereo Rocco, prima di arrivare all'atto conclusivo si era dovuta sbarazzare di autentici squadroni del calibro di Celtic Glasgow e Manchester United (che parate di Fabio Cudicini contro gli inglesi). Per Rocco, dopo la non trascendentale esperienza con il Torino, tornò a Milano con l'intento di riportare i rossoneri ai vertici del calcio internazionale. Quell'edizione della Coppa risentì dell'invasione sovietica in Cecoslovacchia (la fine della "Primavera di Praga") che determinò il ritiro di tutte le squadre dell'est europeo. Ai quarti, contro il Celtica di Stein, lo 0-0 della partita d'andata, giocata a Milano, sembrò l'inizio della fine dell'avventura rossonera. Fuori casa, tuttavia, un gol di Pierino Prati dopo 12' decise la contesa, con il Milan abile a resistere fino al termine. In semifinale la squadra di Rocco trovò i detentori del trofeo: il Manchester United del cannoniere Dennis Law. Stavolta a San Siro i rossoneri vanno a segno per ben due volte (Sormani e Hamrin). All'Old Trafford non sarà una passeggiata ma il doppio vantaggio è un buon punto di partenza. La partita di ritorno si sbloccò a venti minuti dalla fine (gol di Charlton). Il resto lo fece Cudicini che parò l'imparabile in un contesto ambientale pessimo, caratterizzato da un continuo lancio d'oggetti da parte dei tifosi inglesi all'indirizzo del portiere milanista.
Il Milan era in finale e se la sarebbe vista con l'Ajax del "calcio totale", forte dell'astro nascente del calcio mondiale, Cruijff, soprannominato il "Pelè bianco". Il 28 maggio '69, gli olandesi, protagonisti assoluti del calcio europeo nei primi anni '70, furono battuti nettamente dalla squadra di Rocco che puntò su un tandem d'attacco composto da Rivera e Prati, con Trapattoni francobollatore di Cruijff. Rivera magistralmente confeziona, Prati insacca con un tiro da fuori: 1-0. Al 40' il raddoppio, ancora di Pierino "la peste".
Nella ripresa, Vasovic su rigore, riaprì la finale ma si trattò di un gol illusorio. La squadra rossonera, infatti, continuò a macinare gioco, surclassando i lancieri olandesi. Al 67' Sormani riportò l'Ajax a distanza di sicurezza con un diagonale che andò ad insaccarsi nell'angolino basso alla destra di Bais. Otto minuti dopo la tripletta di Prati (su assist al bacio del Golden Boy) chiuse definitivamente i conti sul 4-1.
Difesa di ferro, centrocampo altrettanto robusto e attacco con Rivera nelle vesti di dominatore e Prati in quelle di cecchino implacabile. Fu questa la formula che portò al trionfo rossonero. Michels, stratega dei lancieri, dovette alzare bandiera bianca. Fu il trionfo del Milan di Rocco che pochi mesi avrebbe conquistato anche l'Intercontinentale, entrando a pieno titolo nella storia del calcio mondiale.